Napoli-Inter, Spalletti: “Icardi ha piacere a rimanere, l’ha detto lui stesso. Futuro? Penso solo alla partita di domani”
L'allenatore nerazzurro incontra i giornalisti ad Appiano Gentile per presentare il match contro la squadra di AncelottiGiornata numero 37 del campionato di Serie A 2018-19, -2 al termine di una stagione che separa l’Inter dal secondo ritorno consecutivo in Champions League di soli tre punti. Una vittoria che la squadra di Spalletti deve provare a raggiungere già domani sera contro il Napoli e, in caso contrario, sfruttare poi il salvagente-Empoli all’ultima giornata a San Siro. Partita complicatissima quella che attende i nerazzurri al San Paolo, dove si troveranno davanti un Napoli sì privo di obiettivi, ma che in casa non perde questa partita dal lontanissimo 1997.
Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti alle ore 11.30 ad Appiano Gentile per presentare la sfida. Passioneinter.com, come di consueto, vi riporta LIVE in tempo reale le parole del mister.
Ecco qui di seguito le sue prime dichiarazioni, raccolte in diretta dalla pagina Facebook ufficiale dell’Inter.
NAPOLI – “Trasferta difficile, però conta molto quello che si va a fare e noi abbiamo fatto le cose che dovevamo. Abbiamo parlato nella maniera corretta per la preparazione di questa partita”.
DIFFICOLTÀ – “Le difficoltà sono differenti ma ugualmente pesanti da dover gestire. Quando una squadra è organizzata per venirti addosso ti crea ancora più problematiche sulla costruzione del gioco e nel calcio attuale per giocare molto nella propria metà campo bisogna avere delle caratteristiche che noi non abbiamo. Dobbiamo riuscire a portare la gara sulle nostre qualità tentando di andare a giocare dall’altra parte”.
GOL DEGLI ESTERNI – “Segnare è fondamentale, altrimenti non si vince. I gol bisogna però trovarli attraverso un modo equilibrato di stare in campo. Avere un impatto difensivo andando a riconquistare il pallone sui contrasti ed essere sempre squadra diventa ancora più fondamentale”.
DIFESA – “Come dicevo prima loro davanti sono veramente forti, hanno i piccolini e rapidi che puntano l’uomo così come quelli fisici che sanno presidiare l’area di rigore. Noi da parte nostra abbiamo una delle migliori difese del campionato, quindi sarà un bel confronto anche per me che sono un diretto interessato”.
Ecco poi le risposte date in sala stampa.
APPROCCIO – “Noi cerchiamo di andare sempre ad affrontare le partite riuscendo a portare a casa il massimo. Ce ne sono ancora due, noi siamo nelle condizioni di disputarle in maniera corretta e quello che abbiamo visto nelle ultime gare era il modo giusto di affrontare le partite. Si va a tentare di vincere la partita ma senza rischiare di perdere, non è come la partita contro la Lazio dell’anno scorso. Come ho detto prima sappiamo che è una partita importantissima e quindi diventa fondamentale arrivarci nel modo giusto, avendo fatto le cose corrette durante la settimana”.
LAVORO DELL’ALLENATORE – “È un lavoro complicato perché si ha un ruolo importante, bello e difficile. Se si vuole andare a parlare di allenatori a me ne interessa uno soltanto, Ancelotti. Perché è un maestro del nostro mestiere ed una persona che stimo sotto tutti gli aspetti. Uno dei più grandi che ci sono stati nel nostro calcio. Ora penso a lui e a come allena lui, perché per me è importante la partita di domani”.
ICARDI – “Io do sempre valore alle cose che si dicono, il mio pensiero è che Icardi è un buon ragazzo e un grande calciatore, e se lui dice in questa maniera qui a due giornate dalla fine c’è da prenderlo in considerazione. A lui fa piacere rimanere”.
LAUTARO MARTINEZ – “Io mi aspettavo la sua convocazione con l’Argentina perché ogni volta che ho sentito parlare di lui i discorsi sono sempre andati nella stessa direzione. Quindi mi aspetto che gli venga dato anche un ruolo importante: io dico che fare una stagione in una squadra come l’Inter dà sicuramente forza, convinzione e conoscenze diverse a tutti. Lui si sarà cibato di queste cose nuove che ha trovato qui ed ora è ancora più forte di quello che era quando è arrivato. La caratteristica che spicca è sicuramente il carattere, lui ha forza mentale ed è un calciatore da grandi club per questo fatto. Riesce a mantenere sempre il massimo delle potenzialità che ha a livello calcistico proprio per il carattere che ha. Non si fa limitare da quello che può essere un avversario, un contesto o un momento. Lui esibisce sempre lo stesso marchio”.
MIGLIORAMENTO – “Non siamo stati bravissimi a ribaltare proprio tutto quello che era il modo di stare in campo, perché qualche risultato l’abbiamo lasciato per strada anche quest’anno. Di meno rispetto all’anno scorso, soprattutto riguardo il carattere e la consapevolezza di essere una squadra di livello. Però siamo cresciuti, abbiamo lavorato in maniera corretta e secondo me dei risultati si sono visti. La base c’è, ora bisogna costruirci sopra in maniera corretta”.
SETTLEMENT AGREEMENT – “Uscirne, bene o male, significa aver fatto bene nel presente per un futuro ancora migliore. Quello probabilmente qualche limitazione l’ha portata, c’è poco da fare. Però è chiaro che poi c’è da risalire sul pullman che porta alla Champions League e quello ancora lo dobbiamo fare. C’è poi da portarci i milioni di interisti che se lo meritano ed hanno fatto vedere grande attaccamento a questi colori, quindi vanno portati nella competizione più bella del mondo”.
GAP CON IL NAPOLI – “Non voglio portare degli esempi su quello che è stato il lavoro fatto, io dico solo che noi ci siamo impegnati molto e abbiamo lavorato in maniera seria. I calciatori sono persone serie, hanno sempre dato il massimo. Poi è chiaro che dipende dal carattere che ci metti, è con quello che evidenzi sempre le tue caratteristiche e senza di quello rischi di farti influenzare dai momenti. Altrimenti ogni tanto sei costretto a doverti difendere da quello che dicono di te”.
POSSIBILE TERZO POSTO – “Sono discorsi da fare dopo, ora non ci sposta di un millimetro la nostra attenzione. Si può dire quello che si vuole, io devo essere concentrato sull’obiettivo attuale, che è la partita di domani. Si riscalda sempre la stessa minestra, nel senso che per me la cosa fondamentale è essere addosso a questa partita con la squadra, con i pensieri e le attenzioni. Ed io sono lì dentro”.
ALLEGRI – “L’unico allenatore che mi interessa e di cui parlo è Ancelotti. Non parlo di altre cose”.
INTER AL TOP POTEVA FARE ANCORA MEGLIO – “È chiaro che dei momenti di difficoltà li passano tutte le squadre, si vede che il supporto dell’entusiasmo del momento ti dà o ti toglie sulla prestazione da fare. Se ci si arriva tranquilli e si inanellano diversi risultati utili o diverse sconfitte fa la differenza. Noi abbiamo avuto un periodo dove anche la limitazione del numero di calciatori che potevamo portare in Europa ci ha costretto a qualche difficoltà in più. E poi la difficoltà non si limita a quella singola partita, ma a tutto il pacchetto di partite vicino. Quindi abbiamo passato momenti difficili, che per certi versi però sono stati sopportati bene e siamo riusciti ad uscirne bene. Poi chiaramente quando vai fuori da una competizione è una cosa che ti dispiace e che purtroppo può succedere”.
LAZIO VINCENTE IN COPPA ITALIA – “La Lazio negli ultimi anni è spesso stata davanti all’Inter, quindi lo devi far vedere di aver raggiunto il suo livello o esserne addirittura oltre. È una delle cose che ci pesano sull’analisi in generale della stagione. Ci sono delle partite che si potevano portare a casa, però anche quella è stata condotta per larghi tratti bene, non siamo mai usciti da una competizione mostrando di essere distanti dall’avversario. Siamo usciti per dei particolari che a volte girano in un modo e a volte nell’altro. Poi io dico che in generale è sempre stato un lavoro corretto, a prescindere dal risultato finale”.
FASCIA A ICARDI – “Diventa difficile perché tornare su quel discorso vorrebbe dire tornare sulle nostre posizioni. Ormai è superato, il calciatore si sta allenando in maniera corretta ed è a disposizione della squadra. Si sta comportando bene, è tutto a posto”.
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