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Inzaghi in conferenza: “Su Thuram non ho ancora deciso. Sì al cambio modulo”

Alla vigilia del match scudetto tra Napoli-Inter, ad Appiano Gentile va in scena la consueta conferenza stampa con le parole di Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro, attualmente al comando della classifica con un solo punto di vantaggio su Antonio Conte, sa bene di non poter più commettere errori negli ultimi scontri diretti di questa stagione a partire dalla sfida di domani del Maradona.

Queste le parole pronunciate da Inzaghi nella conferenza in programma questo pomeriggio dalle 15.30:

NAPOLI-INTER – “Si incontrano le prime due in classifica, bisogna fare i complimenti sia all’Inter che al Napoli per il percorso fatto sin qui. Sarà una partita molto importante e non decisiva perché mancano 12 partite alla fine e 36 punti, ma sappiamo tutti quanti l’importanza della gara. Ci vorrà un’ottima Inter di fronte ad un avversario di assoluto valore”.

SCONTRO DETERMINANTE – “Psicologicamente può spostare tantissimo, bisogna uscirne nel migliore dei modi. Ma sappiamo quale è stato il nostro percorso, quest’anno negli scontri diretti non stiamo facendo come negli anni passati ed è un dato di fatto. In queste partite bisogna essere perfetti per portarle a casa e quest’anno fino ad ora non lo siamo stati”.

STEP IN AVANTI – “Questo è l’augurio, i ragazzi hanno lavorato bene in quello che abbiamo potuto fare, perché martedì abbiamo avuto un quarto di finale di Coppa Italia contro una squadra che ci ha fatto spendere energie. Ma abbiamo cercato di lavorare su cose da migliorare, sapendo che nell’ultima partita con la Juve non è bastato fare un buon match, sappiamo che dobbiamo fare ancora di più dell’ultima partita in trasferta”.

CAMBIO MODULO – “Per quanto riguarda gli indisponibili, ne abbiamo quattro. Non ci saranno Sommer, Carlos Augusto, Darmian e Zalewski. Il problema è che mancano tre giocatori nello stesso ruolo, potrebbe esserci qualche cambio di sistema. Lo abbiamo fatto anche in corsa nella partita di martedì in Coppa Italia, quindi vedremo quello che faremo”.

THURAM – “L’ho rivisto mercoledì parzialmente in campo, ieri ed oggi ha lavorato insieme alla squadra ed ha dato rassicurazione. Poi domani vedremo, abbiamo un piccolo risveglio e cercheremo di capire se partirà dall’inizio o se entrerà a gara in corso. Oggi l’ho provato tra i primi undici, ma non è detto che parta dall’inizio”.

GRUPPO – “L’ho detto dopo la Lazio, sono orgoglioso di questo gruppo che ci mette sempre l’anima e vuole arrivare in fondo a tutto a quello che fa. Siamo tra le poche squadre in Europa ad essere in corsa sui tre obiettivi stagionali. E’ un motivo di orgoglio, normale che le partite richiedono energie, gli spostamenti pure. Dobbiamo cercare di ragionare partita dopo partita, quella più vicina è Napoli, sapendo che martedì andremo a Rotterdam, poi Monza e poi il ritorno con il Feyenoord. Poi ci sarà l’ultima partita con l’Atalanta, ma in questo momento mi preoccupano gli indisponibili che sono capitati tutti nella stessa zona di campo. Dovremo adattarci, sarà così domani ma anche martedì a Rotterdam. Non ci sono certezze sui loro recuperi, penso che quello più avanti possa essere Carlos Augusto che in una ginocchiata a Torino con Kolo Muani ha avuto un impatto che gli ha procurato una piccola lesione ed ha la gamba ancora gonfia dopo 14 giorni”.

STRATEGIA – “Tu puoi pensare una partita, ma non puoi completamente svilupparla. Affrontiamo un avversario di valore, che sta bene, al vertice della classifica con merito da tantissimo tempo e con un ottimo allenatore. Dovremo fare una partita di corsa, aggressività e determinazione perché i big match sono tutti così. Dovremo essere attenti ai dettagli che in queste partite fanno la differenza”.

PRESSIONE SULL’INTER – “Clima strano intorno all’Inter? Quando c’è di mezzo l’Inter c’è sempre qualche parola in più, mi ero arrabbiato per questo, perché mi sentivo di difendere i miei ragazzi e la mia società che sono straordinari. Non mi piaceva quello che veniva detto o descritto fuori. L’ultima cosa è quella di Lautaro, conosciamo tutti quanti Lauti, sono quasi quattro anni che lavoriamo insieme ed è uno di quei calciatori a cui non ho mai sentito dire una parolaccia perché ci tiene molto. E’ una persona di valori, può capitare a tutti una parolaccia, compreso l’allenatore con queste partite e questi momenti di tensione. A Lautaro in tre anni e mezzo non l’ho mai sentito. Ma andiamo avanti e lasciamo questo alle spalle, sembrava una cosa superata e invece se n’è parlato tanto tra ieri e oggi. Il ragazzo l’ho visto in allenamento concentrato, ha lavorato bene, ma so che è un ragazzo che ascolta e vede tutto”.

OBIETTIVO SCUDETTO – “Io posso parlare per la mia squadra, gli obiettivi all’Inter sono tutti ben fissi. Lo dissi nella conferenza del 13 luglio, il nostro obiettivo è cercare di giocare più partite possibili e così è stato. E’ un motivo di grandissimo orgoglio, cercheremo di mettere altre partite nei nostri percorsi. In Coppa Italia ne potremo aggiungere un’altra, in Champions qualcosa in più e noi cercheremo di ragionare partita dopo partita con grandissima ambizione, cercando di aggiungere trofei come fatto da questi ragazzi negli ultimi anni, sapendo da dove è incominciato il nostro percorso. In questi 3 anni e mezzo un altro trofeo è stato quello di aver aiutato la nostra società. Sapevo qual era la situazione al mio arrivo, vedere com’è cambiata adesso, si è migliorato anche il bilancio, è un’altra cosa positiva e sono contento per i miei dirigenti che li vedo 20 ore su 24 sempre con noi a cercare di risolvere i problemi che si possono creare”.

INZACHI CARICO – “Penso che siano 440 partite che sono così. Ultimamente mi stanno facendo dei reportage 94 su 94 con una telecamera puntata, quindi penso che possa capitare a tutti. Lo sanno i ragazzi che ci tengo molto e ci tengo molto alla preparazione della partita che andremo ad affrontare. Sono ragazzi meravigliosi, io e insieme al mio staff cerchiamo di aiutare la squadra ogni giorno”.

CORSA SCUDETTO – “Se può rientrare anche la Juventus? Sì, l’ho detto a fine gennaio, prima della partita col Milan. Ho detto che la classifica era corta, che l’Atalanta era insieme a noi e il Napoli, senza tralasciare Juventus e Lazio che sono due squadre in salute. C’è stato il pareggio di domenica della Lazio a Venezia, la vittoria della Juve e la classifica si è ulteriormente accorciata”.

INSIDIE CALENDARIO – “Abbiamo faticato a fare due grandi partite in pochi giorni? E’ un dato di fatto, ma vero è che con il sorteggio sono arrivati gli scontri diretti sempre dopo le partite di Champions. Quella è casualità, questa volta pensavamo di preparare questa partita importantissima con una settimana per poterci solo allenare perché la Coppa Italia era prevista o questa settimana o 25 giorni fa quando le altre hanno giocato i quarti di finale. Poi è capitato ma senza problemi, andremo a fare la partita nel migliore dei modi. Oggi come quinti ho provato da una parte Correa e dall’altra Frattesi perché in questo momento abbiamo esigenze, poi come ho detto l’altra sera posso avere uno tra Pavard e Bisseck che possono fare quel ruolo, o posso cambiare sistema. Questo perché in tre anni e mezzo non ho mai avuto tre infortuni su cinque nello stesso ruolo perché Carlos Augusto è per noi importantissimo perché può fare il terzo o il quinto e anche lui è indisponibile”.

NAPOLI – “Ha cambiato modulo, ha cambiato sistema. Una squadra composta da ottimi giocatori e con un ottimo tecnico. Molto organizzata, i calciatori sanno benissimo cosa fare in campo. Siamo pronti e l’abbiamo studiata, ma c’è da fare i complimenti al Napoli. Domani sarà una bellissima sfida tra due ottime squadre che sono con merito lì davanti”.

JOSEP MARTINEZ – “Sta avendo un ottimo percorso, ma non avevamo dubbi. Ha lavorato molto bene in questi mesi con davanti un portiere come Sommer che sta avendo una grandissima annata. Lui è arrivato all’Inter molto contento e con tantissima voglia, sapendo di avere davanti un grande portiere. Ha lavorato bene in queste partite, ma già contro l’Udinese e ogni giorni qui ad Appiano dimostra di essere un portiere da Inter”.

Antonio Siragusano