Ausilio in conferenza: “Con il Chievo gioca Icardi, vogliamo tornare a vincere!”
Poi sul mercato: "Abbiamo fatto il possibile autofinanziandoci, ma abbiamo cambiato strategia in corsa"[fnc_embed]<iframe framespacing=’0′ frameborder=’no’ scrolling=’no’ src=’http://video.gazzetta.it/video-embed/0c77c88e-c99c-11e5-b658-53d469bbfda7′ width=’540′ height=’340′></iframe>[/fnc_embed]
Nella giornata di domani l’Inter affronterà a San Siro il Chievo Verona, in conferenza stampa alla Pinetina di Appiano Gentile non ci sarà Roberto Mancini, squalificato per un turno, al suo posto il d.s. Piero Ausilio.
Considerati gli ultimi episodi, come società vi sentite penalizzati dagli ultimi arbitraggi?
Non siamo qui a fare le vittime, le sensazioni avute al termine di alcune partite sono state quelle, non le abbiamo nascoste e le abbiamo manifestate. Abbiamo anche noi delle responsabilità, nell’ultimo mese abbiamo attraversato momenti difficili e non ci si può fermare a solo a fare considerazioni sugli arbitri. Sono convinto che già da domani in campo potremo utizzare a nostro vantaggio queste considerazioni personali. Le decisioni arbitrali sono cose che ci hanno toccato e lo abbiamo detto senza mezzi termini, ma non si può dire esclusivamente che la colpa sia degli altri. Non è il messaggio che vogliamo dare.
C’è un po’ di preoccupazione nella società per un eventuale addio di Mancini?
Quando perdi in Coppa Italia e poi il derby e passi una settimana come questa, in Italia si tende a parlare di tutto e non di quello successo in campo. Noi siamo concentrati sulle cose serie, come quelle che ci aspettano domani. Il Mister è contento, la società è contenta del lavoro di Mancini e della squadra, prima in classifica per molto tempo, non può essersi dimenticata di come si gioca, di come si vince o di non esser degna di indossare questa maglia. Abbiamo voglia di dimostrare in campo che non è vero.
Quanto avresti voluto fare in più nel mercato di gennaio? Serviva un centrocampista?
Tutto quanto fatto è stato concordato con l’allenatore e la società già a partire da quest’estate, parlo sia dal punto di vista tecnico ma anche da quello economico, abbiamo portato all’Inter giocatori di qualità con quelle che erano le nostre possibilità. L’Inter ha “firmato” un contratto con la UEFA e deve rispettare i parametri inderogabili del Fair Play Finanziario, se non vengono rispettati si crea un problema peggiore. L’Inter vuole lavorare in maniera trasparente rispettando le regole. Non abbiamo preso saldi o giocatori scarsi, giocatori che arrivano da top club facendo sacrifici economici non indifferenti. Siamo contenti di questi ragazzi e fino ai primi di gennaio erano primi in classifica. Un anno fa eravamo distanti dalla posizione attuale, ci vuole tempo per tornare ad alti livelli, non dimentichiamoci che questa è una squadra in costruzione.
Quanto è importante arrivare in Champions League?
Arrivare in Champions è importante, la partita di domani conta molto e vogliamo vincerla, ripartendo magari da quegli 1-o che tanto avete criticato. Domani dobbiamo ripartire possibilmente giocando in un certo modo per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società.
Domani chi gioca?
Mancini dà 5 nomi, io solo 1: Icardi.
Cosa può essere accaduto ad una squadra che passa dal primo posto alla situazione attuale?
Non esiste una squadra che può correre ed essere al massimo per tutta una stagione intera, tanto meno l’Inter che è una squadra costruita da zero a inizio stagione. Il periodo di difficoltà era da mettere in preventivo. Non ho visto un’Inter in difficoltà fisica ma è stata sicuramente sfortunata. Spesso queste cose capitano tutte insieme. Siamo però una squadra viva, che non ha ancora deciso il suo destino, abbiamo tante gare davanti a noi e sappiamo come affrontare queste difficoltà: lavorare tutti uniti facendo fronte comune a tutto quello che arriva da fuori. Saremo più forti delle critiche.
Kondogbia e Perisic hanno tradito le attese, come ti spieghi queste difficoltà?
Io trovo che entrambi possano fare meglio, l’ambientamento è importante. Non guardo la cifra che abbiamo speso per valutare un giocatore, c’è bisogno di tempo, arrivano dall’estero, non parlano la lingua e hanno bisogno di tempo per dimostrare il loro valore. Devono conoscere bene i compagni ma anche la stampa, che con loro ha delle attenzioni particolari. Kondogbia ha 21 anni, sta crescendo a livello umano e di formazione. Verrà seguito e consigliato da tutti e dimostrerà presto il suo talento cancellando le chiacchiere.
L’Inter riuscirà a rispettare il FFP?
In società i dirigenti dell’Inter seguono attentamente i dettagli e io ho rispettato quello che mi è stato imposto. A gennaio abbiamo diminuito il tetto ingaggi grazie alle cessioni e chi è arrivato non guadagna di più. Abbiamo allestito una rosa competitiva rispettando le regole del FFP.
Caso Alvarez, aspettate la sentenza FIFA?
Il contratto è chiaro, se esiste un diritto quei 10.5 milioni ci devono esser riconosciuti.
Perché siete intervenuti sull’attacco nonostante l’abbondanza del settore e non siete intervenuti sul centrocampo dove c’è il vuoto lasciato da Guarin? Soriano?
La risposta è semplice, potevamo prendere solo un giocatore. Abbiamo fatto una valutazione, cambiata in corsa, volevamo un centrocampista ma non uno dalle caratteristiche che tutti dicono serva all’Inter. Sul mercato non ci sono registi e quei pochi costano troppo e nessuno li cede. Alla luce di questo si è fatta una valutazione con l’allenatore e abbiamo pensato di intervenire sul reparto offensivo portando qui un giocatore con caratteristiche che altri non hanno. Con Eder il reparto è completo, non potevamo portare anche il centrocampista. Togliendo Gnoukouri dal mercato. Cinque centrocampisti per le restanti partite sono più che sufficienti.
Non servirà dunque guardare il mercato degli svincolati?
Abbiamo una rosa completa, non so nemmeno chi c’è tra gli svincolati.
Mancini è parso nervoso nell’ultimo periodo, è solo per i risultati, o solo per la quadratura della formazione che non si trova?
Per noi è tranquillissimo ma vanno fatte delle distinzioni. Ci passo intere giornate insieme, sono stato di più con lui che con la mia famiglia. Lo trovo più mite rispetto al passato, ci sono cose che lo fanno arrabbiare ma sono singoli episodi.
State lavorando per i terzini in ottica agosto?
Quello che si è detto, colpi last minute, tentativi, assalti, niente di confermato. Ora ci concentriamo ai risultati del campo e fra qualche settimana pensiamo al mercato di agosto.
La gestione di certi giocatori, che dopo tanta panchina tornano titolari all’improvviso, ha fatto storcere il naso, cosa ne pensi?
Ci sono considerazioni da fare come l’effetto sorpresa, che il mister butta nella mischia e poi, come D’Ambrosio e Nagatomo con la Roma, risultano tra i migliori in campo anche a detta vostra. Santon ha avuto alcuni problemi fisici ma ha fatto un buon derby secondo me, ha commesso un errore per stanchezza. Può far meglio.
Quando pesa la qualificazione in Champions sulla progettazione del futuro?
In queste situazioni bisogna sempre pianificare una base di lavoro, la presenza degli introiti della Champions cambierà il mercato ma a questo ci penseremo dopo il 15 maggio.
Nell’eventualità del mancato accesso all’UCL, verrà sacrificato qualche big?
Logico, se mancano i fondi necessari bisogna crearseli, come è stato fatto in questo mercato di gennaio. Dopo qualche giorno di riposo penseremo al da farsi.