Le PAGELLE di Udinese-Inter: Lukaku e Sanchez trascinatori! Eriksen anonimo
I voti e i giudizi del posticipo serale della 22esima giornata di Serie ADopo 3 pareggi consecutivi in campionato, l’Inter fa visita all’Udinese nel posticipo serale della 22esima giornata di Serie A. Per Conte un solo risultato a disposizione, per restare in scia della Juventus ora a +6 sui nerazzurri e per riprendersi il secondo posto in classifica attualmente occupato dalla Lazio. Dal 1′ Eriksen ed Esposito, ecco le pagelle LIVE curate da Passioneinter.com.
PADELLI 6,5 – Prima volta in Serie A con la maglia dell’Inter. Scioglie l’emozione alzando sulla traversa un tiro dalla distanza di De Paul, un po’ incerto qualche minuto dopo sul tentativo di Fofana. Provvidenziale il suo guantone sul tiro cross di Sema, pochi rischi nella ripresa e un’ottima prestazione per il vice-Handanovic.
SKRINIAR 5,5 – Scende in campo con la fascia da capitano vista l’assenza di Handanovic. Soffre un po’ sul centro sinistra lo strapotere fisico di un travolgente Sema, nel finale rischia grosso addormentandosi e perdendo un pallone sanguinoso nelle retrovie.
DE VRIJ 7 – Solita eleganza e pulizia al centro della difesa, fa a sportellate con Okaka nonostante le differenti stazze fisiche allontanando qualsiasi cosa passi dalle parti di Padelli.
BASTONI 6,5 – Senza Brozovic, per metà partita, è lui insieme a Barella a dirigere il gioco dalle retrovie. Straordinario in fase difensiva, da sottolineare nel primo tempo un salvataggio su De Paul lanciato a rete e un altro su Okaka nel secondo tempo in area di rigore.
MOSES 5,5 – Benino in fase offensiva con i suoi strappi, malino in fase difensiva. Lascia sul posto Sema un paio di volte, l’esterno dell’Udinese però si riprende la rivincita più volte in proiezione offensiva. Cala con il passare del tempo a causa comunque di una condizione fisica non ancora al top.
83′ D’AMBROSIO S.V
VECINO 6 – E’ uno dei pericolosi nel primo tempo con i suoi strappi e inserimenti in area di rigore bianconera. Sfiora il gol dopo un’ottima percussione di Moses, prezioso in fase di interdizione.
BARELLA 6 – Rispetto alla prestazione contro la Fiorentina in Coppa Italia, un passo indietro per l’ex Cagliari nella posizione da playmaker. Dopo pochi minuti si becca un cartellino giallo molto evitabile, il giro palla è lento e si perde troppe volte De Paul. Decisamente meglio da mezzala con l’ingresso di Brozovic, fondamentale quando mette il piedone per l’assist dello 0-1 di Lukaku.
ERIKSEN 5 – Bisogna aspettarlo. Eriksen necessita sicuramente di tempo per prendere confidenza con la Serie A e il calcio italiano ma soprattutto con il sistema di gioco di Conte. Per tutto il primo tempo vaga in campo come un fantasma, non riesce quasi mai a farsi trovare tra le linee. Sbaglia anche diversi passaggi, facili per un giocatore come lui. Lascia il campo pochi minuti dopo l’inizio del secondo tempo dopo una gara anonima.
– 58′ BROZOVIC 6,5 – Dal suo ingresso è tutto un’altra musica. L’Inter dal minuto 58′ torna ad essere Epic nel giro palla, nella gestione dei ritmi e nel dettare la manovra.
YOUNG 6,5 – In ombra nel primo tempo rispetto alle precedenti uscite ma ci mette la gamba e salva sulla linea di porta sul tentativo di Strynger Larsen. Decisamente in crescita nel secondo tempo quando riesce ad affacciarsi con pericolosità e costanza in avanti.
LUKAKU 7,5 – Non c’è Lautaro? Tranquilli, ci pensa Romelu. Dal cilindro pesca il jolly di sinistro che passa sotto le gambe di Nuytinck e infila Musso per lo 0-1 in un momento delicatissimo della partita. Glaciale dagli undici metri dopo il rigore conquistato da Sanchez. Si è preso nuovamente l’Inter sulle spalle, riportandola a -3 dalla Juventus e per questo gli si può anche perdonare un errore abbastanza grossolano sotto porta.
ESPOSITO 5 – Ci mette solo 20 secondi per riscaldare i guantoni di Musso, ci mette tanto cuore ma non basta. Pochi palloni giocabili per lui, due li spreca clamorosamente al centro dell’area di rigore. Due errori che rischiano di pesare come macigni nell’economia del match.
– 58′ SANCHEZ 7 – Per sbloccare la partita e cambiare le sorti del match, Conte si affida a lui. Il cileno ripaga la fiducia, portando sicuramente dinamismo e rapidità all’attacco nerazzurro, riuscendo anche a conquistare il calcio di rigore trasformato da Lukaku per lo 0-2. Decisamente un Sanchez con un altro piglio rispetto a quello moscio e deludente ammirato in settimana in Coppa Italia contro la Fiorentina.