Marotta sfoglia il libro dei ricordi: “Alla Sampdoria ho ricevuto tantissimo. All’Olimpico facemmo un regalo all’Inter”
L'Amministratore Delegato della Beneamata si racconta
È considerato uno dei dirigenti a livello mondiale con più esperienza e conoscenza, Giuseppe Marotta è un professionista e il suo curriculum lo dimostra ampiamente. Specializzatosi nel corso degli anni agli affari a paramentro zero, basti pensare a Pirlo o a Godin, giocatori già simboloci per altri club, l’ex bianconero ha sempre costruito e contribuito a progetti importanti e ambiziosi. Tutto ebbe inizio, se vogliamo, in un’annata storica per i colori dell’Inter e della Sampdoria: il 2009/2010. Con i colori blucerchiati ha raggiunto il famoso quarto posto in classifica e la qualificazione ai preliminari di Champions League. Al termine dell’annata, il 17 maggio 2010 ufficializzò le dimissioni per poi approdare alla Juve e in seguito all’Inter.
Intervistato da Sampdorianews.net, l’Amministratore Delegato della Beneamata ha parlato del suo passato: “Sono ricordi splendidi, emozionanti, coinvolgenti. L’apoteosi del percorso di crescita della Sampdoria, la punta dell’iceberg. Saranno per sempre ricordi incancellabili, straordinari, non potranno mai essere dimenticati. Coltivavo la speranza di poter raggiungere qualcosa di straordinario ma non potevo immaginare che ci saremmo riusciti. Abbiamo concretizzato il nostro sogno nel finale, la vittoria allo stadio Olimpico ci ha consacrato come protagonisti e avvicinato allo straordinario obiettivo. Quel successo se da una parte mise purtroppo in difficoltà la Roma nella corsa scudetto, dall’altra diede tra virgolette una grande spinta all’Inter per conquistare uno dei traguardi per il raggiungimento dello storico triplete”.
“Alla Sampdoria ho ricevuto tantissimo e ho anche dato. Il sottoscritto ha potuto crescere ulteriormente nella Sampdoria e, una volta terminato il bellissimo ciclo blucerchiato, ho potuto proseguire il percorso dirigenziale arrivando in grandi club come Juventus e Inter. Il tutto è stato possibile grazie alla Sampdoria, al lavoro svolto in blucerchiato, alla famiglia Garrone che mi ha sempre dato fiducia e possibilità di poter operare al meglio”.</em
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