Marco Fassone: “I due innesti servivano a Mancini, sono due prestiti e peseranno sul prossimo bilancio”
In seguito alle provocazioni di Montella, che nella giornata di sabato chiedeva come l’Inter nonostante la crisi economica e il FFP potesse fare due colpi come Shaqiri e Podolski, il direttore generale Marco Fassone ha deciso di spiegare una volta per tutte la strategia di mercato della Beneamata. Il dirigente nerazzurro ha parlato di questo e altri temi ai microfoni di Radio Anch’Io Lo Sport. Questa l’intervista integrale riportata da TMW: NUOVO CICLO – “C’è uno stile di gioco nuovo. Abbiamo conquistato otto punti nelle ultime quattro gare, abbiamo ritrovato l’entusiasmo. Quando abbiamo chiesto la disponibilità a novembre, Mancini ha dimostrato di essere un allenatore che ama conoscere la situazione finanziaria. Stiamo facendo le cose insieme, stiamo provando a costruire qualcosa di importante nel rispetto di determinati parametri. Ci sono più restrizioni rispetto al passato”. I NUOVI ARRIVI – “Fin dal principio Mancini non ha mai fatto mistero di voler giocare con un determinato modulo inserendo nuovi calciatori. Ora restano venti giorni per riequilibrare il sacrificio che abbiamo fatto. Abbiamo concluso due prestiti, l’incidenza sul bilancio in corso è legato solo all’ingaggio dei calciatori. Queste operazioni peseranno sul bilancio della prossima stagione”. MORATTI – “Il suo ruolo non è quello dell’azionista di minoranza, lui rappresenta molto per l’Inter. Si confronta con Thohir, il ruolo appare dietro le quinte ma – aggiunge Marco Fassone – è una persona di riferimento per il nostro Presidente“. MERCATO – “Dobbiamo alleggerire la rosa e gli stipendi, poi, se dovessero presentarsi altre occasioni di mercato, valuteremo. Siamo sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa, vogliamo dare un segnale positivo e rispettare le regole. L’arrivo di un difensore? Ripeto, adesso siamo concentrati su altro. Cerchiamo un certo equilibrio, la rosa è abbondante. Qualora dovessero esserci le giuste premesse, parleremo con Thohir e Mancini per altri eventuali affari. Handanovic e Icardi? Per gennaio non sono previsti sacrifici ma a fine stagione possono succedere tante cose. Abbiamo già delle spese previste per la prossima estate. Dovremo essere bravi a far crescere i ricavi del club, a conquistare la Champions oppure dovremo muoverci in altre direzioni. Qualche cessione, in caso di difficoltà, potrebbe essere inevitabile“. OSVALDO – “Per ora è ancora dell’Inter. Cercheremo di capire le dinamiche, anche quelle all’interno dello spogliatoio. Poi ci muoveremo per il bene della società e del calciatore”. RINNOVO MAZZARRI – “La nostra filosofia è quella di non lasciare mai un tecnico o i calciatori in scadenza. Quando ha firmato non c’erano dubbi sul suo operato e per questo abbiamo deciso di rinnovargli il contratto. Mercato uguale se fosse rimasto? Credo che la situazione non sarebbe cambiata sul profilo del mercato, in passato abbiamo provato ad accontentarlo in base al suo modulo. Ora ci sono state le opportunità con Podolski e Shaqiri e devo ringraziare l’Arsenal e il Bayern Monaco che hanno capito la nostra situazione economica accettando i prestiti”. MERCATO ESTIVO BOCCIATO – “Il mercato è stato costruito in base alle richieste di Mazzarri mentre Mancini adesso ha altre priorità. Alcuni elementi della rosa non rientrano nelle prime scelte del nostro attuale tecnico, ma è una situazione che ci può stare quando si cambia allenatore”. TERZO POSTO – “Sappiamo tutti che non è facile ricostruire una squadra in tempi così rapidi. Ad ogni modo -conclude Marco Fassone – la distanza dalla zona Champions è di soli 6 punti, ci sono ancora venti gare da giocare. Puntiamo alla Champions, ma stiamo provando ad incrementare gli introiti a prescindere dalla qualificazione alla massima competizione europea”. Follow @antocarboni91