Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport, programma di Rai Radio 1, per parlare dell’inizio di campionato, con una riflessione anche sull’infortunio di Arnautovic.
Queste le sue parole:
INFORTUNIO ARNAUTOVIC – “Ci dispiace per l’infortunio di Arnautovic. Era un ragazzo che si era inserito bene. Però credo molto nella duttilità dei nostri giocatori e sono certo che Inzaghi troverà le giuste soluzioni. Sono fiducioso e andremo avanti con questo organico”.
SCUDETTO O CHAMPIONS –“La vita è fatta di sogni e di realtà: la realtà è che noi vogliamo tornare a vincere lo Scudetto, che significherebbe anche mettere la seconda stella sulla maglia. Nello stesso tempo, le competizioni europee sono da guardare con grande ottimismo. Rappresentano quasi un sogno, che l’anno scorso si è quasi avverato. Da parte nostra c’è comunque l’obbligo di dare il meglio per cercare di raggiungere il massimo degli obiettivi”.
REAL SOCIEDAD – “Bisogna dare atto alla Real Sociedad di non essere certo una squadra cuscinetto. È una squadra forte, soprattutto in casa. Sono molti aggressivi e se ci mettiamo anche la tecnica vuole dire avere un avversario che ci dà sicuramente fastidio. Poi noi abbiamo attuato un po’ di turnover, con giocatori che non avevano mai giocato insieme. Abbiamo pagato un po’ lo scotto. Però va annotata la reazione del secondo tempo e l’aver agguantato il pareggio. Questo lo devo esaltare”.
ARABIA SAUDITA – “L’effetto degli arabi è uno scenario nuovo. Dobbiamo valutarlo bene. Momentaneamente abbiamo perso in qualità e competitività del prodotto, perché hanno preso anche giocatori importanti. Il rischio grosso è l’impoverimento e così anche il potere economico può subire un effetto negativo. Per ora ne abbiamo tratto un beneficio finanziario, perché vendendo abbiamo portato a casa soldi per poi reinvestirli. Per il momento bisogna contrastare, mettendo dei limiti e delle norme che tutelino il nostro patrimonio tecnico”.
LOTTA SCUDETTO – “Lo Scudetto negli ultimi 20-30 è sempre ad appannaggio delle stesse squadre. Come rivali annovero il Milan, la Juventus, il Napoli, l’Atalanta, la Roma e la Lazio. Ci sono stati grandi miglioramenti anche della Fiorentina. La griglia credo sia questa”.
CAMBIO DI PASSO – “Oggi siamo in una fase interlocutoria e il calendario è condizionante. L’anno scorso eravamo ottavi e avevamo 6 punti in meno. Al di là delle statistiche sto notando consapevolezza nei propri mezzi. La certezza di essere forti e di trovare continuità nei risultati e nelle prestazioni. A Udine fu proprio una prestazione negativa nell’impatto alla gara. Lo abbiamo capito e lo abbiamo superato. In questo Inzaghi è stato molto bravo e questa è la sua squadra. Lui è il vero leader e i giocatori stanno seguendo le sue indicazioni”.
LUKAKU – “Ci siamo rimasti male per Lukaku, perché avevamo instaurato un rapporto caloroso e di affetto con lui. Però siamo stati bravi e abili a trovare le alternative. Fa parte del passato. Il mondo calcistico è così, strano dal punto di vista dei rapporti. Adeguiamoci e non ci vogliamo lamentare più di tanto. L’Inter esiste da 100 anni e va avanti sempre, trovando altri soggetti protagonisti”.
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