Perché l’assenza di Lukaku sta pesando molto per l’INTER (anche secondo i dati)
Quanto pesa davvero l'assenza di Lukaku all'Inter?Tra tutte le problematiche sono state sottolineate in questo periodo no dell’Inter, ce n’è una che forse è stata poco enfatizzata: parliamo dell’assenza di Lukaku. Il belga, causa infortunio, non si vede in campo da Lazio-Inter che aveva già suonato il campanello d’allarme per la truppa di Inzaghi.
Ma, dopo un’analisi dei dati, ci è venuta spontanea una domanda: è stata sottovaluta l’assenza di Lukaku? Non vogliamo dire che sia la causa principale del tunnel in cui si è infilata l’Inter ma probabilmente è uno dei fattori in gioco. Cerchiamo di capirlo insieme.
LE ULTIME SUL RIENTRO DI LUKAKU
Il risentimento al flessore della coscia sinistra ha costretto Lukaku a saltare, fin qui, 4 partite. Con tutta probabilità, la quota potrebbe salire a 6. Il belga è rientrato nelle scorse ore a Milano dal viaggio in Belgio dove ha incontrato il fisioterapista Maesschalck e ha già svolto lavoro personalizzato (non sul campo) ad Appiano Gentile.
Tra domani e mercoledì, Lukaku si sottoporrà a degli esami che evidenzieranno il percorso verso il recupero. Impossibile, quindi, vederlo in campo contro il Viktoria Plzen. Diventa difficile anche per la trasferta contro l’Udinese: c’è speranza per la panchina ma si tratta comunque di una possibilità molto bassa. Molto più probabile il rientro l’1 ottobre contro la Roma per un recupero completo: infatti, Lukaku non dovrebbe partire nella sosta nazionali per gli impegni in Nations League con il Belgio.
L’ASSENZA DI LUKAKU PESA: ECCO PERCHÉ
6 partite, tra Champions League e Serie A, sono tante ma diventano ancora più pesanti se pensiamo a come l’Inter sia cambiata senza Lukaku. Per carità, i primi segni del momento no dei nerazzurri si erano già intravisti contro la Lazio (dove Lukaku era in campo) ma se andiamo a vedere i dati – riportati da La Gazzetta dello Sport – vediamo come l’Inter abbia diminuito la produzione offensiva.
La media gol è scesa da 2 a 1,5. Ci sono poi altri dati che hanno registrato una significativa diminuzione:
Possesso palla: dal 58,3% al 50,8%
Media cross: da 16 a 12
Media tiri totali: da 19 a 15
Media passaggi trequarti avversaria: da 58 a 45
% passaggi riusciti metà campo avversaria: da 81% a 75%
A questi aggiungiamoci anche un altro discorso: la sola presenza di Lukaku (in forma o no) cambia il modo di giocare dei difensori avversari. In queste ultime partite, abbiamo visto difese avversarie giocare alte (soprattutto il Bayern Monaco ma anche il Torino ha avuto un baricentro molto alto per buona parte della gara di sabato), ben consapevoli che con Dzeko in attacco l’Inter non può essere pericolosa sulle ripartenze, proprio come caratteristiche. Il discorso sarebbe stato molto diverso invece con Big Rom in campo: quelle praterie dietro i difensori di Bayern o Torino sarebbero stare arate molto probabilmente dal belga oppure non ci sarebbero state proprio.
CORREA CHE FATICA…
Se Dzeko fin qui, ripartenze a parte, ha sostituito in modo dignitoso Lukaku, lo stesso non si può dire di Joaquin Correa. Il Tucu era partito molto bene con due gol contro Spezia (da subentrato) e Cremonese per poi, però, perdersi nel Derby. Due gol segnati ma su soli due tiri in porta: percentuale di realizzazione molto alta, vero, ma produzione offensiva bassissima. Ancora più bassa se consideriamo che Correa ha portato a casa 0 dribbling riusciti: dato troppo basso per l’unico elemento in rosa, teoricamente, in grado di saltare l’uomo e strappare in velocità.
L’errore grossolano contro il Bayern Monaco sottolinea il momento di Correa che deve ritrovarsi e rispondere all’investimento da circa 30 milioni di euro fatto dall’Inter.
Questo discorso su Dzeko e, soprattutto Correa, non può non riguardare anche Lautaro Martinez. Il Toro è partito alla grande, dimostrando di essere l’uomo più in forma in rosa. Tre gol fino ad adesso ma tante prestazioni fatte di energia e carattere, con l’exploit contro il Torino. A giudicare dalle prime partite con Lukaku, siamo certi che Lautaro non può che giovare dalla presenza del belga (anche sotto i dettami tattici di Inzaghi, diversi da quelli di Conte). L’assenza di Big Rom pesa anche per Lautaro, quindi. Un’assenza, che come ormai avete capito, tocca a 360 gradi l’Inter.