Marcello Lippi, che ha allenato sia Antonio Conte che Zinedine Zidane ai tempi della Juventus, intervistato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, parla dei tecnici di Inter e Real Madrid in vista della gara di Champions League in programma stasera alle ore 21.
Ecco, dunque, le parole di Lippi su Conte e Zidane: “Erano due leader. Ne ho avuti tanti in quel periodo. C’era il leader carismatico, che diceva la parola giusta al momento giusto, quello tecnico, quello caratteriale. Zizou era il leader tecnico, tutti gli davano la palla perché risolveva qualsiasi situazione, era “lo schema”: si smarcavano sapendo che li avrebbe visti e lanciati. Antonio era un leader caratteriale, trascinatore in allenamento e gara. Si divertivano. Erano anni di successi ma anche di grande tensione. Sa come cercavo di farli rilassare? Li riunivo in una stanza e facevo raccontare una barzelletta ad Antonio. La raccontava così male, ma così male, che tutti ridevano…“.
Poi, particolarmente su Conte: “Grintoso come una batteria che si carica da sola e dà energia agli altri. Era il capitano, i tifosi gli dedicavano i cori, s’infortunò. Doveva star fuori a lungo. Nello stesso periodo Del Piero aveva qualche problema: non riusciva a dare il meglio. Una sera, parlando con Peruzzi, venne fuori un’idea: e se gli dessimo la fascia? Improvvisamente responsabilizzato, Ale ritornò grande. E quando Antonio recuperò dall’infortunio gli spiegai: “Non ti ho tolto la fascia, ho solo aiutato Ale, adesso gliela lascerei”. E lui: “Nessun problema”. Ma gli spiaceva, e si capiva. Non poteva essere diversamente“.
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