INTER-CAGLIARI 3-0: l’Inter di coppa si diverte con Brozovic e vola ai quarti
Apre Palacio e chiude Perisic, in mezzo una magia di Brozovic: il tris di un'Inter vivace e divertente vale il pass per i quarti di finale, dove affronteranno la vincente di Napoli-Verona.[opta widget=”temporeale” competition=”259″ team=”127″ use_current_match_day=”true”]
A San Siro va in scena Inter-Cagliari, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Roberto Mancini vara il turnover, che parte dalla porta, con il rientro in campo di Carrizo, di ritorno dopo l’esperienza non proprio gratificante della scorsa Europa League. Rientra D’Ambrosio, assente per squalifica contro l’Udinese. Medel e Jesus in difesa, con la conferma da titolare di Montoya. Centrocampo a due con Brozovic e Kondogbia. Davanti Manaj e Palacio e Nagatomo-Biabiany sugli esterni.
PRIMO TEMPO – L’approccio dell’Inter alla partita è una sorta di 3-5-2 con un D’Ambrosio difensore centrale inedito, il Cagliari fa capire subito che non è venuto a fare la comparsa e non rinuncia ad attaccare.
Una discesa di Murru dalla sinistra ispira il copo di testa di Giannetti al minuto 9, ma la palla è molto lontana dalla porta, poco prima Manaj non aveva trovato la deviazione su invito di Biabiany.
All’11’ la prima palla gol è del Cagliari: un rinvio sporco di Medel da punizione avversaria invita l’ex Benedetti alla deviazione, ma la sfera sfila a lato di circa due metri alla sinistra di Carrizo.
La risposta dell’Inter è nel sinistro di Kondogbia due minuti dopo: da fuori area il francese invita Cragno alla prima parata della sua partita. Ma è solo l’antipasto: Biabiany al 14′ si libera di due uomini e chiede la veloce a Brozovic(ammonito poco dopo) che lo assiste splendidamente in area, decisiva l’uscita di Cragno che si oppone alla conclusione dell’11 nerazzurro.
Ci vogliono solo cinque minuti per la seconda enorme palla gol, ancora propiziata da Biabiany con il cross che trova l’inserimento in terzo tempo di Palacio e anche il miracolo di Cragno, che di istinto devia l’incornata oltre il palo: l’Inter cresce e il gol è nell’aria.
Detto fatto: al 24′ Juan Jesus mette in mezzo dalla corsia mancina, trova il velo (forse involontario) di Manaj che mette fuori tempo la difesa e invita Palacio alla deviazione sottoporta, per la rete che rompe il ghiaccio di San Siro.
L’Inter resta in avanti con l’intento di chiudere la prima frazione con un vantaggio corposo, il Cagliari difende e riparte: proprio su una ripartenza al 34′ l’imbucata di Joao Pedro sorprende la difesa nerazzurra e mette Giannetti a tu per tu con Carrizo, che si oppone benissimo al diagonale, scampando il pericolo.
Ai nerazzurri riescono giocate sopraffine, ma non sempre la conclusione: al 35′ una pennellata di Brozovic premia l’inserimento di Montoya, che in spaccata prova la sponda per Palacio con il pallone leggermente troppo lungo per El Trenza, già pronto alla deviazione vincente.
La partita ha punte spigolose, tra i padroni di casa Russo annota nel taccuino anche il nome di Medel, ma si mantiene divertente perchè il Cagliari non rinuncia ad attaccare, indirizzando attraverso Giannetti al 41′ un altro pallone verso la porta avversaria, in girata e fuori misura.
L’ultimo sussulto è proprio dei sardi, con un missile di Cerri parato in due tempi da Carrizo a chiudere una prima frazione piuttosto divertente.
SECONDO TEMPO – Con gli stessi 22, l’Inter tenta subito l’affondo del KO con Manaj che per due volte impegna Cragno, senza riuscire a trovare la porta: poco dopo Tello tocca duro Brozovic e viene ammonito, ultimo segno sulla partita prima di lasciare il posto a Colombatto.
In questo scampolo di partita il Cagliari costruisce la sua migliore occasione, con un colpo di testa da punizione di Pisacane che colpisce in pieno il palo a Carrizo ormai battuto.
Risponde l’Inter con un colpo di testa di Medel che sfila a lato di pochissimo, nonostante un vistoso turbante da cui spunta del sangue che il Pitbull perde a seguito di uno scontro aereo: passerà nuovamente ai box prima di riprendere il suo posto in campo.
I ritmi scendono rispetto al primo tempo e la partita vive di fiammate, come quella propiziata da un grave errore di Di Gennaro che al 64′ manda dritto in porta Manaj: l’albanese vuole strafare saltando Cragno e viene punito dal portiere che intercetta il pallone, con i suoi che si salvano poi anche sul tentativo conseguente di Brozovic.
Una partita in fase di stanca può essere ravvivata da un colpo da campione: ci pensa ancora Brozovic con un gol in sostanza identico a quello segnato a Udine, che già era un capolavoro e figuriamoci a replicarlo: è lo splendido 2-0 che dà il la anche al cambio Palacio-Perisic per gestire in tranquillità il finale, mentre nel Cagliari entrano Farias e Melchiorri.
Mentre Gnoukouri rileva il soldato Medel, l’inter controlla e inizia a divertirsi: Brozovic cerca la doppietta all’81’, il palo gliela nega prima che Perisic arrivi sulla ribattuta a fare il punto del 3-0 che sigilla partita e qualificazione.
C’è spazio per il ritorno in campo di Dodò dopo 8 mesi e per una grande uscita fuori area di Carrizo su Farias lanciatissimo in porta, poi in un finale a schemi saltati anche Cragno risponde al collega argentino con un difficile intervento su girata di Nagatomo.
Finisce così, con un’Inter bella e divertente che ha trovato stasera in Brozovic il suo faro.
Ai quarti, probabilmente da giocare al San Paolo, sarà un’altra storia ma l’Inter sembra pronta per scriverla.