Per la squadra di Inzaghi nelle ultime partite la paura fa novanta, contando solamente 3 vittorie nelle ultime 10 giornate. I nerazzurri a otto partite dalla fine del campionato ed una partita da recuperare (Bologna), sono sempre più lontani da una possibile rimonta e vittoria del campionato. I risultati parlano chiaro, mentre il Milan, la Juve, ed il Napoli portano a casa vittorie, l’Inter rallenta con un secondo pareggio consecutivo collezionando solamente 7 punti in 7 partite.
Ormai dopo il pareggio con il Torino e il pareggio con la Fiorentina la squadra di Inzaghi non può più aggrapparsi a delle strategie, bensì dovrà sperare in un passo falso del Milan e del Napoli. In quanto per portare a caso il tricolore è necessario vincere tutte le nove partite mancanti, e pregare. Infatti, a causa degli ultimi due pareggi l’Inter non ha più bonus nelle sue tasche e gli aspetterà una fine di campionato molto intensa. È vero, al momento decisivo non c’è nulla, e la speranza è l’ultima a morire, ma per rendere questa speranza realtà non c’è spazio per fallimenti.
Infatti poco prima della partita contro la Fiorentina, l’Inter veniva ancora data nella classifica dei migliori siti di scommesse come favorita con quota 2.35 su Eurobet e 2.25 su Snai, ma la situazione ora è cambiata. Infatti la squadra di Inzaghi al momento per i vari siti di scommesse viene data come la seconda favorita insieme al Napoli con quota 3.20 e 3.25 su Snai, scavalcata dal Milan con quota 2.25 su Snai e 2.30 su Eurobet.
Ad inizio campionato l’Inter è scesa in campo con la sicurezza di guadagnarsi anche quest’anno un’ulteriore stella sul petto, ad oggi quella sicurezza non c’è più a causa di un mese caratterizzato da alti e bassi. Non è assolutamente un bel periodo per l’Inter che fa difficoltà a riportare a casa delle vittorie, con un attacco che non porta risultati ed un periodo molto altalenante. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di ricostruire il percorso dei nero azzurri.
Guardando indietro di qualche mese ricordiamo i successi che l’Inter è riuscita a portarsi a casa durante la prima parte del campionato, nonostante la cessione di Lukaku e Hakimi, due pillari per la rosa nella stagione passata. Ricordiamo infatti la partenza con il botto nella prima giornata di campionato, quando l’Inter riuscì a guadagnarsi un favoloso quattro a zero contro il Genoa. Per non parlare della rimonta del 12 dicembre con la vittoria contro il Cagliari, che permise all’Inter di scavalcare i rossoneri, ritrovandosi nuovamente in vetta alla classifica a difendere con gli artigli il tricolore conquistato nella stagione precedente, e riuscendo a proteggerlo guadagnandosi il titolo di Campione d’Inverno a dicembre chiudendo la prima parte della stagione da capolista.
Ma dal derby contro il Milan la situazione dell’Inter si è ribaltata causando un crollo verticale da cui la squadra ancora non riesce ad uscire. Una squadra che a differenza della prima parte dell’anno non riesce a creare occasioni, attacca con poche idee ed è molto lenta a causa di stanchezza fisica e mentale. Si aggiungono poi, alla stanchezza, altri due fattori importanti – la situazione economica delle società, evidente dall’impoverimento della rosa in confronto alla stagione passata, che a sua volta porta ad una difficoltà da parte di Inzaghi nel riuscire a trovare alternative in panchina.
Beh certamente nel futuro più vicino dobbiamo sperare in un Inter più grintosa pronta sia mentalmente che fisicamente per affrontare le prossime giornate. Anche se ancora non si può parlare di un vincitore indiscusso le probabilità che l’Inter riesca a guadagnarsi la seconda stella sono molto poche, ma è necessario che la squadra non demorde e continua a lottare almeno per il posto in Champions League.
Non qualificarsi tra le prime quattro sarebbe un vero problema in quanto avrebbe un impatto negativo sull’immagine dei campioni d’Italia sia dal punto di vista di sponsor ma anche per il calcio mercato, in quanto sarebbe difficile acquistare e/o rinnovare i grandi giocatori. E parliamoci chiaro: la parte acquisti è necessaria per creare alternative all’interno della rosa.
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