Maicon: “La rete alla Juve? Fu il gol scudetto. Lautaro meglio di Dybala, l’Inter può vincere il campionato. Io con Conte…”
Il terzino brasiliano, eroe dell'Inter del Triplete, ha presentato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il Derby d'Italia in programma questa sera a TorinoHa segnato uno dei gol più belli della storia dell’Inter contro la Juventus: stop, sombrero, controllo e tiro dal limite dell’area di rigore che si insacca in rete. Il gol siglato da Maicon nella stagione del Triplete nerazzurro contro i rivali di sempre rimarrà per sempre scolpito nell’immaginario collettivo dei tifosi interisti.
Il terzino brasiliano si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per presentare la super sfida di campionato contro la Juventus e ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera in nerazzurro: “Il gol alla Juve? Di fatto fu il gol scudetto, era un momento cruciale. Diciamo che di fronte a un gesto così, anche gli avversari si fermano e dicono ‘va beh, dai, è andata, non possiamo far nulla’. Ecco: questo Juve-Inter mi ricorda proprio quella sfida di San Siro di dieci anni fa”.
Juventus-Inter del presente: “E’ decisiva, per il momento in cui arriva sì. L’Inter ha bisogno di un successo. E io sono convinto che la squadra di Conte possa davvero arrivare a vincere lo scudetto. Juve in difficoltà? È vero, a Lione non ha fatto bene, ma in Champions l’approccio è diverso e tra l’altro non credo che Sarri sarà poi eliminato dal Lione. In Italia la Lazio sta facendo un grande campionato, ma ritengo i bianconeri ancora oggi i più forti. E quando giocano a Torino, poi, è difficile uscire con tre punti da lì”.
Gli errori arbitrali: “Non ho mai pensato che gli arbitri sbagliassero di proposito, non ho mai giustificato in vita mia una sconfitta con un errore arbitrale, non ho mai trovato giusto farlo”.
Dybala contro Lautaro: “Lo juventino è grandissimo, ma dico Lautaro: quando fai prestazioni come le sue, normale aver dietro le grandi d’Europa. A me successe lo stesso col Real Madrid…”.
Fattore Conte: “Con la carica che trasmette, mi sarebbe piaciuto essere guidato da lui: sarebbe venuto fuori qualcosa di interessante”.
Sull’ex compagno di squadra Ibrahimovic: “Guardate al Milan, il rendimento della squadra e di chi gli sta intorno è completamente cambiato dal suo arrivo. Può giocare fino a 42-43 anni».
Ronaldo il fenomeno: “E’ lui il giocatore più forte con cui abbia mai giocato. CR7? Per me Messi è il numero uno, più di Cristiano”.
Il futuro: “Cerco squadra…per fare come Ibrahimovic. Dirigente? No, il mio mestiere è giocare, non potrei essere dall’altra parte, non mi emoziona. Quando sento una cosa, devo poter parlare in faccia, non posso star lì a pensare. Sono un fiume in piena, come quando Conte urla in conferenza”.
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