Cinque cose che abbiamo imparato da Lugano-Inter 1-4
L'Inter 2.0 di Inzaghi è partita già con le idee chiareL’Inter si è portata a casa la prima amichevole stagionale battendo il Lugano 4-1. É stato un buon test della squadra di Inzaghi che ha già mostrato diverse novità importanti. Abbiamo raccolto tutti i primi cinque “segnali” in vista della prossima stagione.
1) LUKAKU NON É DZEKO
Certo, lo sapevamo già che le caratteristiche di Romelu Lukaku sono completamente diverse da quelle di Dzeko ma ieri ne abbiamo avuto la prova tangibile. L’intesa che c’è tra Lautaro e Lukaku non è nemmeno comparabile a quella con Dzeko ma, soprattutto, c’è un’opzione tattica che ieri l’Inter ha usato molto: la palla lunga. Avere Big Rom in attacco ti permette anche l’utilizzo di palloni lunghi che il belga poi raccoglierà, ma non solo.
Quando Inzaghi è passato al 3-4-1-2, con Correa trequartista, i movimenti di Lukaku hanno creato spazi aperti in cui si è infilato alla grande Correa: da lì nasce proprio il gol del 4-0 di Lautaro, dopo un lancio preciso con i piedi di André Onana.
2) ASLLANI NON SARÀ UNA COMPARSA
Il giovane centrocampista è stato tra i migliori in campo, se non il migliore. Ha occupato la stessa identica posizione di Brozovic, con più o meno gli stessi compiti tattici. Asllani si è talmente immedesimato in Brozo che ha pure fatto il coccodrillo
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A stupire, però, è stata soprattutto la qualità messa in campo che, insieme a una grande personalità, ci fanno dire che Asllani non sarà una comparsa quest’anno. Cosa che ha sottolineato lo stesso Inzaghi a fine gara: “Kristjan sarà un valore aggiunto per noi.”
3) IL 3-4-1-2 É UN’OPZIONE SERIA
Primo tempo con il 3-5-2 e Mkhitaryan posizionato da mezz’ala destra. Secondo tempo con il 3-4-1-2 e Correa posizionato da trequartista. Due Inter diverse a Lugano ma con la stessa efficacia. Il modulo con il trequartista è un’opzione da tenere in considerazione seriamente, potrebbe essere la chiave per valorizzare (più dell’anno scorso) il Tucu Correa.
4) VALENTIN CARBONI SA TIRARE
Ha avuto solo un paio di minuti per mettersi in mostra, ci è riuscito ugualmente. L’elemento forse più chiacchierato della Primavera nerazzurra, Valentin Carboni, ha tirato una vera e proprio bomba dalla distanza che ha sfiorato la rete. Fosse stato gol, i paragoni con Adriano contro il Real Madrid si sarebbero sprecati.
5) D’AMBROSIO NON PASSA MAI DI MODA
Chiudiamo così. Con Danilone che segna la prima rete stagionale. (E chi se non lui?)