Si torna in campo. Domani sera a San Siro l’Inter di Antonio Conte ospiterà la Lazio di Simone Inzaghi, reduce da sei vittorie consecutive. All’andata all’Olimpico finì 1-1, ma ora i nerazzurri vogliono reagire all’eliminazione dalla Coppa Italia portando a casa i 3 punti.
Ecco le parole del mister:
EPISODIO IN COPPA ITALIA – “E’ doveroso fare chiarezza. So che la verità l’hanno vista e sentita tutti, tutti sanno quello che è successo. Penso che noi siamo delle persone, calciatori, allenatori, presidenti, e siamo modelli educativi. Siamo tenuti in qualsiasi circostanza a ricordarcelo, e mi dispiace e mi scuso. Ho reagito nella maniera sbagliata a provocazioni ed insulti. Avrei potuto reagire in maniera più simpatica per far capire che ascoltavo quello che mi veniva detto, con un applauso o un pollice in sù. Ne farò tesoro per la prossima volta. Non voglia che sia attenuante, ho sbagliato. Ora ci concentriamo sul campo che è la cosa più importante per noi”.
LAZIO – “Stiamo parlando di una squadra che è una realtà del nostro campionato. Ha una sua struttura ed identità. Ha giocatori in rosa con qualità e fisicità. Ci aspetta una gara importante, sarà un test bello e dovremo prepararci perché sarà una partita difficile. Allo stesso tempo sarà stimolante”.
EPISODI DEL CALCIO ITALIANO – “Stop. Parliamo di calcio giocato. Ho già parlato di quello che è successo. La gente vuole questo, non chiacchiere e pettegolezzi”.
LUKAKU – “Dobbiamo essere bravi ed intelligenti e capire che nella vita si può sbagliare. Ho sbagliato io, può sbagliare il calciatore, il dirigente. Si deve capire il nostro ruolo. Non posso pensare che Romelu stia pensando a qualcosa che sia al di fuori del calcio giocato. Ci sono momenti di alti e bassi, lui sa benissimo che abbiamo bisogno di lui ed è importante. Le ultime prestazioni sono state opache, ma noi contiamo su di lui e lui conta sulla squadra e sul club”.
VIDAL E BARELLA – “Vidal non è a disposizione, continua ad avere problemi. Non ha svolto allenamenti con noi, non so se sarà a disposizione per il derby. Arturo deve cercare di recuperare la migliore condizione, si sta portando dietro diversi acciacchi. Deve sorpassare questo periodo. Barella? Deve continuare a lavorare. Come in tutte le cose c’è la massima esaltazione. Deve sapere che comunque le sue fortune dipendono dalla squadra, sta crescendo. Ha margini importanti, come i suoi compagni. Noi siamo una squadra e dobbiamo pensare al bene della squadra. La crescita singola diventa importante se vogliamo raggiungere successi finali”.
CINISMO – “Facciamo tanti gol e creiamo molte azioni. Questo passaggio per noi è molto importante. Concretizzare di più ti evita di avere delusioni che a volte nel computo finale non sarebbero meritate. Però se non fai gol ti ritrovi ad uscire dalle competizioni come in Champions ed in Coppa Italia”.
SALTO DI QUALITA’ MANCATO – “Sinceramente quello che è successo nel passato non deve riguardare. Io parlo di quello che sta accadendo con me in questo anno e mezzo sotto la mia gestione. Siamo cresciuti, l’Inter ha riacquistato credibilità a livello internazionale e non. Non siamo dove vorremmo essere ma ci stiamo lavorando. Solo uno stupido non vede i progressi della squadra in questo anno e mezzo”.
SCONTRI DIRETTI – “Il salto di qualità mentale non è stato fatto. Dobbiamo continuare a crescere sotto tutti i punti di vista. A livello mentale ma aggiungendo qualità. Sono stati fatti passi da giganti in questo anno e mezzo, i nostri avversari lo stanno capendo, ci rispettano. Sappiamo che il percorso non può essere breve per colmare le situazioni. Dobbiamo correre. Passi sono stati fatti, però dobbiamo lavorare per essere dove vogliamo essere. Non ci siamo ancora”.
VECINO – “Speriamo possa tornare importante per noi. Da tantissimo tempo non ha dato alcun apporto. Lo conosciamo bene, è un ragazzo che ha delle qualità, è un incursore. E’ bravo negli inserimenti, con fisicità e corsa. Io ci conto in lui. Stiamo cercando di risolvere problemi con soluzioni interne dall’inizio dell’anno. Sto facendo questo, non ci sono altre soluzioni”.
FASE DIFENSIVA – “Non è un caso il miglioramento. Siamo partiti in un modo, cercando di essere molto aggressivi e lasciare tanto campo alle spalle dei difensori. Ha portato effetti positivi e negativi. Adesso abbiamo trovato un equilibrio dove non rinunciamo alla pressione, ma decidiamo noi quando e dove farla alta. Cerchiamo di lasciare meno spazio rispetto a prima, senza togliere l’aspetto offensivo. Facciamo gol e creiamo comunque azioni. Siamo sempre equilibrati”.
BROZOVIC – “Essere nella sua testa? E’ un ragazzo veramente eccezionale, simpaticissimo. Fidati, da fuori non sembra. Essere nella sua testa (ride, ndr) è difficile. E’ il beniamino della squadra per il suo modo di essere. Stiamo lavorando con lui nel trovare spazio e di non innervosirsi. L’importante è che prenda la palla dove è giusto e dove io voglio che la prenda. E’ fin troppo generoso, come Barella. Percorrono tanti km. Gli chiedo – come a tutti – di ottimizzare la loro corse, di trovarsi nella posizione giusta e cercare di essere più efficienti e meno stanchi. E’ migliorato tanto, abbiamo trovato anche soluzioni quando ci marcano Brozovic come contro la Juventus. Lui non si deve sentire sminuito, si trovano soluzioni diverse. Ha fatto miglioramenti importanti nella mia gestione, in tutte le fasi. Sono contento. Abbiamo un giocatore totalmente diverse, più maturo e responsabilizzato. Io di lui posso parlare solo bene. Solo chi ha la possibilità di lavorarci capisce che tipo di ragazzo è”.
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