Il momento dei saluti fra Romelu Lukaku e i calciatori dell’Inter era certamente uno dei motivi di maggiore attesa per il popolo nerazzurro. Il destino ha voluto che, fin dagli spogliatoi, la Lu-La fosse separata dalla massima distanza: Lautaro, in quanto capitano, ad aprire la fila; l’ex numero 90, invece, ultimo a scendere in campo tra i giallorossi.
Per questo motivo, una volta terminato l’inno della Serie A, il belga si è trovato costretto a rompere il ghiaccio incrociando per primo proprio l’ex partner d’attacco. La Gazzetta dello Sport si è soffermata proprio su quel momento, evidenziando come il saluto fra Lukaku e Lautaro sia stato gelido.
Il centravanti della Roma, infatti, dopo il consueto “cinque” ha accennato a un abbraccio, non ricambiato però dal capitano dell’Inter, che ha scelto di mantenere le distanze. Lo stesso hanno fatto tutti gli altri calciatori nerazzurri, evidentemente concentrati solo sulla partita che successivamente avrebbero stradominato e vinto.
La decisione di Lautaro è stata ineccepibile, da capitano vero. Ha dimostrato maturità e classe, evitando di scadere in gesti plateali come quello del mancato saluto fra Icardi e Maxi Lopez di quasi dieci anni fa. Al tempo stesso, però, non ha tradito il sentimento suo e del popolo interista: ricambiare l’abbraccio sarebbe risultato fuori luogo e sgradito, vista la portata dell’evento e l’avvicinamento allo stesso. L’argentino ha lasciato parlare il campo, come tutti i suoi compagni. L’Inter ha dimostrato una supremazia netta e il gol di Marcus Thuram ha sancito il definitivo epilogo al rapporto tra Lukaku e i nerazzurri.
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