Mandorlini: “Sono interista nell’anima. Pareggio? Firmerei volentieri…”
Andrea Mandorlini non si nasconde, non s’è mai nascosto in vita sua. Forse è anche per questo che in carriera spesso gli sono stati rimproverati atteggiamenti e opinioni che, in altri contesti, lo avrebbero reso un allenatore di grido. Lui però non si è mai tirato indietro ed è andato avanti per la sua strada: il Verona di quest’anno è infatti la sua più grande rivincita.
Grande, ma non quanto la mai dimenticata passione per l’Inter: “Ho avuto per anni l’abbonamento a Inter Channel, è tutto verissimo. Non ho mai nascosto il mio tifo: da ragazzino ho sempre tifato Inter e poi grazie al Cielo ci ho giocato, vincendoci pure lo scudetto dei record del 1988/1989 allenato dal mio maestro, Giovanni Trapattoni. Per me questa non sarà mai una partita normale, non può proprio esserlo. Entrare a San Siro mi dà sempre un?emozione unica“.
Avendola citata, diventa poi d’obbligo per Mandorlini parlare ancora di quell’Inter meravigliosa, capace di concludere la Serie A con ben 58 punti in classifica: “Un gruppo straordinario. Grandi campioni, uno dei migliori tecnici al mando. Col Trap ogni tanto ci sentiamo ancora: da lui ho imparato e fatto mio il modo di gestire il gruppo. Come lui era sempre diretto, anche a me piace parlare molto chiaro. Anche prima di andare via dall’Inter mi disse: ‘In questa stagione ti ho impiegato poco, scusami. Ma ti rifarai presto quando smetterai di giocare perché diventerai un grande allenatore‘. Sento sempre Beppe Baresi, Ferri, Bergomi, Zenga…“.
Aggiornatissimo su tutto ciò che riguarda il Biscione, l’allenatore del Verona non manca di commentare il cambio di vertice in casa Inter, durante la sua intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Thohir? Ci ho creduto solo una volta divenuto ufficiale. Non nascondo che avevo tifato per la cordata italiana di cui aveva parlato a un certo punto Pellegrini ma tant’è, le cose sono andate diversamente, peccato. Mazzarri? Bravo allenatore, sta ricostruendo il gruppo ma non credo che possa lottare per il tricolore già quest’anno“.
La battuta finale è di quelle che non possono strappare un sorriso ai tifosi nerazzurri: “Il Verona non parte battuto a San Siro perché ha un gioco e una sua personalità, che abbiamo dimostrato finora. Se firmerei per un pareggio? Sì così saremmo contenti tutti. L’Hellas perché continuerebbe a fare punti, io perché l’Inter non perderebbe…“. Un interista vero, fino alla fine.