Spalletti: “Vogliamo reagire per ripagare i tifosi. I cross di Candreva? Colpa mia. Joao Mario…”
Le parole del tecnico nerazzurro in vista della sfida contro il GenoaLuciano Spalletti, allenatore dell’Inter, parlerà in conferenza stampa della sfida contro il Genoa di domani, 24 settembre 2017 alle ore 15.00 allo stadio Meazza. Seguila LIVE su passioneinter.com.
Il tecnico si è soffermato ai microfoni di Inter Channel: “Vogliamo reagire alla sfida, anche se ho visto delle cose fatte bene. Voglio una risposta coerente con quello che ci siamo sempre detti. Vogliamo che la gente che sta con noi sia convinta di voler lasciare il segno. Il nostro pubblico si è accorto della buona fede. Abbiamo stuzzicato la curiosità del darci fiducia. Noi giochiamo per vincere in tutte le partite. Non dobbiamo essere inferiori a nessuno. Poi ci sono anche gli avversari e valuteremo l’analisi della partita. Tradotto non vuol dire che dobbiamo vincere lo scudetto, ma che dobbiamo vincere le partite. La squadra deve essere pronta, a Bologna nel primo tempo siamo andati piano, nel secondo abbiamo fatto meglio. Dobbiamo mantenere un equilibrio. Il cervello deve essere sempre accesso per reagire“.
REAZIONE A BOLOGNA – Non siamo contenti del risultato, ma la reazione è quella che conta. Ringraziamo i tifosi e vogliamo ripagare la loro fiducia. Conoscendo i calciatori li ho guardati bene e sono i primi ad essere stati dispiaciuti. Nel dispiacere c’è la reazione a metterci qualcosa in più per dare qualcosa in più. Hanno degli stimoli e il pubblico ha capito il nostro dispiacere. Questo crea stimoli per fare una buona reazione e dobbiamo fare qualcosa di diverso.
SQUADRA – I calciatori che devono far ricordare questa stagione sono questi, non quelli che ci porterà la Befana. Mi fido di questi calciatori e lo dirò fino all’ultimo giorno in cui sarò qui. Non modifico niente in base a una giocata o ad un numero. Fra 1 e 2 ci sono centinaia di numeri e attraverso questi si mettono in mostra tante cose. Se voglio posso ribaltare quello che dicono i numeri. Nei numeri devi poi trovare la causa per cui non abbiamo vinto la partita. Noi dobbiamo costruire una squadra e una strada, dobbiamo lasciare una nostra traccia. Il Napoli ha lasciato una traccia del suo percorso, è apprezzato in una piazza esigente, così come lo è Sarri, nonostante non abbia vinto qualcosa di importante. Questi calciatori me li sono scelti e sono contento che il mercato fosse finito e che non ci fossero continue interpretazioni sulla rosa. Ora continuo per la mia strada. La partita di Bologna va rivista, ci vuole fantasia in area avversaria, ma nel secondo tempo abbiamo fatto la partita, anche se eravamo stanchi e volevamo recuperare il risultato.
FORMAZIONE – Vi aiuterei con la formazione perché capisco che è il vostro lavoro. Anche se io fino a stasera devo capire bene chi far giocare. A me non piaceva quando leggevo che non avrei giocato, anche se poi le cose cambiavano. Tra Ranocchia, Brozovic e Eder credo che uno giochi.
EDER E JOAO MARIO – E’ attento, accetta di partire dalla panchina e credo che sia casuale che quando entra fa bene, come Joao Mario. Noi il giorno dopo facciamo una partita per compensare chi è rimasto fuori. In modo di trovarci alla pari e Joao Mario voleva subito mettersi in mostra.
PERCORSO – Stiamo costruendo il nostro percorso. Questa squadra ha fatto benino, nonostante il mezzo passo falso di martedì. Dobbiamo ambire a far meglio, non crediamo di essere superiori a tutti, ma non vogliamo essere inferiori a nessuno. La partita di martedì è un rammarico.
ATTACCANTI – Devono avere un po’ di malizia. Le qualità per diventare calciatori da Inter ce l’hanno tutti. Karamoh se c’è bisogno lo facciamo giocare, vale lo stesso per Pinamonti. Sono sostituzioni per una prima punta, se lo metto a giocare da un’altra parte, avrà maggiore difficoltà. Prima si comincia, prima possono fare bene.
CANDREVA – Critica a Candreva? E’ stata colpa mia, perché gli ho chiesto io di tirarli lì. Anche chi ha un piede buono come lui non è detto che deve avere sempre successo. La sua qualità è superiore a quelle che sono le mie conoscenze e le mie sicurezze. Non è stanco perché non influenza su questo, i calciatori come lui non calciano la palla, perché il piede fa tutto da solo.
RISULTATI – Obbligo 6 punti? L’obbligo è quello di fare una prestazione, di fare la partita, di prendere campo, di scappare ogni volta che c’è palla libera, di mantenere l’equilibrio, di avere tre giocatori che attaccano l’area piccola, che Icardi sia sempre lì. Stiamo costruendo una squadra per avere il consenso dei nnostri tifosi. E’ bello vedere 50 mila tifosi, ma ora ci tocca andare allo step successivo. Questa squadra mi stimola fiducia. Ora dobbiamo meritarci la forte presenza dei tifosi e la loro voglia di combattere al nostro fianco. Dobbiamo anche assorbirla.
TREQUARTISTA – I miei son quasi tutti centrocampisti, non c’è il trequartista che va sempre a prendere palla. E’ sempre lo stesso discorso, vai te, torna l’altro. Il minutaggio di possesso palla e la zona in cui l’abbiamo fatto è la cosa che più mi interessa. Non dobbiamo perdere palloni banali, quando la palla viaggia con la forza giusta ha un suono differente. Se la palla la tengo di più, ho più possibilità di ricercare le qualità di uno come Joao Mario. Dobbiamo giocare di più con la palla, invece che dover rincorrere gli avversari per recuperarla. Dobbiamo essere attenti a gestirla.
IL TOP PLAYER DELL’INTER E’ SPALLETTI