Inter News

Lukaku scalda i motori in amichevole, pronto per il Napoli

Inter-Napoli sarà, almeno in Serie A, la partita spartiacque per i nerazzurri. L’unico risultato possibile per tenere aperte le speranze Scudetto infatti è la vittoria. E proprio per questo Lukaku vuole essere al top per la ripresa del campionato del 4 gennaio. Per avere il miglior Romelu, l‘Inter ha preparato minuziosamente, proprio insieme all’attaccante, il piano di recupero per “rodarlo” nelle prossime amichevoli.

Romelu Lukaku (@Getty Images)

La tabella di marcia finora è stata rispettata, con il lavoro con il gruppo supportato poi a fine allenamento da una seduta extra per tornare al top. Tuttavia l’Inter sa quanto ha inciso nella prima parte di campionato la sua assenza, perciò non vuole forzare eccessivamente la mano. Proprio per questo con il Betis, sabato, potrebbe non essere convocato. Non per problemi fisici, ma semplicemente per rimanere ad Appiano e proseguire il lavoro personalizzato per tornare in forma. Qualora venisse portato a Siviglia, giocherebbe, secondo La Gazzetta dello Sport, al massimo un tempo, forse meno.

L’obbiettivo è quello poi di vederlo in campo sicuramente negli ultimi due test pre ripresa, contro Reggina e Sassuolo, aumentando gradualmente il minutaggio, passando da un tempo a un’ora o anche più. Per provare poi a tornare Re di Milano nella notte più importante, quella contro il Napoli.

L’OPINIONE DI PASSIONE INTER

Lukaku sta molto meglio rispetto a qualche settimana fa e non vede l’ora di giocare. L’importante è non fare il passo più lungo della gamba. Big Rom è un diesel che va coccolato e tenuto al caldo, specie dopo l’inattività nella prima parte di stagione. L’Inter sa che tutte le sue speranze di rimonta in stagione passano dal belga. Una volta che riesce a “lanciarsi”, non si ferma più. E i suoi goal ed il suo strapotere fisico possono ancora fare la differenza in Italia. Il 4 gennaio parte una seconda stagione “sprint” e Lukaku vuole essere protagonista. Con molta cautela però: un’altra ricaduta sarebbe disastrosa.

 

Pietro Magnani