L’Inter rischia di perdere 30 milioni: tutta ‘colpa’ di Joao Mario
L'argomento verrà affrontato al TAS il prossimo dicembre
E’ attesa per il prossimo dicembre un’udienza di vitale importanza per l’Inter. Come annunciato dal club nerazzurro nella presentazione del bilancio della stagione 2022/23, non si è ancora conclusa la battaglia legale con lo Sporting CP per il caso relativo a Joao Mario.
Come ricordato questa mattina da Calcio&Finanza, la vicenda risale al 27 agosto 2016 quando l’Inter raggiunse l’accordo con i portoghesi per il trasferimento del fantasista. Secondo quanto sostenuto dallo Sporting, nell’accordo sarebbe stata inserita una clausola che obbligava i nerazzurri e il giocatore a versare 30 milioni di euro in caso di un suo trasferimento in un altro club portoghese.
Qualche anno più tardi, precisamente il 12 luglio 2021, l’Inter e Joao Mario giungevano ad un’intesa per la rescissione consensuale del contratto. Il giorno dopo, invece, il centrocampista firmava ufficialmente un nuovo contratto con il Benfica da svincolato. Da qui il malcontento dello Sporting, secondo cui le due parti avrebbero utilizzato questo escamotage per eludere la clausola precedentemente fissata con i nerazzurri.
Da questa protesta è nata l’azione legale presentata nel luglio 2022 alla Corte 4 del Tribunale del lavoro di Lisbona e ad ottobre 2022 alla FIFA, con allegata una richiesta di risarcimento da 30 milioni. Ricorso che, come annunciato dall’Inter nel proprio bilancio, la FIFA ha rigettato: “In data 10 agosto 2022, Inter ha ricevuto una richiesta di risarcimento per Euro 30 milioni sollevata da Sporting Clube de Portugal – Futebol (“Sporting CP”) in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore Joao Mario al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione a favore dello Sporting CP nel caso di trasferimento del calciatore verso una qualsiasi altra società partecipante al campionato portoghese. In data 10 luglio 2023 la FIFA ha rigettato integralmente il ricorso dello Sporting CP”.
Lo stesso club nerazzurro ha inoltre svelato la richiesta in appello al TAS da parte dei portoghesi: “Successivamente, in data 6 settembre 2023, lo Sporting CP ha presentato appello al CAS (“Court of Arbitration for Sport”); la Società, pur ritenendosi non responsabile di violazioni contrattuali, sta esaminando con i propri legali le contestazioni di controparte ed agirà nelle sedi competenti per la tutela dei propri interessi”.
Per questa ragione, nell’udienza fissata quest’oggi dal TAS di Losanna per il prossimo 9 dicembre, si discuterà l’appello presentato dallo Sporting CP contro l’Inter sul caso Joao Mario.