Spalletti: “Firmare per il pareggio? Aver timore di perdere non è una strategia. Astori era un esempio di lealtà. E su Sarri…”
Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa in vista di Inter-NapoliLuciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida tra Inter e Napoli, valida per la 28° giornata di Serie A, in programma domenica 11 marzo 2018 alle ore 20.45 allo stadio Meazza.
Il tecnico nerazzurro si è soffermato prima ai microfoni di Inter TV: “Per uno come che non è stato un grandissimo calciatori e che li ha visti solo in tv quei campioni lì, crea un po’ di imbarazzo e soggezione, è chiaro che poi devi andare a conoscerli cercando di capire quali siano le loro qualità da riproporre poi verso i calciatori che alleni. E’ importante, importantissimo il fattore San Siro, che può creare imbarazzi agli avversari, ma li crea anche a te ogni tanto perché vedere tutto quell’amore che ti vuole stare vicino è una cosa che è difficile da sopportare anche per chi ce l’ha a favore, ma è chiaro che sentirli urlare quando proponi qualcosa di buono può avere effetto importante nel riuscire a creare occasioni che possano sbloccare la partita. Se si va a fare un’analisi della partecipazione del pubblico, avrebbero già la Champions. Avere la superiorità numerica è comodo, ma loro sono bravissimi nei tempi e in quello bisognerà essere svegli e fare qualcosa di nuovo per costruire l’azione perché da un punto di vista tattico ci potrebbe essere un vantaggio. La sfida di domani può dare una conoscenza maggiore delle nostre possibilità, anche se avessimo solo un pezzo per avere gioco, va utilizzato quel pezzo. Dobbiamo puntare alla vittoria“.
Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa:
RIPARTIRE DOPO VICENDA ASTORI – “Sono cose che ti rimangono addosso. Siamo molto in contatto di quanto si possa vedere, siamo affezionati a tutti. In questo caso qui, lui non era solo il capitano della Fiorentina, ma del calcio. Lascia in eredità un esempio importante di come la lealtà renda sottile il confine tra essere avversario e compagno di squadra e viceversa. Quando incontravi Astori, lo salutavano tutti. Sono venuti nel mio ufficio a dirmi questa cosa, che lascerà il segno. Sarà un segno infinito“.
FERMARE IL NAPOLI – “Arrivano arrabbiati dopo un passo falso, noi dopo un periodo. Siamo più arrabbiati. Si dovrà essere perfetti. La squadra di Sarri potrebbe dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti ripartire. Si faranno paragoni con il calcio che vediamo in televisione, ma ci sono degli esempi dal quale prendere spunto come il Napoli“.
CHAMPIONS LEAGUE – “Qui si percepisce dove siamo e quello che dobbiamo fare per costruire un futuro sulle basi gettate dai calciatori presenti ieri sera. Non c’è più spazio alle reazioni individuali, l’hanno avvertito anche con l’organizzazione della festa di ieri. Si è percepita l’importanza di cosa voglia dire far parte dell’Inter e di cosa si deve fare”.
VECINO E BORJA VALERO – “Ce ne sono molti coinvolti nella vicenda Astori, molti avevano un legame particolare con lui. Si deve giocare perché si ha qualcosa che lui ha trasferito a chi era amico. Devo riportare il suo messaggio nel campo e nell’azione”
GARA SPARTIACQUE – “Si è già detto in precedenza, anche perché la classifica si è accorciata, soprattutto per il quarto posto. E’ una partita fondamentale per il nostro successo finale. Ne abbiamo già vissute altre, ma questa ha un valore ancora più importante anche per i risultati precedenti. Abbiamo 7 partite fuori casa e 5 in casa e per questo dobbiamo vincere le partite. Se non si riuscisse a gestire per 90′ minuti e si lascia tenere agli avversari, ma si deve stare attenti per finire il disegno che ci si è fatti in testa per vincere la partita“.
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