28 Febbraio 2019

Cagliari-Inter, Spalletti: “Di Icardi non parlo più, Perisic è uno da Inter. Fiorentina? Fa ancora male ma…”

L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match valido per la 26esima giornata di Serie A

Domani sera l’Inter di Luciano Spalletti è chiamata a reagire dopo il finale di gara del match disputato domenica scorsa a Firenze contro la Fiorentina: la squadra nerazzurra farà visita ad un Cagliari a caccia di punti importanti per la salvezza per cercare di blindare il terzo posto in attesa delle partite di Milan e Roma. Prima, però, il tradizionale appuntamento con la conferenza stampa di presentazione dell’incontro con Spalletti che ha risposto alle domande dei giornalisti presso il centro sportivo Suning di Appiano Gentile.

Il tecnico nerazzurro si è concesso come di consueto prima ai microfoni di Inter Tv: “A livello di testa stiamo attraversando un momento corretto. Ci sono dei comportamenti dove si vuol determinare quello che incontreremo nella partita che andremo ad affrontare. Giochiamo prima di Roma e Milan? Non cambia niente. Diventa difficile poi riuscire a creare uno svolgimento su tutto se pensiamo a queste cose. Noi dobbiamo essere pronti a giocare sempre e a mostrare il nostro marchio in ogni partita. Il Cagliari? Contro la Sampdoria, ha dimostrato di essere una squadra molto organizzata. Sono molto bravi anche sulle palle inattive. Ci sarà da essere bravi a tenere più palla noi, quello farà la differenza. Europa League? Abbiamo i giorni corretti per riuscire a recuperare le nostre forze”.

– Il caso Icardi: “Di lui sono già state dette molte cose. Si sono espressi tutti. Io parlo solo di chi c’è, non di chi non c’è. Non ne parlerò più”.

– Le polemiche di Fiorentina-Inter e la reazione del gruppo: “E’ chiaro che un po’ di dispiacere rimane perché la partita l’avevi fatta, gli episodi non erano stati così determinanti dal punto di vista di quel che avevi creato a tuo svantaggio, per cui pensavamo di portare a casa quanto prodotto. Però i calciatori sanno che nel nostro campionato bisogna farsi trovare pronti dopo due-tre giorni, non si può rimanere alla gara precedente, per cui si sono allenati nella maniera corretta e mi sembra abbiano la faccia giusta nell’ultimo periodo per giocarsi un finale di campionato dove c’è ancora possibilità di scrivere molte cose”.

– La rinascita di Perisic: “E’ successo anche l’anno scorso che Perisic non abbia passato un bel periodo. Poi si è ripreso e ci ha fatto vedere le sue qualità. Succcede nel calcio di essere condizionato da alcuni momenti ed episodi. Non è facile a livello psicologico sia a livello fisico. Lui è forte, è un giocatore da Inter. Per me Perisic anche quando non sembra aver fatto una grande prestazione, se vai a valutare le cose da mettere per riempire la partita, vedi che ha sbagliato qualche passaggio di troppo e puntato meno l’avversario, ma poi ha recuperato palloni. Perisic sui calci d’angolo è quello che prende più palloni di tutti rimanendo a zona sul primo palo, dal punto di vista fisico ti viene addosso e ti fa sentire la fisicità recuperando qualche palla nonostante sia un attaccante perché c’è da riconquistare il pallone prima di giocarlo. Più ne riconquisti e meno l’avversario porta la propria qualità in partita e lui su queste cose incide. Poi che quanto gli sia successo sia di auspicio o che gli altri possano trovarci una reazione ed essere quelli che simulano quanto successo a lui è importante e positivo. Sono cose che accadono normalmente, in un campionato si passano momenti più facili, più difficili e poi si tira la riga in fondo”.

– Ottime risposte da Lautaro: “Sta facendo quello che mi aspettavo. Anzi, proprio perché adesso c’è il carico di questa responsabilità, si sta disimpegnando molto bene. Nell’ultima partita ha fatto vedere anche 2-3 numeri dei suoi: è riuscito a saltare l’uomo nello stretto, è riuscito a far salire la squadra, è andato a puntare la linea difensiva da solo. E’ un calciatore che ha più qualità per metterle a disposizione della squadra, e questa responsabilità che sente adesso, lui l’ha gestita molto bene perché c’era il rischio che uno perdesse un po’ del suo valore o delle caratteristiche, dovendo andare a spiegare quello che sarà il reparto offensivo dell’Inter e lo devi spiegare tu soltanto in questo momento qui. Secondo me sta crescendo in maniera imponente, sia come partite giocate sul campo viste da tutti, sia come comportamento dentro gli allenamenti, come un punto di riferimento offensivo per i compagni: si fidano di lui, sono tranquilli con lui davanti”.

– Brozovic e Vecino:Stanno facendo bene, stanno rifacendo molto bene. Sono due giocatori che sono completi e perfetti per giocare assieme. Uno è più bravo a fare l’incursore, l’altro si abbassa di più a costruire il gioco dal basso. Non hanno tutte e due le stesse caratteristiche. Anche Brozo poi riesce a chiudere l’azione, con il tiro che ha può chiuderla l’azione, se lo lasci andare di più magari fa un paio di gol in più. Lo stesso Vecino se si abbassa sa gestire la palla con qualità”.

– Il Var:E’ un meccanismo perfetto da un punto di vista di macchina. Poi come è stato detto, probabilmente le macchine vanno sempre guidate. Ci sono poi episodi difficili da valutare allo schermo. Questo non riguarda l’ultimo nostro caso, ma ci sono altri che ti lasciano comunque dei dubbi. Non ho da dare consigli su come migliorarla, l’hanno costruita in maniera corretta. Bisogna solo migliorare l’intesa e abituarsi all’uso del Var. Che può essere richiamato anche più volte. Le parole di Marotta? Quello che ha detto il direttore è corretto. Ha parlato lui di questa cosa, io non voglio andare a creare dei dubbi sul suo messaggio”.

– Il recupero di Keita: “Bisogna vederlo giornalmente, come migliora in base agli allenamenti e come reagisce. Ci sono stati dei passi in avanti negli ultimi giorni, spero di riaverlo a disposizione in un paio di partite”.

– La corsa Champions: “Ora siamo in 3. Prima eravamo in 5, c’erano dentro anche Lazio e Atalanta. C’è ancora la possibilità che rientrino. Anche il Torino. La Sampdoria ha rifatto un grandissimo campionato, ha avuto un momento di flessione nelle ultime partite però ha fatto vedere che se la gioca con chiunque. Ne vedevo coinvolte altre in questa classifica. Sarà difficile conquistare la qualificazione, come successo nella passata stagione. Tutti ambiscono alla Champions League, Milan, Roma e Inter soprattutto. Hanno tutto per essere in competizione fino all’ultima giornata”.

– La diffida di Lautaro Martinez: “Non è un problema perché una squadra non dipende mai da un calciatore. Qualsiasi giocatore che viene a mancare, la squadra compatta riesce ora a sopperire a questa eventuale mancanza. Se manca uno come Lautaro, possiamo mettere lì Keita che sarebbe perfetto”.

– Le parole di Pioli nel post gara di Fiorentina-Inter: “Ha ragione lui: stiamo facendo confusione. Quelli della mano non sono polpastrelli ma capezzoli. Se ti sbatte la palla su un capezzolo come successo a D’Ambrosio è mano. Se ti sbatte sui polpastrelli non è niente. Ha ragione lui”.

– La risposta del gruppo: “In qualsiasi squadra ci sono dei momenti dove le cose possono essere più stimolanti o meno. Quello di Icardi è un episodio che ci richiama a mettere tutti qualcosa in più perché è venuto a mancare un calciatore forte, riconoscendolo come tale dobbiamo aumentare qualcosa tutti per esibire una somma corretta che era la stessa che facevamo con lui”.

– La crescita di Nainggolan: “Secondo me sta molto bene dal punto di vista fisico. Quello che dicevamo prima sul poter ribaltare il momento, ci sono ancora delle voci da andare ad acchiappare. C’è ancora chi può far meglio. Uno sicuramente è Nainggolan. Sono contento di quanto sta facendo ma per come lo conosco sono sicuro che abbia ancora delle qualità da far vedere”.

 

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