11 Marzo 2020

Malagò: “Futuro della Serie A? Da vedere, l’Inter avrebbe un calendario intasato. Avanti con buon senso”

Il presidente del CONI interviene dopo la sospensione di tutte le attività sportive in Italia fino al 3 aprile

Giovanni Malagò, presidente CONI, è intervenuto sulle frequenze di Radio Sportiva per fare il punto sul mondo dello sport e sulle conseguenze dell’emergenza coronavirus nel nostro paese: “Sospendere le attività? A me sembra che sia inevitabile tenendo conto della realtà dei fatti. Ci sono paesi che questo problema o non lo hanno nei numeri come il nostro, o non lo hanno tirato fuori come noi. Il discorso si è allargato nel continente europeo, è anacronistico non tener conto delle dinamiche internazionali rispetto a quello che coinvolge le squadre italiane. Ha fatto bene il governo italiano a salvaguardare le squadre italiane di tutte le discipline a partecipare alle competizioni europee, perché altrimenti ci sarebbe stato un danno doppio”.

Le tempistiche delle scelte:Io non farò mai l’errore di prevaricare le istituzioni competenti perché è una cosa che non vorrei facessero gli altri con le nostre competenze, però mi sembra che la situazione sia sotto gli occhi di tutti e negare la situazione non sarebbe una cosa seria. Lo sport non ha perso tempo, se dico che si è perso tempo faccio un favore a chi è contro chi ci governa. Ritrovarsi in quelle situazioni non è semplice, magari hanno sperato che le cose potessero andare in un altro modo, il nostro paese è diverso da altri anche per aspetti geografici. Anche a livello di opinione pubblica non dico che ognuno di noi abbia cambiato idea sull’argomento, ma sta facendo valutazioni diverse da quelle che aveva fatto 15 giorni fa. Klopp è stato geniale, non sempre quello che dice lo condivido, ma qui è stato un gigante, ha detto “ma io chi sono per giudicare queste cose? Io che ne so?”. È stato un gigante”.
Le reazioni del sistema: “Le società senza scopo di lucro sono il motore del sistema sportivo italiano, si va dalla Juventus a una società che ad esempio ha 5 tesserati che giocano a bocce. Questa è la forza del nostro sistema sportivo, non abbiamo altre carte da giocare. Che cosa succede? Queste associazioni sportive hanno un campo, una palestra, uno stadio, un impianto, personale, utenze concessioni, una serie di dinamiche. E queste società sono già alla canna del gas, perché non è quello che è successo negli ultimi giorni, ma anche quelle che ci saranno a breve-medio termine. Queste società dovranno essere sostenute perché altrimenti quando ripartiremo queste società non saranno in grado di farlo e di sostenere il nostro sistema sportivo”.
Il futuro della Serie A: “Mai e poi mai dirò qual è la cosa migliore di quelle ventilate perché qualsiasi cosa rischierebbe di essere strumentalizzata. Ciò che è sicuro è che non si può pianificare quello che succederà perché devi navigare a vista. Ad esempio l’Inter che avrebbe un calendario molto intasato, dobbiamo vedere cosa farà, se andrà avanti in Europa o meno. Però a sua volta l’Inter dovrà prendere atto delle decisioni che prenderanno in Europa. Noi in italia ci siamo presi le nostre responsabilità, mi sembra che gli italiani le abbiano condivise, e con responsabilità e buon senso andiamo avanti”.

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