23 Febbraio 2019

Fiorentina-Inter, Spalletti: “Momento peggiore per affrontarli. Eintracht? Abbiamo più esperienza. Noi senza Icardi…”

L'allenatore nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti

Reduce da quattro vittorie di fila tra campionato ed Europa League, l’Inter di Luciano Spalletti si appresta ad affrontare una delle partite più complicate dell’ultimo periodo. Domani alle 20.30, infatti, andrà in scena al Franchi di Firenze il match contro l’agguerrita Fiorentina dell’ex Stefano Pioli, squadra molto giovane ed insidiosa soprattutto tra le mura di casa. Nerazzurri che, con ogni probabilità, dovranno fare a meno ancora una volta sia di Mauro Icardi che di Keita Baldé e che, per la quarta partita consecutiva, faranno così affidamento sull’argentino Lautaro Martinez in avanti. Prima, però, andiamo ad rileggere le parole dell’allenatore nerazzurro che a partire dalle 12.00 ha rilasciato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia.

LE PAROLE AD INTER TV – “Abbiamo preparato la partita nel tempo a disposizione. Quelli che hanno giocato li rivedrò solo nel pomeriggio. Valuterò alcune possibilità di recupero e metterò dentro qualche notizie sulla Fiorentina, anche se i nostri conoscono bene gli avversari. La Fiorentina è in forma eccezionale, hanno lavorato bene anche con gli inserimenti del mercato. Pioli ha trovato una forma importante, sanno quando aspettare e ripartire velocemente. E’ un momento difficile per affrontarli, sanno produrre il calcio che vogliono. Abbiamo avuto un momento particolare, non riuscivamo a portare dei punti in classifica mentre i nostri avversari davano seguito a risultati positivi. Diventa fondamentale che la squadra abbia ritrovato qualità. Eintracht? Avversario forte, nel nostro dna ci dev’essere ricerca di competizione. Il fatto che abbiano vinto tutte le partite del girone, significa che sono squadra fortissima. Noi abbiamo più esperienza, abbiamo più conoscenza, a noi fa piacere misurarci con questi livelli”.

MATCH DEL FRANCHI – “La partita di domani contro la Fiorentina è un esame importante, ma in realtà lo sono tutte perché ti danno la possibilità di ricevere gli stessi punti. E i 3 punti te li devi sempre conquistare sul campo. La squadra è riuscita a mettere al proprio posto delle cose che ultimamente non ci riuscivano molto, ma si è assottigliato il margine di vantaggio e se non vinci le altre si avvicinano. Per cui dobbiamo vincere a tutti i costi”.

INDISPONIBILITA’ – “Come abbiamo superato il momento difficile? Dentro ci abbiamo messo un po’ di tutto. Individualmente adesso dobbiamo riuscire a dare quasi il nostro meglio per ricevere delle risposte. Perisic e Nainggolan sono ad esempio due di quelli che stanno facendo bene, ma ce ne sono altri in un buon momento di condizione. Bisognerebbe recuperare anche qualcuno del reparto offensivo. Visto che ci saranno delle partite ravvicinate in futuro, la coppa ti obbliga a far questo. I calciatori che hanno giocato in Europa li vedrò solo questo pomeriggio. Oggi capirò le condizioni fisiche di ognuno di loro. Siamo sulla strada giusta, i calciatori vogliono ambire ad un livello alto e questo è importante”.

LOTTA CHAMPIONS –Sono ottimista perché la squadra sta bene e le attenzioni sono rivolte al fatto di misurarsi sempre in delle partite di livello. Fossi stato preoccupato lo sarei stato dall’inizio. Quelle squadre che ci vengono indicate come preoccupazioni, sono quelle con le quali sapevamo di doverci confrontare dall’inizio. Quando allenavo a Roma eravamo 25 punti avanti, quindi dover lottare con loro è un traguardo raggiunto. Quando siamo arrivati eravamo dietro al Milan, che ha fatto anche un buon mercato. E’ un confronto corretto con loro per come si sono evolute le cose e per come sono iniziate. Si va ad accettare la competizione di alto livello”.

MAGGIORE PERCENTUALE REALIZZATIVA – “Mi riferisco a tutte le situazioni che ci riguardano. Sia Keita che Mauro sono due attaccanti. E’ chiaro che se si ha la possibilità di sopperire nella partita settimanale, con 4 partite in 15 giorni diventa tutto più difficile. Spero Keita che migliori, che ci faccia capire quanti giorni ci farà aspettare. Stesso discorso per Mauro che rientri in gruppo. Il resto della squadra sta facendo tutto in maniera corretta, possiamo migliorare ancora in fase offensiva. Perché Joao Mario e Candreva hanno le qualità per poter far più gol. Vecino può dare mano sia in fase difensiva che in quella offensiva con i suoi inserimenti. Brozovic ha un bel tiro a giro e possibilità di far qualche rete in più da fuori area. Mi aspetto di più in funzione del gol. A volte ci sono dei momenti dove si abbassano le percentuali o le vittorie di seguito delle squadre. Poi ci sono dei momenti dove tutte fanno punti, non so dove si andrà a finire”.

DIFFIDA LAUTARO – “Lo sa, visto che è un ragazzo intelligente. Quando segna si emoziona e vuole esprimere tutta la sua felicità, così a volte si fa confusione togliendosi la maglia, poi ha anche un bel fisico, ma quello si potrebbe risparmiare, ci sarà tempo per migliorare su queste cose”.

GESTIONE PERISIC – “Il segreto lo fa la maturità dei calciatori, avere una testa solida fa la differenza. Riconoscere quando ci si deve mettere a testa bassa e pedalare, bisogna andare a fare le cose corrette, avere i pensieri giusti per ripartire”.

RUOLO POLITANO – “Centravanti? L’ha già fatto al Sassuolo. Attacca bene gli spazi, per quanto riguarda la manovra e il palleggio ti permette di avere in fase di possesso la squadra più alta in modo che ti fa avvicinare in area avversaria. Chiaro che ha meno forza nella chiusura ed ha caratteristiche differenti in area di rigore, ma consente maggiori inserimenti ai centrocampisti in fase di conclusione”.

INTER OK SENZA ICARDI? – “Io non la metterei su questo piano, la metterei come una continuità di comportamenti, di crescita a quella che dev’essere l’ambizione a giocare partita più qualitativa. Se una squadra come l’Inter si riduce ad essere dipendente da un solo calciatore, non può essere considerata una squadra di livello. Ci sono calciatori che ti permettono di essere dentro una classifica più importante. Il comportamento in fase difensiva è un’altra caratteristica di questa squadra”.

FIDUCIA POST-RAPID – “E’ il comportamento di una squadra che fa la squadra forte. A me basta che ci sia un centrocampo che dà supporto alla fase offensiva, che la linea difensiva venga alta e pressi la squadra avversaria di modo che ci siano le distanze corte tra gli attaccanti e i difensori, le rincorse di Candreva e Perisic per recuperare e fare blocco squadra quando si decide di dare campo agli avversari. Tutte le cose nel calcio hanno un valore. In questo periodo riusciamo a valutare meglio quando andare a pressare alto e quando stare nella loro metà campo, oppure se accettare che gli altri riescano a venire nella nostra metà campo ed essere ordinati dietro la linea della palla”

CONTROMOSSA ALLE RIPARTENZA VIOLA – “Clienti con questa velocità sono sempre difficili da affrontare e quindi ancor di più bisogna essere bravi come gruppo. Muriel? Se lo lasci in uno contro uno in spazi larghi è quasi impossibile da marcare perché ha sprint, elasticità muscolare, forza nella corsa di partenza e di velocità. Bisogna avere un atteggiamento collaborativo di squadra dove con gli spazi stretti se lui se l’allunga troppo c’è quello dietro che interviene. In quelli larghi se l’allunga ci arriva lui. Siamo in condizione di giocarci la partita alla pari anche in trasferta con la Fiorentina e andremo senza nessun timore”.

piuletto

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