Marotta: “Il mercato in entrata è chiuso! Icardi? Spero si risolva tutto al meglio, siamo fiduciosi. Conte è il nostro top player”
L'amministratore delegato è ospite all'hotel Sheraton di Milano per un intervento sul calciomercatoL’amministratore delegato dell‘Inter Beppe Marotta è stato ospite quest’oggi all’Hotel Sheraton di Milano, sede del mercato italiano, per parlare di calciomercato e non solo, in veste di presidente dell’ADISE.
Ecco le sue parole: “Per me è il 43esimo calciomercato, sono cambiate tante cose. Una volta c’era molta chiusura sugli stranieri, il mercato era italiano. Ogni anno bisognava riparlare con il giocatore, all’epoca non c’erano i procuratori, ed il coltello era sempre nelle mani della società. Io sono cresciuto a Varese e sono cresciuto sotto l’ala dell’avvocato Colantuoni, iniziai a 23 anni a fare il direttore sportivo. Una volta c’erano molti meno profili all’interno di una società. Il calcio italiano? Avere i soldi non vuol dire vincere sempre. Certo avere la possibilità d’acquisto come quella dei club inglesi è un gap davvero grande da colmare. Una volta in Italia eravamo i primi nel ranking, i migliori stranieri arrivano da noi, mentre ora la Serie A è di transizione per molti giocatori. Quest’anno però l’arrivo di nuovi allenatori ha fatto tornare un pò di appeal”.
“Cassano? Alla Sampdoria fu un’operazione che ci portò al quarto posto. E’ uno dei tre colpi migliori della mia carriera: gli altri due sono Casiraghi e Pogba. Paul è stato anche una delle più grandi plusvalenze della storia: l’attività di scouting e le relazioni con gli agenti hanno funzionato molto bene. Ad oggi è difficile riuscire a portare altri giocatori come Ronaldo in Italia. In quel caso ha prevalso la sua volontà di arrivare in Italia, alla Juventus. Quando abbiamo aperto il dialogo era tutto molto ambizioso, il presidente Agnelli ha avuto coraggio, era molto rischioso”.
“Conte? Spesso ancora i chiedo quanto peso abbia l’allenatore. Bisogna però avere un profilo che ne capisce di calcio e che sia un grande gestore. Antonio lo è, ha un mix di qualità importanti. Siamo stati contenti di aver rinunciato ad un top giocatore per investire su di lui. E’ il top player dell’Inter. 8 anni in nerazzurro? Non lo so, vorrei anche godermi la vita”.
“Icardi? Sapete quali sono le nostre intenzioni, le abbiamo dichiarate da tempo, non siamo autolesionisti. Mancano due giorni alla fine e siamo molto fiduciosi nel poter trovare una collocazione adeguata al valore di Mauro Icardi. Anche nel rispetto che abbiamo nei suoi confronti per la professionalità che ha sempre dimostrato”.
Intervenuto poi in mixed zone, Marotta si è lasciato andare ad altre dichiarazioni: “Offerte per Icardi? In questo momento di idee ce ne sono diverse, aspettiamo. Stiamo avendo confronti, c’è la collaborazione di tutte le parti. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, ringrazio il nostro ds Piero Ausilio. Siamo molto felici, contenti per gli investimenti profusi dal presidente Zhang. Abbiamo messo a disposizione di Conte una squadra importante, il nostro mercato in entrata è chiuso”.
“In questo caso è subentrata la grande volontà del giocatore di venire in Italia, già conosceva il calcio inglese e quello spagnolo e voleva provare una nuova esperienza. Fu una operazione molto ambiziosa portata avanti dal coraggio del presidente Agnelli, che ha avallato una operazione così importante. È uno strappo alla regola che puoi fare solo una volta e per un giocatore come lui. L’arrivo di Maradona a Napoli? E’ paragonabile solo a quello di Cristiano Ronaldo alla Juventus, in termini di appeal mediatico non hanno eguali. Nel mezzo, forse solo Ronaldo all’Inter a quei livelli. Quello di Maradona fu un arrivo incredibile, perché arrivava il giocatore più forte”
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