Roma-Inter, Spalletti in conferenza: “Svantaggiati? Quelli che alleno sono sempre i più forti”
Alla vigilia del big-match tra nerazzurri e giallorossi, Luciano Spalletti parla ai giornalisti presenti in sala stampaDomani alle ore 20:45 l’Inter sfiderà la Roma allo Stadio Olimpico per la seconda gara del campionato di Serie A. Le compagini hanno entrambe iniziato bene questa nuova stagione, portando a casa i tre punti, rispettivamente contro Fiorentina e Atalanta. Luciano Spalletti presenta il big match in conferenza stampa. Ecco le sue parole ai giornalisti presenti in sala stampa.
RITORNO ALL’OLIMPICO – “Roma non mi è indifferente. Una città e dei giocatori a cui voglio bene. Io ci vado con tutto l’entusiasmo del mondo, poi loro possono accogliermi come vogliono. E se incontro Francesco (Totti, ndr) sarò ben felice di salutarlo”.
LA PARTITA – “Abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti. Queste sono le partite che misureranno il nostro campionato”.
MERCATO – “Io stimo tutti i miei giocatori e sono contento di lavorare con questo gruppo. Probabilmente se fossimo stati un pochino più ordinati all’inizio del calciomercato, seguendo soltanto le strade più sicure, adesso avremmo una rosa più completa. Di certo non è facile e io sono orgoglioso di aver lavorato assieme alla società in tutte le situazioni che si sono venute a creare“.
ESSERE SQUADRA – “Si va a Roma a sfidare una squadra forte. Ma se tu sei una squadra organizzata, forte, allora nel calcio non esistono trasferte. Se vogliamo andare avanti in questo campionato, dobbiamo ragionare in questo modo. Nel calcio ci sono occasioni che capitano una sola volta, per questo il match contro la Roma è fondamentale per noi”.
INTER SVANTAGGIATA? –“So che in questa partita ho a disposizione le mie stelle, qualcuna da rispolverare, ma metteremo in mostra il nostro talento. Il calcio d’estate non conta nulla, ma tutti hanno visto quanto si sia fatto bene. Dal mio punto di vista, quelli che alleno sono i più forti. Gli avversari, per me, non sono mai i più forti”.
TOTTI – “Mi auguro che lui ora faccia quello che voleva fare. Lui può pensare e dire quello che vuole, io ho il mio comportamento e i miei sentimenti di amore da distribuire: e a lui ne ho dato un bel pezzo. Non ho problemi di nessun genere con lui e sono tranquillissimo di andarlo ad incontrare. Falso nueve? Adesso alleno l’Inter e qui ho un “vero nueve” che mi dà tante soddisfazioni e mi riempie tutti gli spazi di pensiero. A Roma ho avuto Francesco ma anche tanti altri giocatori forti, la Roma ha un motore forte, ci sono Manolas, Nainggolan, Dzeko, Perotti, De Rossi, Alisson che ha giocato poco ma sarà uno splendido numero uno. Vorrei rivedere in campo da avversario Alessandro Florenzi, che è di una qualità estrema. Poi c’è Emerson Palmieri che per tutti doveva essere quello che parcheggiava le macchine e ora è nel giro della Nazionale italiana”.
ERRORI FIORENTINA –“Non voglio rivedere quella mezz’ora in cui abbiamo abbassato la nostra qualità. Dobbiamo essere una squadra che ha facilità di cadenza di palleggio e di comportamento, che alza la linea difensiva e che si abbassa con gli attaccanti per fare reparto quando la palla è nella nostra area di rigore”.
STELLE DA RISPOLVERARE – “Il discorso è in generale. Non voglio creare difficoltà psicologiche dicendovi i vari nomi. Icardi e Perisic, per esempio, sono partiti subito fortissimo. Mentre qualcuno deve ancora migliorare. Dobbiamo migliorare nell’essere squadra. Se l’attaccante aspetta in area vuol dire che gli altri abbiano caratteristiche superiori agli avversari, ma non funziona così nel calcio moderno.”.
FIDUCIA NEI DIRETTORI SPORTIVI – “Domani si gioca a Roma, io non mi metto oggi a fare polemiche coi miei direttori. Qui tutti hanno un ruolo ben definito. Io ho chiesto dei giocatori e tutti quelli che ho chiesto sono arrivati. Dalbert, Vecino, Borja Valero, sono tutti qui ora. Siamo stati costretti a sterzare per quanto riguarda Kondogbia, perché all’inizio cercavamo di trattenerlo. Oggi abbiamo Cancelo, che è un giocatore forte, uno da Inter. Poi, come si sa, ci sono dei paletti e il buon senso che nel calcio bisogna usare. Non siamo dentro le regole del mercato. Con questa squadra riusciremo a creare un gruppo forte che possa soddisfare le nostre ambizioni”.
DALBERT E CANCELO – “Stiamo lavorando sul modo di stare in campo. Loro sono due calciatori molto offensivi che, per la nostra idea, vanno bene. Però nel contempo c’è da alternare questa caratteristica, bisogna conoscere i tempi difensivi. C’è da fare qualche passo in avanti in questo. Poi a briglia sciolta sono due cavallini che arrivano oltre quelle che sono le possibilità che credi che abbiano. Cancelo anche dietro, anzi, lui è più attratto da questa posizione, perché non essendo uno palle girate all’avversario, ha bisogno dello spazio davanti e se parte da dietro è più facilitato ad esprimere le sue qualità, ma c’è anche una fase difensiva da fare, uno dà più in un senso, uno un po’ meno. Sono sicuramente due professionisti da Inter”.
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