Ljajic si presenta: “Felice di essere all’Inter. Jovetic come un fratello”
Giornata di presentazioni in casa Inter. I due neo acquisti Adem Ljajic ed Ivan Perisic, infatti, si sono presentati ufficialmente alla stampa e a tutto il popolo nerazzurro. Queste le dichiarazioni dell’attaccante ex Roma: Come ti aspetti il primo derby? “Non ho ancora pensato a questa partita. Sono arrivato due giorni fa e c’erano tante cose […]Giornata di presentazioni in casa Inter. I due neo acquisti Adem Ljajic ed Ivan Perisic, infatti, si sono presentati ufficialmente alla stampa e a tutto il popolo nerazzurro. Queste le dichiarazioni dell’attaccante ex Roma:
Come ti aspetti il primo derby?
“Non ho ancora pensato a questa partita. Sono arrivato due giorni fa e c’erano tante cose da fare, da oggi comincerò a pensarci. È una partita speciale per noi e per i nostri tifosi ed un derby importante non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. Daremo tutto in campo”.
Non hai avuto dubbi sull’Inter anche se è arrivata durante l’ultimo giorno di mercato
“Si parlava di Inter anche prima ma tutto si è chiuso nell’ultimi giorni. Sono molto felice di essere qui e giocare con la maglia dell’Inter perché posso crescere molto ed è molto bello per me”.
È stato difficile lasciare la Roma?
“Sì soprattutto all’inizio ma quando poi ho deciso di venire qua e quando ho parlato con il mister non ho avuto dubbi e tutto è andato per il meglio”.
Inter piazza giusta per il salto di qualità? Che effetto ti fa ritrovare Mihajlovic?
“Sicuramente questa è una piazza diversa da Roma che è molto difficile, ma comunque mi sono trovato molto bene. Qui non conosco la città e l’ambiente, ma tra qualche settimana lo conoscerò meglio. Sarà bello ritrovare Mihajlovic perché è stato molto importante per me ed è stato lui a darmi la possibilità di giocare titolare. È sempre bello incontrarlo”.
L’Inter ha raggiunto la Juventus e quindi lottare per lo scudetto?
“Penso che la Juve ha qualcosa in più degli altri perché hanno vinto gli ultimi 4 campionati e perché giocano da tanto tempo insieme. Dobbiamo giocare partita per partita e pensare a fare bene”.
Quanto sei cresciuto in Italia? Qual è la cosa più utile che hai imparato dal calcio italiano?
“Sono qui da cinque anni e mezzo e ogni anno mi sento meglio. imparo sempre cose nuove. Quando sono arrivato ero giovane e facevo anche qualche casino. Adesso sono maturato, ho 23 anni ed ho imparato tanto anche da chi giocava accanto a me”.
Che regalo hai fatto a Dodo per il numero di maglia?
“Prima avevo parlato con Stankovic per chiedere i numeri liberi ed ho deciso di prendere il numero 20. Poi Dodo voleva cambiare il suo ed ho preso subito la 22 perché ho sempre avuto questo numero e significa molto per me”.
Qui ritrovi Jovetic, ti aiuta questo?
“Conosco bene Jovetic e credo sia uno dei migliori con cui ho giocato. A Firenze abbiamo fatto tante cose belle insieme, soprattutto nell’ultimo anno con Montella. Per me è molto bene giocare con lui. Lo considero come un fratello ed è bello ritrovarlo”.
Che Milan ti aspetti nel derby?
“Conoscendo Mihajlovic loro faranno un bel campionato. Hanno comprato tanti giocatori nuovi e sono una squadra forte. La loro più grande cosa è avere un allenatore così in panchina. Penso che in questo momento non stanno giocando bene ma che comunque sono una squadra pericolosa e che possono metterci in difficoltà. Dovremmo stare attenti”.
Dove preferisci giocare?
“A me piace giocare trequartista o dietro la punta, ma per me è indifferente giocare a sinistra o a destra. Non ho problemi in questo senso”.
Giocherai all’Inter anche alla fine del prestito?
“Speriamo, darò tutto”.
Hai rifiutato tante offerte per aspettare l’Inter…
“Rispetto le altre squadre che mi volevano, ma volevo rimanere in Italia e per questo ho rifiutato le altre proposte. Quando il mio procuratore mi ha parlato dell’Inter ho dato subito la mia disponibilità”.
Dove collochi l’Inter nella corsa finale? Dopo la Roma o insieme alla Roma?
“Ho detto che la Juve ha qualcosa in più, ma non ho detto che Roma o Inter non ho possono vincere lo scudetto. Ci sono anche altre squadre che possono lottare per lo scudetto. Sono stato molto bene a Roma e ringrazio tutti per i due anni che sono stato là, sono un gruppo fantastico e possono lottare fino alla fine come noi, come il Milan e come altre squadre”.