Mancini all’Inter fa lo psicologo. Per il ruolo di vice-allenatore rimangono due nomi
Roberto Mancini
Roberto Mancini
Interessante spunto de La Gazzetta dello Sport di questa mattina, in vista della partita di stasera tra Milan ed Inter. L’avvento di Roberto Mancini sulla panchina dei nerazzurri ha portato una ventata di entusiasmo per tutti i tifosi di fede interista, ma non solo: infatti il tecnico di Jesi, vista la situazione abbastanza difficile ed il morale della squadra che rasenta lo zero, fin dalla presentazione ha usato due aggettivi più di ogni altra parola: ottimo e grande. La rosea ha denominato Mancini ‘Dottore‘, proprio per via di questo suo atteggiamento sociologico prima che tecnico: sono numerose le dichiarazioni rilasciate dal Mancio dove parla dell’ambiente come ottimo (“Da Thohir ho avuto ottime sensazioni“, “L’impatto con squadra e ambiente è stato ottimo” e via dicendo), ma soprattutto descrive i suoi calciatori come grandissimi (“Guarin è un grande centrocampista, Kovacic ha grandissime qualità. Hernanes? Straordinario tecnicamente. I miei giocatori sono tutti bravi”). Insomma, l’impatto che ha avuto Mancini con l’ambiente interista e soprattutto con la squadra è stato forte, soprattutto dal punto di vista mentale: l’allenatore vuole riportare il morale alle stelle, e una vittoria nel derby di questa sera contro il Milan potrebbe contribuire enormemente. Altro capitolo importante: vice-allenatore. Dopo il rifiuto di Daniele Adani e le candidature di Fernando Orsi e Dario Marcolin, sembra che la lista dei candidati si sia ridotta a due soli nomi: uno è quello di Vincent Candela, ex esterno di Roma, Udinese e Messina, e l’altro è quello di Alberto Bollini, attualmente responsabile del settore giovanile della Lazio. Ancora non si sa chi vincerà questa sfida, ma una cosa è certa: questa sera Roberto Mancini non potrà fare affidamento sul suo vice-allenatore, che probabilmente prenderà forma solo nella prossima settimana.