Maicon su Roma-Inter: “Mou non è cambiato, protegge i suoi. L’Inter resta la favorita per lo Scudetto”
Le parole del "Colosso"Maicon, leggendario terzino goleador dell’Inter del Triplete e doppio ex della partita di questa sera, ha parlato proprio di Roma-Inter dalle pagine de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:
“Non mi perdo una partita di Inter e Roma, anche dal Brasile. Stasera sarò molto curioso di vedere come andrà a finire. Secondo me finirà in pareggio e non lo dico per diplomazia. L’Inter è in un gran momento, ma i giallorossi non possono perdere altri punti in classifica. Poi per Mourinho sarà la partita del cuore: anche dopo tanti anni, certe emozioni non si dimenticano”.
“Mou non è cambiato, anche se alcuni lo pensano. È sempre lui, una persona molto intelligente. Sta imparando a conoscere i giocatori, a relazionarsi con un tipo di squadra che non allenava da tanto. Alla Roma ha un gruppo di ragazzi molto giovani, non come all’Inter, dove ha trovato una squadra di giocatori esperti, abituati a vincere e a stare ad alti livelli. Paradossalmente rischi di imparare di più con giocatori giovani come Ibanez, Zaniolo e Pellegrini… ma servirà tempo e pazienza. Tecnico e squadra dovranno conoscersi”.
Maicon ha poi proseguito: “Le polemiche con gli arbitri? È un discorso piuttosto semplice. Per lui i giocatori devono rimanere fuori da ogni commento negativo post partita. Vuole che se c’è da dare contro qualcuno su tv o giornali ci sia la sua faccia. Sposta l’attenzione dai giocatori, tanto poi in privato quello che deve dirti te lo dice. Ed è una cosa che i giocatori apprezzano molto, perlomeno noi ne eravamo felici, più tranquilli”.
“Nell’anno del Triplete la metà dei punti che facemmo in campionato erano suoi. Soprattutto contro le piccole, quando la voglia magari era poca e le gambe non andavano. Lo Scudetto di quest’anno? Per me la favorita rimane l’Inter. Il Napoli mi piace, ma è un gradino sotto i nerazzurri. La squadra di Inzaghi ha aggiunto qualità con Calhanoglu e Dzeko e gioca molto meglio rispetto a quella di Conte. Anche se l’uomo che fa la differenza è Brozovic: è cresciuto tantissimo, prima non era così maturo in campo, ha una qualità di gioco impressionante”.
L’ex terzino nerazzurro chiude poi con un aneddoto: “La scommessa per avere una settimana in più di vacanza a Natale quando feci doppietta contro il Siena ormai la conoscete tutti… quello che non sapete è che la scommessa a Mourinho la proposi io. Così io partii felice, io vinsi e lui perse. Ma alla fine fu una vittoria anche per lui, no?”.