Marotta: “Sta nascendo una grande Inter, Conte è il top player”. Poi l’attacco ai procuratori: “Oggi per diventarlo ci si mette un niente…”
L'amministratore delegato parla di come sia cambiato il mercato da ieri a oggi“Che Inter sta nascendo? Una grande Inter. Si dice sempre che la squadra sia lo specchio della società e questa Inter è oggi una grande società, con una proprietà solida e lungimirante. La squadra ne assumerà le sembianze. Antonio Conte è il nostro top player”. Parole di Giuseppe Marotta, intervistato nell’edizione di oggi di Sportweek, settimanale de La Gazzetta dello Sport. Un Marotta che si racconta a 360 gradi, dagli inizi della carriera al modo in cui il calciomercato – suo ambiente naturale – sia cambiato in quarant’anni.
“Se mi piace ancora fare mercato? Sì, ma un po’ meno – spiega – Vedo in giro troppi improvvisatori. Allodi, uno dei padri del calcio moderno, diceva: ‘Quello del pallone è l’unico mondo in cui un muratore può diventare architetto da un giorno all’altro’. Aveva ragione. Oggi trattiamo con gente che fino a qualche tempo fa lavorava come grossista di piante, ma non si diventa medici per improvvisazione. Bisogna studiare e impratichirsi”, spiega.
Un riferimento, neppure troppo velato, alla figura dei procuratori, specie quelli improvvisati, con cui ha in parte avuto qualche problema pure all’Inter: “Un allenatore e un dirigente per emergere fanno una fatica bestiale, un procuratore molto meno – continua l’ad nerazzurro – In questo momento di deregulation chiunque può inventarsi agente. Il procuratore è giusto che ci sia, però andrebbe contenuto in perimetri definiti. Non concepisco i grandi esborsi agli agenti, ma spesso le società sono costrette a concederli, se vogliono concludere le operazioni”.
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