Beppe Marotta è stato ospite stamattina dello “Sport Industry Talk” della Rcs Academy, nel corso del quale ha parlato degli obiettivi dell’Inter, del nuovo stadio e anche dei calendari molto intensi delle ultime stagioni.
Queste le sue parole, raccolte da La Gazzetta dello Sport:
OBIETTIVI – “Altra finale di Champions League o Scudetto? Quello che viene viene, ovviamente però questa volta la finale dovremmo vincerla”.
STADIO – “Un fenomeno di chiaro interesse nazionale”. Secondo il dirigente nerazzurro “bisognerebbe rendere il processo per la realizzazione degli impianti più fluido, evitare di passare dai comuni e delle regioni. Dobbiamo parlare, però, anche di centri sportivi. Tanti club di Serie A non li possiedono, l’Inter stessa ne ha uno bellissimo, ma è carente sulle infrastrutture per le giovanili. Servirebbe inoltre un contributo del sistema scolastico, far giocare a calcio i bambini. Oggi anche negli oratori bisogna pagare una quota associativa. Questo porta problemi pure nel generare talenti. Non serve una cattedrale nel deserto ma un impianto utilizzabile e redditizio anche nei giorni in cui non si gioca la partita. E poi, ovviamente, bisogna valorizzare i diritti televisivi, per avvicinarsi ai 4 miliardi incassati dalla Premier League”.
CALENDARI – “Si gioca troppo. Barella l’anno scorso ha giocato 57 partite, in Premier League questa stagione ci sono stati già oltre 150 infortuni. E il rischio di impresa sta nei club: con Eriksen, ad esempio, abbiamo svalutato un asset da 20 milioni senza alcuna responsabilità”.
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