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Lukaku sul suo ritorno: “Io e mio figlio matti per l’Inter. Inzaghi? Mi fa diventare un leone”

Dopo una lunga astinenza da “Big Rom” dovuta al suo lungo infortunio, i tifosi dell’Inter non vedono l’ora di poterlo riabbracciare e di poter esultare per i suoi goal. Intanto Lukaku ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Sky, un po’ come fatto, seppur con toni decisamente diversi, un anno fa, quando, ancora al Chelsea, iniziò a spingere per tornare a Milano. Queste le parole dell’attaccante belga:

“Mi sento molto bene, e anche la squadra. Abbiamo tutti molta voglia, stiamo facendo un ottimo lavoro. Vogliamo fare una grande seconda parte di stagione, partendo dalla sfida al Napoli. Sono molto felice di essere tornato all’Inter. Non voglio parlare troppo fuori dal campo, fare proclami: voglio fare i fatti. Sto lavorando bene, ora devo dimostrarlo in campo. Il ritorno? Quando ero in Nations League ho parlato con il nuovo proprietario del Chelsea. Ci siamo detti la verità sul rapporto con Tuchel e io ho chiesto di poter tornare all’Inter. I club hanno iniziato a parlare e poi in poco tempo fortunatamente ci siamo messi d’accordo. Anche Jay-Z ed il presidente di Roc Nations mi hanno aiutato a tornare qui. L’Inter mi ha dato l’opportunità di cui avevo bisogno, ora voglio ripagarla. Siamo tornati insieme e dobbiamo fare belle cose”.

Romelu Lukaku (@Getty Images)

“Nello spogliatoio non è cambiato nulla. Siamo uniti, competitivi: l’amicizia è qualcosa di unico nel calcio. Siamo cresciuti molto insieme ed è una bella cosa. Mi conoscono e mi attaccano subito quando vedono che c’è qualcosa che non va, perché sanno che così poi reagisco e vado al massimo. Anche Inzaghi lo sa, sa come stimolare i suoi giocatori. A volte mi provoca per farmi reagire, ha trovato il modo per far uscire il leone che c’è in me. Abbiamo un bel rapporto, lo stimo molto a livello personale”.

Lukaku ha poi proseguito: “Il momento più emozionante è stato il rientro a San Siro, ma anche il goal in Champions al Plzen è stato bellissimo. C’era mio figlio, che ora inizia a capire il calcio, e questo ha significato molto per me, perché ha visto l’amore dei tifosi. Lui è un grandissimo tifoso, va matto per l’Inter. I tifosi dell’Inter sono davvero speciali, i migliori del mondo. Mi rimarranno sempre nel cuore. Pensavo fossero ancora arrabbiati con me, ma sanno che io ho sempre avuto l’Inter nel cuore. Spero di restare anche in futuro, perché per me l’Inter è tutto. Se sono il Lukaku che sono oggi lo devo all’Inter, che mi ha dato la possibilità di vincere ad alto livello. Ora dobbiamo fare di più e tornare a vincere trofei. Io credo nello Scudetto. Rispetto il Napoli, ma non ne ho paura. Finché non si alza il trofeo, tutto è ancora possibile, la stagione è lunga”.

Romelu Lukaku (@Getty Images)

“L’infortunio è stato più grave del previsto, si era rotto il tendine del flessore. È stato il mio primo infortunio davvero grave. Volevo recuperare veloce, per l’Inter e per il Mondiale, ma non riuscivo, sentivo che qualcosa non andava. Ora sto bene, ho tanta voglia di tornare in campo. Dicono che non sono più quello di due anni fa? Vedremo in campo”.

“Futuro? La gente sa quello che voglio io. Intanto devo fare però il necessario per fare vincere l’Inter, poi vedremo. Mi piacerebbe chiudere la carriera qui, è normale. Anche se all’ultimo dovrò anche tornare all’Anderlecht. Questa è la mia idea. Io sto bene all’Inter, voglio rimanere e fare le cose per bene. Parleremo con il Chelsea e spero di trovare una soluzione”. 

 

 

Pietro Magnani

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