Lukas Podolski, ecco le cifre complessive dell’affare! Che numero sceglierà il tedesco?
Ieri sera Lukas Podolski è arrivato a Milano ed è stato subito accolto da un bagno di folla a tinte nerazzurre: il tedesco è stato il primo “acquisto” (in prestito) di questa sessione invernale del calciomercato, una sorta di regalo di Natale che il presidente interista Erick Thohir ha fatto ai tifosi dell’Inter con qualche giorno di ritardo. La formula (prestito secco oneroso) sembrerebbe insolita agli occhi dei più, dato che si tratta di un 29enne campione del mondo e che quindi non ha bisogno di prestiti per crescere, ma ecco perché l’operazione di Piero Ausilio è ancora una volta un gran colpo di mercato, sia per il valore del giocatore in sé che per il modo in cui questo è arrivato a vestire i colori della Beneamata. Il prestito di 6 mesi del tedesco dall’Arsenal all’Inter è infatti costato ai nerazzurri 600.000 euro, che in base alla posizione finale in campionato della squadra potrà aumentare o restare tale. Infatti, secondo quanto si legge nel Corriere dello Sport, nel contratto firmato dai due club c’è un’opzione che recita che in caso di qualificazione per l’Europa League, l’Inter dovrà sborsare altri 150.000 euro al club londinese, mentre in caso di qualificazione per la prossima Champions League si dovranno aggiungere altri 300.000 euro ai 600mila iniziali. L’ingaggio di Podolski pagato dall’Inter sarà di 1,5 milioni di euro, ed a giugno si ricomincerà a trattare da zero per il passaggio definitivo di Poldi dai Gunners ai nerazzurri. Perché è un buon affare? Il contratto che lo lega all’Arsenal è in scadenza 2016, dunque a giugno l’Inter, nel caso in cui lo volesse acquistare, potrà trattare con il club di Wenger ottenendo uno sconto, dato che in caso di mancata cessione a giugno e di mancato rinnovo, Podolski potrebbe partire a parametro zero dal gennaio 2016. Capitolo numero di maglia: i numeri preferiti del tedesco, il 7 ed il 10, sono entrambi occupati; per questo, La Gazzetta dello Sport dice che sarà possibile vedere Podolski vestire la casacca numero 11, quella che un tempo fu sulle gloriose spalle di ‘Kalle‘ Rummenigge. Ancora una volta, Piero Ausilio si è dimostrato un abilissimo dirigente sportivo, al contrario di quanto tutti gli imputavano quando era invece Marco Branca ad agire; ora si parla insistentemente di Shaqiri come secondo colpo per Mancini: se dovesse arrivare anche lo svizzero-kosovaro pensiamo che i critici inizieranno a sparire.