Mancini: “Mercato? Richieste precise. Touré mi ha detto che voleva venire, poi…”
Roberto Mancini è stato intervistato da La Stampa e ha parlato di tanti argomenti, in particolar modo del mercato che, in questo inizio, non vede l’Inter tra le protagoniste e della trattativa non andata in porto per l’acquisto di Touré dal Manchester City. Queste le parole dell’allenatore jesino:
MERCATO – “C’è tempo, stiamo a vedere cosa succede. Io ho fatto delle richieste ben precise alla società, ma non è che la squadra che ho è da buttare. Posso far bene anche con questi giocatori. I giocatori bravi sono gli stessi per tutti, è normale che ci sia concorrenza. Non tutti possono essere portati via dalle rispettive squadre.”
TOURE’ – “È stato proprio Yaya a dirmi che voleva cambiare aria. Sono stato sei mesi a spiegargli cosa avrebbe trovato all’Inter, poi ha parlato con il suo club ed è uscito dai radar. Non ci ho messo ancora una pietra sopra, aspetto la sua versione dei fatti e nel frattempo continuo a sperare. Altrimenti perché per sei mesi mi ha detto che voleva venire a Milano?”
IBRAHIMOVIC – “E’ un grande campione, ma non ne abbiamo mai parlato.”
THOHIR – “Il presidente è molto più vicino di quanto si immagini. Mi ha sempre chiamato prima e dopo le partite e pure adesso vuole sapere cosa sta succedendo. Per la parte sportiva si rapporta costantemente a me, Fassone e Ausilio.”
MORATTI – “Quando sono tornato all’Inter sono passato a trovarlo e poco tempo fa prima di lasciare Milano per le vacanze ci siamo scambiati un saluto veloce. Resta un grandissimo tifoso dell’Inter, ma non mi sembra che abbia nostalgia di tornare presidente”.
MIHAJLOVIC – “E’ un allenatore che si impegna tantissimo, pretende il massimo dai suoi giocatori, ha un carattere forte. Farà una bella esperienza, so che lo cercava anche il Napoli poi è finita così. La frase “non andrò mai al Milan?” Anch’io avevo detto che non sarei tornato all’Inter. Certe frasi si possono anche pronunciare, ma poi uno è professionista e va dove meglio crede”.