Beppe Marotta, amministratore delegato dell‘Inter, per quanto sia composto e diplomatico raramente quando rilascia dichiarazioni non sgancia qualche “bomba”. E anche nell’intervista concessa a “Masterclass” di DAZN non ha fato eccezioni. Queste le sue parole:
ALLEGRI E INZAGHI – “Allegri? Sì è vero, prima di prendere Inzaghi c’è stato un contatto. Non pensavamo Simone sarebbe venuto perché alla Lazio, mentre Max all’epoca era ancora libero. Quando ho chiamato Inzaghi non sapevo che fosse a cena con Lotito, era ovviamente un po’ imbarazzato dalla situazione. Io ed Ausilio fummo tempestivi nel fargli sottoscrivere il contratto in maniera rapida, sempre nel rispetto di Lotito ovviamente. Penso però che quando qualcuno resta tanti anni nella stessa squadra, come successo a Simone, sia giusto cercare una nuova esperienza altrove, dove poter crescere”.
GOAL IMPORTANTI – “Il goal più importante nella mia carriera da dirigente? Direi quello di Sanchez in Supercoppa. Avevo già vinto altre finali, ma mai così all’ultimo respiro. Nel mio palmares è il goal che ha lasciato il segno più profondo. L’operazione di mercato che preferisco? Pogba: lo presi a zero e riuscimmo a rivenderlo allo stesso club per 110 milioni. Cristiano Ronaldo? Non è vero che mi sono opposto, solo leggende”.
FUTURO – “Ho avuto tanto nella mia vita calcistica, è giusto che ora inizi a dare qualcosa agli altri. Ho ancora tanti sogni nel cassetto. Penso di essere vicino ad aver dato tutto nel ruolo di dirigente, mi piacerebbe nella mia prossima esperienza, fare una mia attività politico-sportiva. Voglio contribuire a far crescere il movimento sportivo italiano. Ma c’è ancora tempo”.
MESSI – “Se è vero che l’Inter ha cercato Messi? Me l’hanno raccontato sì, ma è una cosa che riguarda l’Inter del passato, non la mia gestione”.
I contratti terminano il prossimo 30 giugno
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