Luisito Suarez: “Se dovesse andare male anche sabato, non so come andrà a finire”
L'ex bandiera dell'Inter parla della difficile trasferta di Bologna, tra preoccupazione presente e nostalgia dei tempi gloriosiUna sconfitta maturata dopo una pessima partita con il Sassuolo. Un pareggio, dopo un primo tempo chiuso su un doppio vantaggio, con il Torino. Prestazioni di certo non all’altezza del grande precampionato estivo. Questa è l’idea che emerge dopo le prime due giornate dell’Inter. In molti sono delusi dall’avvio dei nerazzurri. Tra questi anche una gloriosa bandiera della Grande Inter, Luisito Suarez.
Intervistato dal Resto del Carlino analizza, tra preoccupazione e nostalgia, la trasferta di Bologna. Uno snodo fondamentale la partita al Dall’Ara, per le ambizioni dei nerazzurri: “Onestamente sono un po’ preoccupato, perché se l’Inter dovesse perdere anche contro il Bologna, il distacco da chi punta allo Scudetto si farebbe quasi incolmabile dopo tre sole giornate”. Anche l’ex calciatore spagnolo si mostra sorpreso dopo la partenza arrancata: ” Beh, nessuno si aspettava che la squadra di Spalletti iniziasse così. Se dovesse andare male anche sabato, non so come andrà a finire”.
Torna inoltre ai tempi del 64. Gli anni in cui l’Architetto domina la scena insieme al grande Herrera, con cui esce sconfitto contro lo stesso Bologna: “Erano anni di bellissime lotte, tante. Quel Bologna dava filo da torcere a tutti, ed era pieno di grandi amici. Nonostante le tante battaglie in campo, con i vari Pascutti, Janich, Perani, Fogli, Haller, con Nielsen che poi venne all’Inter, c’era un bel rapporto di amicizia fuori dal campo”. Si concentra poi su una delle più gloriose bandiere rossoblù, Giacomo Bulgarelli: ” L’ultima volta che sono tornato a Bologna era per un evento che ricordava Giacomo, lui era veramente l’emblema di quella squadra. Per come giocava, ma soprattutto per il modo in cui si comportava anche fuori dal campo”
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