Steven Zhang: “Voglio rendere l’Inter il miglior club del mondo, progetto a lungo termine. Marotta? Ad oggi nessun accordo”
Conferenza stampa a margine dell’assemblea dei soci che ha visto la nomina di nuovo presidente di Steven ZhangAl margine dell’assemblea dei soci dell’Inter che ha approvato il bilancio di esercizio fino al 30 giugno 2018 e che ha formalizzato la nomina di Steven Zhang a nuovo presidente dell’Inter, si è tenuto la conferenza stampa dove hanno preso parola tutti i protagonisti di quest’importantissima giornata a forti tinte nerazzurre.
ANTONELLO
“Abbiamo appena concluso l’assemblea: i punti all’ordine del giorno erano l’approvazione del bilancio e la nomina del nuovo CdA e degli organi societari. Raggiungiamo ricavi da 347 milioni di euro, una riduzione delle perdite a 17.7 milioni di euro. Quanto ai risultati in altro ambito abbiamo raggiunto la qualificazione alla Champions League, traguardo molto ambito da parte del club. Siamo molto contenti di raggiungere uno dei punti fermi del piano strategico del club. Nel settore giovanile abbiamo collezionato altri sette titoli ed ancora una volta dimostriamo di essere all’avanguardia e di garantire successi importanti. L’affluenza allo stadio dei tifosi è un dato importante: abbiamo superato il milione dei tifosi a San Siro, con una media di circa 57mila persone a partita. Il numero di abbonamenti ha raggiunto le 32mila unità: il record storico degli incassi per una singola partita l’abbiamo ottenuto in Inter-Juventus. Sono tutti indicatori che dicono che la strategia ed il lavoro degli ultimi due anni stanno dando i frutti. Anche a livello social abbiamo un incremento importante. I followers crescono del 50% rispetto all’anno precedente. Investire sulla media house è stata una scelta corretta. Sappiamo che è uno strumento che ci permette di avvicinare i tifosi in tutto il mondo. E’ la nuova frontiera e miglioreremo ancora nei prossimi anni. Abbiamo 346 milioni di tifosi nel mondo, con una crescita del 10%, 94 milioni in Cina, 70 milioni in Sudamerica. In tutti questi mercato registriamo un allargamento della fan base, a testimonianza che anche a livello di brand stiamo crescendo. Non ci sono cambiamenti in termini di numerica nel Consiglio d’Amministrazione ed è stato rinnovato il mandato sindacale”.
San Siro e le infrastrutture: “Stiamo pensando di allargare l’area di Appiano Gentile nella prossima estate. Per quanto riguarda San Siro riprenderemo i contatti con il Milan per valutare l’eventuale soluzione per uno stadio a Milano. E’ necessario l’ammodernamento o un nuovo impianto. Non possiamo più rimandare e penso che dopo il cambio di proprietà nel Milan i tempi siano quelli giusti. Daremo un’accelerata al processo”.
STEVEN ZHANG
“Oggi è un giorno molto speciale per me. Oggi venerdì 26 ottobre inizia una nuova era per noi. Sono quasi due anni che lavoro qui all’Inter ma già dall’inizio le nostre intenzioni erano chiare. Stiamo rivelando uno dei club più prestigiosi del mondo. Per milioni di tifosi una passione e una fede. Abbiamo mantenuto la parola, i risultati del club ne sono una parola. Alessandro ha spiegato quelli che sono i risultati raggiunti dal club, non entrerò nei dettagli ma il nostro obiettivo è sempre stato chiaro: ricostruire l’Inter su solide fondamenta. Trasformare il club in maniera innovativa, mantenendo il Dna di quanto lasciato dalla famiglia Moratti. Ora abbiamo tutti gli strumenti per accelerare questa crescita. Sono orgoglioso di continuare a guidare questo progetto e portarlo in una nuova era, sono più che pronto a raccogliere queste sfida. I risultati sportivi sul campo vengono per primi, sono il nostro obiettivo primario, continueremo a concentrarci su questo, daremo tutto il supporto necessario per avere questo successo. Questo è quello che i nostri tifosi si aspettano, continueremo anche a far crescere i talenti all’interno del club migliorando le nostre infrastrutture. E’ importante rendere questo club più forte sul campo e fuori dal campo. Abbiamo intenzione di rafforzare anche sul piano commerciale per competere pienamente sul campo sportivo. L’Inter sarà sempre Internazionale, vogliamo essere fedeli al nostro nome e il nostro credo. Vogliamo focalizzarci sul resto del mondo senza dimenticare mai dove siamo, Milano, con le attività che a livello giornaliero accadono qui. Saremo fratelli del mondo e al contempo Made of Milano. La nostra dirigenza ha costruito un grande team anche fuori dall’Italia per arrivare in tutto il mondo. Saremo un ponte per il mondo generando benefici e supporto reciproci. Il mondo crea comunità, anche lontanissime tra loro, riunite dalla passione per la squadra. Allo stesso tempo non possiamo ignorare la potenza della tecnologia. Questo ci darà ulteriori strumenti. La trasformazione digitale del nostro club iniziata con la Media House e in altre aree ci porterà ad esplorare la comunicazione digitale. Fa parte della nostra vita e ci apre opportunità, per noi e per i tifosi, per farli avvicinare a noi, ai giocatori. Attraverso i social raggiungiamo milioni di appassionati nel mondo. Regaliamo così momenti indimenticabili e forniamo il meglio dell’Inter. L’Inter non è solo una squadra, è molto di più: dobbiamo ricordare che lo sport insegna lezioni importanti. Con l’Inter continueremo a sostenere Fair Play e sportività, diffondendo messaggi positivi. Vogliamo essere l’energia più forte da diffondere nel mondo, dalla diversità al rispetto, continuando ad essere fratelli del mondo. Abbiamo appena annunciato la nascita della squadra femminile nel club. Dobbiamo continuare a investire nel settore giovanile e nella rete di scout, oltre che nelle infrastrutture. Siamo attivi a livello europeo e mondiale con Eca e Fifa, oltre che nella Lega Serie A e nella Figc, per introdurre una governance più efficace e delle riforme. Tutti insieme abbiamo iniziato un viaggio due anni fa. I tifosi lo hanno iniziato 110 anni fa. Da quando mi sono fatto carico di questo progetto l’unica cosa che voglio fare è rendere l’Inter il miglior club del mondo. Credo che con voi farò fronte alle prossime sfide. Possiamo guidare questo club in un una nuova era di successi. Grazie e forza Inter”.
Il perché della scelta nerazzurra: “I miei studi non hanno avuto a che fare con lo sport, ma ci sono delle competenze operative e molte cose sono trasversali tra i settori. Non essere specializzato nello sport o nel calcio mi ha aiutato ad avere ancora più impegno nell’Inter per iniziare da un foglio bianco. E’ l’unico club con cui ho avuto feeling perché conoscevo il signor Moratti e poi ho conosciuto la squadra. Mi sono impegnato in questo progetto per una questione di responsabilità. Vogliamo fare del club una forza positiva, un ponte per supportare i consumatori di tutto il mondo. Mi rendo conto che conoscendo sempre di più l’Inter siamo già oltre quel che mi aspettassi. Quando guardo le persone mi rendo conto di questo. Non è solo il risultato sul campo è la condivisione della passione che le persone esprimono e che hanno sempre espresso in questi dieci anni. Per questo ho deciso di impegnarmi in questa avventura, anche se due anni fa non sapevo quanto so oggi dell’Inter. Sento la responsabilità nei confronti dei tifosi”.
La promessa ai tifosi: “Prima di tutto, come ho detto, due anni fa abbiamo deciso di investire nell’Inter con l’obiettivo di rendere il club il migliore al mondo. Vincere è molto importante ed è la chiave. Se parliamo dell’impegno, qualsiasi sia la situazione del futuro, le difficoltà, i limiti, abbiamo un progetto di lungo termine. Faremo quanto possibile per fare in modo di rendere questa squadra vincente con tutti gli strumenti e le risorse che avremo. Indipendentemente dal mercato e dai nomi i tifosi possono stare sicuri che Suning aiuterà il team in ogni modo possibile, per aggiungere altri trofei al palmares. Questo è l’obiettivo”.
Quando l’Inter tornerà a vincere qualcosa: “Come sappiamo la parte interessante dello sport è che non sappiamo quando un obiettivo verrà realizzato. Questo vale per tutti gli sport. Quando torneremo a vincere uno scudetto? Non posso darle un tempo preciso. Non lo so ma conoscendo i giocatori e il mio staff, posso dire di contare su una squadra forte. Non ci vorrà tanto”.
Il gap dalla Juventus e dalle altre big d’Europa: “I miei giocatori sono in grado di fare gol e di dare il proprio cuore per ottenere il risultato anche all’ultimo secondo. In Italia e in Europa ci sono alcune squadre più forte di noi ma quest’anno il gap si sta riducendo. Nella prossima stagione con alcuni miglioramenti e con il mercato avremo un innalzamento del livello. Credo che possiamo vincere contro la Juventus in qualsiasi partita, conosco la forza dei miei giocatori. Non è facile vincere e non è solo questione di fortuna. Bisogna lavorare tantissimo”.
Niente paura: “Sono il più giovane presidente sia in Italia che in Europa ma sono due anni che gestisco la squadra. E’ un lavoro che è sempre più difficile, ecco perché ho aspettato due anni per prendermi questa responsabilità. Anche se guardo mio padre che lavora per un gruppo che fattura 70 miliardi all’anno, non credo che l’età sia un problema per me. Sarò certo che farò bene. Posso fare bene. Sono orgoglioso. Sono più orgoglioso che spaventato. l progetto è a lungo termine. Lavoro per questo progetto già da due anni. Il background dell’Inter è molto forte. Quello che crediamo è che possiamo dare un contributo al mondo dello sport in tutto il mondo, aiutando il settore a migliorare. Se mi chiede se sarò presidente fra trent’anni rispondo che spero che i prossimi presidenti dell’Inter si chiamino ancora Zhang, anche fra cent’anni. La passione mi viene anche da mio padre, per il quale l’unico risultato accettabile è solo la vittoria”.
Capitolo Marotta: “Anche a livello dirigenziale il nome dell’Inter è stato accostato ai migliori dirigenti e ai migliori giocatori. Sono felice perché ci si rende conto finalmente che siamo tornati. La verità è che non ho fatto alcun trattativa con Marotta. Non abbiamo mai avuto un accordo su nessuna cosa. Non posso promettere niente. Io li vorrei tutti ma in questo momento nessuna cosa è vera. Il futuro è futuro”.
L’acquisizione delle quote di Thohir: “Il futuro è futuro e non posso prevederlo. In questo momento l’azionista di minoranza rimane, ne abbiamo parlato all’assemblea. Nel frattempo queste quote sono sotto il suo controllo e non posso parlare a nome suo. A prescindere da questo il nostro investimento e sostegno nell’Inter ribadisco che sarà a lungo termine. Suning crede nel confermare il nostro impegno. Sul 30% non posso promettere nulla perché non è sotto il mio controllo”.
I consigli di Moratti: “In realtà ho chiesto consiglio a diverse persone, in particolare anche a Moratti. Due anni fa mi ha detto: ‘Steven, i tifosi in Italia sono molto importanti. E non ascoltarmi mai, perché io sono tifoso. Fai sempre ciò che pensi e abbi fiducia nelle decisioni che prendi perché in questo modo lavorerai per il miglior interesse del club’. So che lui mi sopporterà sempre. Lui crede molto nel club. Lui è sempre stato al mio fianco quando ho avuto a che fare con delle difficoltà. A livello psicologico lui mi ha sostenuto tantissimo”.
La sfida a distanza con la Juventus: “Innanzitutto con la Juventus siamo rivali in campo. La Juventus è un importantissimo club, ci rispettiamo. Così come rispetto Andrea. Ma solo i grandi rivali possono aiutarti a crescere”.
Capitolo finanziamenti: “Sul finanziamento, se si prendono in considerazione tutti i club che hanno successo si possono trovare punti in comune, ovvero la capacità di sostenersi a prescindere dal supporto degli azionisti. Io sto parlando di essere i migliori, non tra i migliori. Suning ha sostenuto il club nelle ultime due stagioni e non si può ignorare la forza che abbiamo dato. Continueremo a farlo sul lungo periodo. Sostenere il club non significa solo finanziariamente, ma anche farlo crescere con risorse e infrastrutture che possiamo trarre da altri settori. Noi lavoreremo sempre seguendo le regole, come sempre accade a Suning e all’Inter. Questo è il nostro valore di riferimento ed è ancora più vero oggi rispetto al passato. Faremo tutto quello che ci verrà permesso di fare”.
Lo stadio: “Dal punto di vista finanziario è una priorità. Meglio se Inter e Milan possono condividere lo stesso stadio perché potremo dividere le spese. Lo stadio sarà un’icona a prescindere. San Siro è stato teatro di grandi partite. Non posso aspettare sempre anche se ho solo 26 anni per rinnovare San Siro. Il Milan si deve allineare con noi il prima possibile, creare un’esperienza nuova per la città. Se non possono farlo, prenderemo una nuova strada. La nostra prima scelta è rimanere a San Siro e rinnovarlo”.
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