Zanetti: “La Juve non è il nostro esempio. Ringrazio Suning per l’opportunità, cresceremo ancora”
Queste le parole del vice presidente dell'Inter Javier Zanetti che ha parlato di de Boer, Suning e JuventusIntervenuto durante la trasmissione di Radio 1, Radio Anch’io Sport, il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti ha risposto così alle domande sull’Inter:
D. Sta imparando il cinese?
Piano piano, è una lingua complicata (ride, ndr).
D. C’è un bel clima all’Inter, ce lo conferma?
Sì, Suning è un gruppo serio e c’è voglia di fare un grande lavoro per portare l’Inter sempre più in alto.
D. L’Inter è ancora un cantiere ma nonostante le critiche a de Boer ci sono i presupposti per far bene?
Normale per Frank trovare qualche difficoltà all’inizio ma sta facendo un lavoro ottimo, la squadra cresce ogni giorno di più.
D. De Boer ha dimostrato anche grinta come con Kondogbia…
Ieri ha capito che doveva cambiare perché la squadra aveva bisogno di altro e ha cambiato ma non significa che Kondo debba essere bocciato.
D. Ti piacerebbe diventare presidente come Facchetti?
Io sto facendo il mio percorso e ringrazio la proprietà per la fiducia nei miei confronti; sono sempre più coinvolto nelle cose importanti del club e sono felice di quello che faccio. Mi auguro che l’Inter possa ambire a grandi traguardi.
D. De Boer avrà spazio per chiedere qualche cambio per costruire la sua squadra?
Senz’altro. Con Frank c’è grande collaborazione, valuteremo come intervenire per rinforzare questa squadra che reputo comunque interessante.
D. Perché in queste prime partite l’Inter passa sempre in svantaggio?
Io la vedo positivamente, ha dato ai ragazzi la forza per reagire. Ma la squadra sta crescendo e migliorerà anche sotto questo aspetto.
D. Ritiene che questa squadra sia tecnicamente la più forte dopo quella di Mourinho?
Banega, Candreva e Joao Mario hanno alzato il tasso tecnico della squadra; hanno tanto da dare e mi auguro che alla fine del campionato si possa lottare per traguardi importanti.
D. Domani Totti compie 40 anni, come si fa a giocare a quell’età?
Ci vuole passione, quella ci rende protagonisti e ci fa dare sempre il massimo. Il senso di appartenenza che ha è fondamentale e deve essere un esempio anche per i più giovani. Gli mando i miei auguri e gli auguro di continuare a dimostrare il suo valore ancora per qualche anno.
D. Ora Europa League e poi Roma. Quali sono le priorità?
Dobbiamo onorare questa competizione europea. Dobbiamo riscattare la sconfitta in casa e dopo questa partita con lo Sparta ci concentreremo sulla Roma.
D. Brozovic è definitivamente fuori?
Su Brozo è stata presa una decisione in sintonia con tutti e sta dimostrando di volersi mettere ancora a disposizione, quando sarà opportuno tornerà.
D. Suning ci ha dato l’idea di grande progettualità, su cosa state lavorando?
Su molte cose: un nuovo stadio, una nuova struttura per le giovanili, Inter Campus… Ci auguriamo di poter fare tutti gli interventi che servono per mantenere la società al top. Ci sarà grande attenzione ai giovani perché i risultati del nostro vivaio sono straordinari e vogliamo regalar loro il sogno di esordire con la maglia nerazzurra.
D. Avete chiesto a Suning se conoscono i cinesi del Milan?
Non ne abbiamo parlato, non sappiamo quale sarà il futuro del Milan.
D. L’arrivo di de Boer ha portato un allenatore o un manager?
Fa parte di un gruppo di lavoro che si confronta e decide, le decisioni non le prende solo l’allenatore.
D. La Juve rappresenta un esempio dal punto di vista organizzativo?
No, siamo due società completamente diverse.
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