L’osservatore Casiraghi: “Lucas e Juan sono forti. Su Pato e Balotelli…”
Pierluigi Casiraghi, osservatore capo dell’Inter e uno dei migliori nel suo ruolo, intervistato dal Corriere dello Sport spiega il suo lavoro: ?In tanti, oggi, si avvalgono della televisione o delle relazioni degli altri osservatori. Noi invece preferivamo andare sul luogo, per osservare da vicino. Se il ragazzo convinceva passavamo alla fase della contrattazione. Branca e Ausilio sono due ottimi dirigenti, molto veloci. Con loro c’è feeling?. JUAN E LUCAS: ?Il primo l’ho seguito in Perù al Sudamericano Under 20 e in estate nel Mondiale colombiano. E? bravo, ha un bel fisico e un bel piede sinistro. Lucas lo vidi, all’età di 16 anni, si chiamava Marcelinho e non mi piacque da centrocampista centrale. Mentre oggi, sulle ali, è davvero bravo?. GLI EX NERAZZURRI: ?La storia più bella è quella di Biabiany. Ero in Francia per vedere Belaid, ma la partita della sua squadra venne spostata dal mattino al pomeriggio. Mi fermai nella periferia parigina, su un campo in terra battuta, e vidi questo ragazzo con un?accelerazione incredibile. Lo prendemmo a 15mila euro. Martins alla Reggiana segnava tanti gol. Gli altri dirigenti dicevano ?corre più della palla, non va bene?. Noi lo prendemmo. Avevamo ragione. Balotelli al Lumezzane vinceva le partite da solo, ma era difficile da gestire. Ausilio fu bravo a scommetterci?. RIMPIANTO PATO: ?Ero andato a vedere un difensore, Sidney, ora al Besiktas. Poi mi presentarono questo ragazzo chiamato Alexandre. Lo vidi in allenamento ed era un fenomeno. Per poterlo acquistare dovevamo prendere anche un altro giocatore del procuratore Gilmar Veloz, ovvero Emerson. I costi erano alti (35 milioni). Poi avevamo già in casa Balotelli?.