Lucarelli: “Mi sarebbe piaciuto assomigliare ad Icardi. Il centrocampo dell’Inter? Grande qualità, ma…”
L'ex centravanti del Livorno condanna la scelta di nominare la moglie come agenteSe le dichiarazioni di Beppe Marotta alla vigilia della prima settimana di ritiro a Lugano dell’Inter avevano anticipato quello che sarebbe stato il futuro di Mauro Icardi e Radja Nainggolan, l’esclusione dalle sedute tattiche per entrambi ad opera di Antonio Conte ha dato dimostrazione pratica alle parole del dirigente varesino. Sia l’argentino che il belga sono fuori dal progetto tecnico e, in attesa che arrivi l’offerta giusto all’indirizzo del club interista, continueranno a rimanere ai margini del gruppo per buona parte delle esercitazioni col pallone. Del caos nato lo scorso febbraio con l’ex capitano, ha parlato – tra le altre cose – Cristiano Lucarelli.
Ecco le parole dell’ex attaccante ai microfoni di Radio Sportiva: “Mi sarebbe piaciuto assomigliare ad Icardi ma io avevo caratteristiche diverse: partecipavo un po’ di più alla manovra ed ero più abile a fare sponde per gli inserimenti dei compagni quando si doveva saltare il centrocampo. San Siro è il simbolo del calcio in Italia, ma dobbiamo uscire da questo concetto, perché in Inghilterra sono stati abbattuti stadi storici come Wembley e Highbury. Oggi per una società diventa indispensabile avere uno stadio di proprietà. Il problema di Icardi parte da monte, perché nel momento in cui vado a nominare mia moglie come agente so già che vado a crearmi dei problemi. Il nuovo centrocampo dell’Inter? Sicuramente è di grande qualità, ma non strutturato dal punto di vista fisico. L’indirizzo, però, è chiaro: avere un reparto di qualità”.
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