Inzaghi: “Presto il miglior Calhanoglu. Thuram? Più no che sì”
Le parole del tecnico nerazzurro

Domani sera l’Inter sarà chiamata ad un impegno difficile: dovrà infatti scendere in campo all’Allianz Stadium per sfidare la Juventus in una delle partite più sentite ed importante di tutta la stagione. Dopo l’incredibile pareggio per 4-4 all’andata adesso i nerazzurri vogliono prendersi i tre punti contro i rivali bianconeri.
Il tecnico Simone Inzaghi alla vigilia di questa attesta sfida interviene oggi in conferenza stampa per presentare questo importantissimo incontro del 25° turno di Serie A. Di seguito tutte le dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter in conferenza stampa.
Cosa si aggiunge a una partita così sentita? “Sappiamo cosa rappresenta per tutta la nostra tifoseria e società in un momento complicato del campionato. Dobbiamo fare una partita importante contro una squadra di qualità che ha un ottimo allenatore che stimo molto e che si è rinforzata nel mercato invernale”.
Ha ancora dubbi di formazione? “Dovremo valutare dopo l’allenamento di oggi. Rientrano Dimarco e Dumfries ma oggi dovremo valutare Thuram che sente ancora un po’ di dolore e capiremo se può allenarsi in gruppo. Si è allenato a parte e capiremo se sarà della partita”.
Quanto è importante avere Thuram in questa gara? “Al momento la sua presenza è più no che sì. Lui è un grande ragazzo che dà sempre disponibilità e vedremo se recupererà. Gli altri attaccanti però stanno bene perché oltre a Taremi anche Correa e Arnautovic hanno recuperato”.
Quanto peserà questo scontro diretto? “Il calendario prevede per noi tanti scontri diretti, dobbiamo alzare il livello perché finora non siamo riusciti a portare a casa punti. Abbiamo perso meritatamente con Fiorentina e Milan mentre nelle altre siamo stati bravi ma non perfetti per vincere”.
Che partita ti aspetti dalla Juve? “Hanno grande qualità e vengono da tre vittorie. Riescono a cambiare nella stessa partita le pressioni e noi ci stiamo preparando nel migliore dei modi”.
Si sta incattivendo la lotta Scudetto dal punto di vista mediatico? “Io mi sono arrabbiato dopo la partita con il Milan. Siamo tutti umani perché pensavo alla mia Inter, quando succede qualcosa per l’Inter non se ne parlava quasi e avevo lanciato questo allarme. Ancora oggi si parla di quel calcio d’angolo con la Fiorentina, a me viene in mente l’episodio di Leverkusen. Abbiamo perso per un calcio d’angolo su un fuorigioco loro e abbiamo avuto un danno sia come tabellone che a livello economico per la mia società. Quando capita qualcosa a favore per l’Inter se ne parla tanto mentre se è contro l’Inter quando non se ne parla. Era solo un qualcosa per difendere il nostro lavoro ma gli errori ci saranno sempre da parte nostra, degli arbitri e di tutti”.
Quanto può aiutare il vantaggio in classifica sulla Juventus? “La classifica la sappiamo tutti ma affrontiamo una squadra forte che si è rinforzata. Nel girone d’andata hanno fatto qualche pareggio di troppo anche quando meritavano di vincere e hanno avuto tanti infortuni, dobbiamo stare attenti”.
Ci sono differenze di trattamento e valutazioni tra l’Inter e le altre squadre? “Noi abbiamo i nostri obiettivi e abbiamo uno Scudetto sul petto che vogliamo difendere. Noi, Napoli e Atalanta abbiamo qualche punto in più ma anche le altre stanno vincendo. Restano ancora 14 partite e ci saranno tanti punti per lottare fino alla fine”.
In ricordo di quel 4-4 c’è magari la possibilità che la squadra entri in campo bloccata? “La partita d’andata l’abbiamo rivista e analizzata. Avevamo fatto una buona fase offensiva ma dovevamo lavorare meglio e di squadra in difesa, sono stati commessi errori che non ci hanno fatto vincere una gara meritata fino al 65°”.
Possiamo aspettarci un’Inter più brillante dopo i recuperi? “Quello è l’auspicio. Abbiamo un giorno di differenza con la Juve che ha giocato in Champions. Noi siamo assieme a loro tra le squadre che hanno giocato di più e questi giorni di stacco ci hanno permesso di lavorare di più e meglio”.
In difesa ci sono ballottaggi? “Stanno bene tutti nel reparto difensivo, dovrò scegliere chi mettere tra Bastoni e Carlos, De Vrij e Acerbi, Pavard e Bisseck. Dovremo capire chi mettere perché poi rientrano anche Dimarco e Zalewski ha fatto due ottimi ingressi. Speriamo poi che Thuram stia bene”.
Lei ha provato a capire cosa passa nella mente di quegli attaccanti che giocano meno? “Anche a me piaceva giocare dall’inizio, subentrare non è facile. Io però ho grandi giocatori come Arnautovic che è entrato e ha fatto gol e bene con la Fiorentina, anche Taremi ha fatto bene. Poi l’obiettivo è recuperare tutti al meglio anche Correa e fare le scelte con serenità”.
A cosa sono dovuti i rallentamenti di Taremi? “Aveva iniziato bene poi ha avuto un problemino, io ero molto soddisfatto. Lui è abituato a giocare tanto ma a Lecce ha sentito un problemi all’adduttore e non si è potuto allenare al meglio. Ora però è in ripresa e ha sempre giocato da titolare nel Porto e nella sua Nazionale, io però sono molto contento di lui quando sta bene”.
Si è sentito tirato in causa da Conte quando ha parlato di VAR? “Dico che gli errori ci saranno sempre dagli arbitri a chi gioca e allena. Io mi sono arrabbiato solo per la diversità di trattamento che vedo nelle trasmissioni e nei media sui giudizi tra l’Inter e le altre squadre. Sono umano e qualche volta mi arrabbia sbagliando. Lunedì sono stato ammonito perché sentivo tanto la partita ed ero agitato”.
Come sta Calhanoglu? “Ha avuto qualche rallentamento che non ha mai avuto in carriera. Si è dovuto fermare e ultimamente ha fatto tre spezzoni di partite che l’hanno aiutato a salire di condizione. A breve avremo il Calhanoglu che ci ha sempre abituato e lo vedo molto bene anche con i suoi compagni”.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
“Inter ai livelli della Premier League”: l’elogio che non ti aspetti