Tra le tantissime personalità del mondo dello sport e non solo presenti quest’oggi al Viola Park per la camera ardente di Joe Barone, non poteva mancare in rappresentanza dell’Inter Beppe Marotta. L’amministratore delegato nerazzurro ha avuto modo di vivere periodicamente la forte personalità del direttore dei viola, apprezzandone la grande determinazione profusa nel suo lavoro.
Questo il ricordo dell’ad: “Siamo qua per esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, alla società Fiorentina, al presidente Commisso e tutti i suoi tifosi. E’ sicuramente una perdita improvvisa, pesante, una persona che aveva grandi valori e caratteristiche, era innamorato del suo lavoro e della sua società che stava facendo diventare grande”.
Sul rapporto con Barone, Marotta è stato sincero: “Non nascondo che con lui abbiamo avuto delle schermaglie dialettiche, rappresentavamo due concezioni diverse e quindi ci stava questa conflittualità, ma era critica, costruttiva. Di lui voglio ricordare la tenacia, di aver importato in Italia questo modello americano, fatto di grande determinazione e anche nell’ambito della Lega le sue prese di posizione erano energiche, dure ma positive per la crescita del movimento”.
Infine, il dirigente dell’Inter ha raccontato alcune delle sfumature che più lo avevano colpito: “Quello che mi ha impressionato in positivo è sempre stata la sua grande determinazione nel fare le cose, nell’ottenere i risultati con anche con una velocità che non era consentita nel nostro modello italiano”.
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