Inter-Fiorentina, Spalletti: “Espulsione? Dico solo che mi dispiace. Icardi va bene così, fa quello che gli chiedo io. Con la Fiorentina potrei cambiare qualcosa”
Il tecnico nerazzurro ha incontrato i giornalisti in sala stampa alle ore 18 per presentare la sfida con la squadra di PioliDopo l’emozionante vittoria all’ultimo respiro contro il Tottenham, seguita da un’altra vittoria in extremis, quella contro la Sampdoria, l’Inter ritorna in campo per aprire il turno infrasettimanale valevole per la sesta giornata di Serie A. I nerazzurri ospiteranno a San Siro la Fiorentina dell’ex Stefano Pioli, che ha vinto 3-0 in casa contro la Spal nell’ultima di campionato e si presenta a Milano in ottima forma. Mister Spalletti inizierà tra pochi minuti in sala stampa la conferenza di presentazione del match: seguila live su Passioneinter.com.
Come di consueto, il mister ha risposto prima alle domande dei tifosi in diretta sulla pagina Facebook dell’Inter.
SQUADRA – “Noi dobbiamo far veder di essere squadra, abbiamo molti numeri a nostro favore per le analisi di fine partita. In tutti questi, però, c’è sempre il momento dove concediamo agli altri un po’ di disponibilità. Questi numeri devono essere portati in fondo nella loro totalità e in tutte le componenti che servono per essere una squadra forte”.
LAUTARO MARTINEZ – “È un appoggio importante per tutta la squadra, non solo per Icardi. Lautaro si è allenato bene, quindi è a disposizione. È stato fuori per un periodo quindi pensarlo in campo per tutta la partita sarà difficile, però è un giocatore sul quale contiamo e se ci sarà bisogno faremo affidamento alle sue qualità”.
BORJA VALERO – “È un po’ colpa mia, perché lui ha fatto bene l’anno scorso quando è arrivato e ha fatto bene quando poi l’ho messo a gara in corso. Quest’anno l’ho fatto partire fuori, ma quando l’ho chiamato a fare la sua parte è stato un calciatore di una professionalità incredibile, anche giocando solo pochi minuti. Se riusciremo ad avere la sua mentalità sono convinto che la squadra tutta potrà fare dei passi in avanti per le capacità professionali che ha”.
GIORGIO ROSSI – “Mi scuso per il ritardo nella conferenza ma non volevo mancare al saluto di Giorgio Rossi, grandissimo massaggiatore della Roma. Era un riferimento per tutti, io avendoci lavorato ho potuto conoscerlo meglio. Riusciva a compattare tutto e tutti. In qualsiasi mestiere ci sono i fuoriclasse, lui lo era per il suo. Aveva questa qualità di massaggiare con le mani ma soprattutto con il cuore. Persona fantastica che mi porterò dietro per sempre”.
CAMBIARE CON LA FIORENTINA – “Abbiamo finito ora l’allenamento e sono contento di quello che è lo spirito della squadra e di come li ho trovati. A parte un piccolo problemino alla caviglia di un calciatore sono tutti disponibili e vogliosi di giocare. Devo pensarci bene, però è impensabile poter far giocare a tutti tutte le partite, anche se fanno bene. Noi abbiamo veramente un gruppo dove si può andare a sostituire qualsiasi elemento: l’essenziale è portare poi il gruppo ad un livello di rendimento che sia pari alla qualità e alla valutazione iniziale fatta del gruppo stesso. Quindi bisogna fare attenzione e scegliere bene”.
TRATTAMENTO ARBITRALE DIVERSO – “Di questo non parlo. Io di questo sono solo dispiaciuto, non voglio stare a dire niente perché mi dispiace che succedano queste cose. Qualche volta vado veramente al di là del consentito perché sono uno emotivo: a volte riesco a stare zitto nelle cose più clamorose, mentre altre volte non riesco per cose più piccole. Io non riesco a vedere quello che vedono gli arbitri, però ho esultato perché era un gol importante. Secondo me così facendo si crea anche un precedente difficile da gestire in futuro”.
CONDIZIONE FISICA DI NAINGGOLAN – “In questo momento probabilmente gli fa bene giocare proprio per trovare la condizione. Poi è chiaro che nella ripetitività delle partite uno accumula, e allora si può far anche riposare”.
FIORENTINA – “Inizialmente abbiamo perso dei punti, ma poi siamo stati bravi a recuperare nelle ultime partite. Dobbiamo pretendere sempre di più e mettere a posto ancora la classifica, quindi dobbiamo andare forte su questi due obiettivi perché stiamo bene e abbiamo necessità di portare a casa altri punti. È chiaro che non sarà facile perché contro avremo la Fiorentina, allenata da un allenatore bravo. Io lo conosco bene ed è anche una persona perbene, allena una squadra moderna, che sta bene in questo momento perché ha trovato un’unità con il suo ambiente. Se mi chiedete cosa toglierei in questo momento alla Fiorentina vi risponderei Firenze, perché è un ambiente dove non hanno veramente peli sulla lingua. Ora hanno trovato questo affetto verso la squadra e sono contenti della squadra che hanno, e quando la Fiorentina riesce a portare in campo questo sostegno diventa una squadra più forte di quello che già è. Un calciatore come Chiesa spacca le partite, è uno di quelli che va a fare gli uno contro uno in maniera forte, però anche noi abbiamo una squadra forte e abbiamo la contromossa più importante che è San Siro, il nostro stadio che sarà ancora pieno ed è sempre stato al fianco dei calciatori”.
ICARDI – “Ha fatto gol una partita fa, mediamente sta toccando gli stessi palloni dello scorso anno. L’anno scorso ha fatto 30 gol, quindi in questo caso sono io a chiedergli di non rovinare questa media. Il fatto del toccare palloni è un dato oggettivo facilissimo da rilevare perché basta contarli, però sarebbe interessante valutare anche quanti palloni può permettere di toccare ai compagni visto che su di lui viene creata un’attenzione particolare, e se si va a vedere i calciatori che hanno le caratteristiche da area di rigore questo si trasforma un po’ in uno spazio per chi gli gioca vicino. Ha meno spazio per toccarla lui ma ne giovano poi i compagni perché gli avversari lo raddoppiano. Glielo chiedo io di toccare pochi palloni, così non rovina la media”.
BROZOVIC – “Non abbiamo voluto prendere per forza un altro giocatore in quel reparto. Sì, è vero, nel mercato c’era stata la possibilità ma poi non abbiamo preso nessuno perché abbiamo creduto in lui. Sapevamo che lui può fare il regista di questa squadra. È un conoscitore di calcio, sa sempre dove mandare la squadra. Il problema è che lui è sempre stato uno adoperato per andare ad attaccare gli spazi, e siccome ha un bagaglio aerobico incredibile, dato che fa sempre più strada degli altri, quando poi porti questo fardello di corsa nella testa e nei muscoli perdi un po’ di qualità. Lui non dovrebbe farlo, dovrebbe essere più bravo a stare dentro quel recinto centrale dove passano la maggior parte dei palloni per poterne gestirne una quantità corretta in quanto regista. In questo modo diventa più preciso e più ordinato nel suo ruolo”.
SOFFRIRE SAN SIRO – “San Siro è la Scala del Calcio, quindi quando uno fa una scala ogni tanto inciampa all’ultimo scalino. Ci può stare che ogni tanto possa intimidire, di fronte ad un pubblico simile non si può sbagliare niente e quindi quando sbagli poi ti dispiace e a volte lo soffri. Quello però dev’essere uno stimolo, una cosa che ti porta al di là del superamento di qualsiasi barriera”.
GOL DEL CENTROCAMPO – “L’anno scorso noi siamo stati contenuti in quello che erano le possibilità della rosa in generale nell’andare a far gol. Ci siamo avvalsi di questa grande qualità che hanno quei tre o quattro calciatori più forti che abbiamo in funzione del gol e non tutti abbiamo portato un numero sufficiente di segnature. Ora abbiamo una rosa più ampia, dove ci sono più calciatori con confidenza col gol, abbiamo la possibilità di conoscerci meglio e migliorare il gioco di squadra e quindi mi aspetto qualche gol in più. Allo stesso tempo mi aspetto anche che quelli che c’erano già l’anno scorso mettano a posto questa loro statistica personale”.
APPORTO DI BORJA VALERO DALLA PANCHINA – “È stato importante perché come abbiamo detto l’altra volta i ragazzi che entrano dalla panchina lo fanno per dare il colpo di grazia, per tentare di fare il KO alla partita che ti permette poi di andare a prendere vantaggio sul risultato. Questo è quello che fa la differenza, perché poi può uscire anche il migliore in campo dato che ne entra uno fresco che è un altro migliore in campo, e quei 20 minuti che ha a disposizione può farli più forte dei 70 che ha fatto quello che esce. Poi è chiaro che nella valutazione del minutaggio è meglio andare a togliere uno che non sta bene, ma se abbiamo giocatori forti per cambiare la partita si vanno a fare i tre cambi. Si deve fare in questa maniera, togliendosi il problema del sostituire qualche calciatore che ha fatto anche bene nel suo minutaggio giocato, perché poi si cerca di metterne uno che fa ancora meglio, non per diminuire le capacità della squadra. Borja Valero è quello che mette davanti il bene della squadra a tutto quello che fa, quindi più mentalità di Borja Valero noi avremo nella squadra e più riusciremo ad avere soluzioni importanti nel tentativo di raggiungere un obiettivo. Quando sei sul limite del farcela o del non farcela lui è quello che riesce nel minimo tempo possibile a darti il massimo. Non c’è mai dubbio su quello che lui ti può dare”.
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