Spalletti in conferenza: “Napoli spot per il calcio. Fortunato? Lo sono anche più di quanto pensiate”
Il tecnico nerazzurro incontra i giornalisti alla vigilia della gara con il Napoli capolista22 punti in 8 partite e un derby vinto già in cassaforte. Così l’Inter di Luciano Spalletti è attesa alla dura sfida del San Paolo contro la prima della classe, il Napoli di Maurizio Sarri, ancora a punteggio pieno. Nella conferenza stampa prepartita il tecnico nerazzurro ha introdotto il big match della nona giornata:
“Quando vai a giocare partite belle così non ci sono scorciatoie, devi essere bravo e basta. Adesso ci siamo dentro, bisogna cercare di prendere valore e diventare di livello alto. Limitare il possesso palla del Napoli è difficile, loro se lo impongono e ne hanno già la mentalità; c’è una strada soltanto, quella di riuscire a aumentare il nostro; dobbiamo riuscire a recuperare i palloni, quello è un dettaglio importante anche a livello di mentalità. Non so se questa sfida arriva al momento giusto, però noi ci arriviamo con le nostre sicurezze, che sono state acquisite, e lo dimostrano anche i particolari poco importanti. Vogliamo andare a Napoli per giocare“.
ESAME – “I nostri giocatori hanno già conseguito esami, perché se siamo a questo punto qui vuol dire che abbiamo già studiato molto, quindi siamo pronti e preparati per questo ulteriore confronto; non sarà un confronto facile”.
FORTUNA – “Io sono uno che ha sicuramente il vento a favore perché ho fatto la vita vestendomi da figlio di Ilva e di Carlo e ho visto quello che è successo. Al di là dei pali ho più fortuna di quel che si è visto fino a adesso. Dall’altra settimana abbiamo anche la benedizione di Monsignor Misto Luigi; state attento a lui perché è un difensore eccezionale contro le gufate”.
MORATTI E LO SCUDETTO – “Moratti ha usato il termine giusto, ha detto lasciateci sognare. Ci ha fatto piacere vederlo a fine partita con quei colossi di calciatori che lo hanno accompagnato. Vederli contenti al nostro fianco dà un valore importante al nostro lavoro”.
NAPOLI – “Il Napoli è uno spot per il calcio in generale. Sarà difficilissimo reprimerli e limitarli, perché hanno una qualità di comandare il gioco incredibile. In alcuni momenti rasentano la perfezione, anche in certe partite che non hanno vinto. A prescindere dal risultato non c’è mai stata una partita in cui hanno perso meritatamente. Loro meritano, per l’atteggiamento che hanno, di avere tutti i consensi che hanno. Sarri, se avesse continuato a lavorare in banca, oggi sarebbe ministro dell’economia, sa trovare soluzioni con una velocità impressionante. Se si vuole stare in cima bisogna essere bravi, non c’è una sola mossa che può determinare l’andamento della partita. Bisogna sfidarli con la convinzione di poter avere la meglio in molte delle fasi di gioco; su questo aspetto non ci possiamo tirare indietro, dobbiamo cercare di creargli può di un problema, e noi le qualità per creare problemi le abbiamo”.
EQUILIBRIO E ARTE – “Bisogna recuperare la palla, ma poi se la recuperi mentre siamo troppo bassi loro ti asfissiano col pressing. Ci vuole equilibrio e ci vuole arte, e l’arte si acquisisce man mano col lavoro che facciamo. Ai miei calciatori posso raccontare poche cose: l’atteggiamento dopo il 2-2 nel derby dimostra cosa hanno nella testa e nel cuore. Loro vogliono imbottire la squadra di interismo e il fatto che abbiano avuto la determinazione di vincere anche dopo il secondo gol la dice lunga, è una storia che parte dai piedi e arriva alla testa passando sicuramente dal cuore. Non sono i ‘miei ragazzi’ sono calciatori professionisti”.
DERBY – “La prestazione del derby è una di quelle in cui c’è tutto, i momenti in cui abbiamo sofferto e dove ci siamo difesi, anche se lo abbiamo fatto sempre con discreto ordine. Hanno avuto occasioni e noi siamo stati troppo disponibili a subire, cosa che in altre partite non abbiamo fatto”.
RIVALI – “Un caso se Inter e Napoli, prime due, hanno usato quasi sempre gli stessi uomini? L’Inter ha lavorato bene per quelle che sono le scelte che ha fatto, mentre il Napoli lavora da tre anni sullo stesso telaio. Noi siamo stati bravi a saper cogliere i momenti giusti, mentre il Napoli fa calcio ad altissimi livelli da diversi anni e manda in giro per l’Europa uno spot per il calcio italiano. Non dimentichiamoci però del resto, perché altrimenti si commetterebbe un errore grave: il problema del Napoli è arrivare avanti alla Juventus ed è una cosa difficilissima; inoltre anche la Roma è una squadra fortissima, che conosco molto bene, che ha venduto qualche calciatore ma ne ha anche comprati altrettanti. La Lazio è dentro, non si riesce a mettere dietro le spalle: è dentro per mentalità, per gioco acquisito, per telaio imposto da Inzaghi, per struttura fisica di squadra, per capacità che Peruzzi riesce a infondere da grande ex calciatore, e anche loro riescono a fare risultati importanti. Sul Milan mi fido di Montella e se lui dice che la squadra ha le qualità di rientrare nel giro significa che può farlo. Dovremmo riuscire a lottare con tutte queste squadre”.
CHAMPIONS – “Ho visto Manchester City-Napoli e non ho trovato nulla di nuovo sul Napoli. Ho provato a leggere con più curiosità il City, perché lo conosco di meno e perché Guardiola è molto bravo a trovare nuove soluzioni tattiche, anche se il Napoli ha saputo prendere le misure e a un certo punto poteva anche pareggiare la partita, è stato sempre lo stesso per 90 minuti, con la stessa mentalità e la stessa forza d’urto. Anche la Roma ha fatto una grande partita col Chelsea, sono squadre forti oltre a essere allenate bene. Stimoli? Spero che non servi guardare una partita per trovare uno stimolo, bisogna averlo già dentro”.
ICARDI – “Bisogna ragionare con equilibrio: Icardi e la squadra vanno sempre nella stessa direzione, a prescindere dal fatto che faccia gol o meno”.
MOMENTI DELLE DUE SQUADRE – “Quanto peso ha la panchina lunga? In questo momento nessuno, anche perché loro hanno giocato una partita infrasettimanale. Noi non siamo tantissimi ma siamo perfetti per come siamo stati costruiti. Nell’Inter non lavorano sprovveduti, abbiamo fatto il possibile affinché non ci siano rimorsi e limitazioni di nessun genere. Quando saremo ridotti a essere 14 calciatori potremmo comunque lottare per vincere la partita. Sono convinto che se chiedo a Santon di fare il centrocampista lui farebbe il centrocampista. Siamo nelle condizioni di giocare ad armi pari“.
AUTOSTIMA – “Oltre ai calciatori siamo in tanti a lavorare, abbiamo un dietro le quinte formoso e completo di tutto, non ci sono scappatoie o spifferi in cui qualcuno può inserirsi. Lavoriamo tutti insieme, siamo una società forte, anche io posso contare su collaboratori importanti che mi consigliano molto bene”.
BELLEZZA CONTRO PRAGMATISMO – “Sono d’accordo, loro sono belli ma anche concreti, hanno dato molte emozioni al loro pubblico. Noi però ci stiamo attrezzando, io vedo le cose che migliorano di volta in volta, da una partita all’altra ci potrebbe essere anche il piccolo passo fatto in avanti che ci permette di ridurre il gap, perché poi le differenze ci sono, in quanto loro sono tre anni che lavorano verso un obiettivo, mentre noi soltanto da poco. Vogliamo giocare partite belle, che ci diano emozioni, e questa è una di quelle”.
SEGUI LIVE LA CONFERENZA STAMPA – PREMI F5 PER AGGIORNARE
TUTTI I NUMERI DI NAPOLI – INTER