Marotta svela i piani: “Due attaccanti, ma niente investimenti troppo onerosi”
Dalla Cina arrivano altre dichiarazioni dell'Ad nerazzurro a margine del vertice di NanchinoDopo le prime anticipazioni sul rapporto con Antonio Conte e le rassicurazioni sul mercato, direttamente dalla Cina arrivano nuove dichiarazioni rilasciate all’Ansa dall’Ad dell’Inter Beppe Marotta al termine del vertice andato in scena a Nanchino col tecnico Antonio Conte, Suning ed i vertici nerazzurri.
“C’era un clima molto cordiale, direi familiare – esordisce quindi Marotta -. Che risposte abbiamo dato a Conte? Lo conosco benissimo, conosco il suo linguaggio, lo so interpretare nel migliore dei modi. Tutta la società è in sintonia, direi in simbiosi, con lui, con la ricerca del particolare, col fatto che sia molto esigente e abbia alla base di tutto una forte cultura del lavoro che lo porta a curare anche i minimi particolari. Da qui l’esigenza di avere una squadra a disposizione nell’immediato. Però il mercato lungo fa sì che le società dilatino un po’ i loro tempi in generale, è un mercato che non è ancora entrato nel vivo. È chiaro che noi siamo in difficoltà soprattutto nel reparto offensivo, ma vogliamo fare le cose con calma per non fare delle scelte avventate. Ogni scelta va fatta e condivisa con Conte, senz’altro, ma dobbiamo anche riconoscere come debbano essere dettate da rispetto di equilibri finanziari ed economici e quindi siamo molto attenti al rispetto del financial fair play. Non possiamo fare investimenti troppo onerosi, rischiamo di ricadere nuovamente nelle griglie dell’Uefa“.
Marotta, quindi, aggiunge: “Siamo allineati col tecnico per fare una squadra competitiva, sappiamo le sue grandi difficoltà per il suo modo di lavorare. Quando parlo di cura del particolare, significa anche la rigidità nel comporre la rosa. Da una parte c’è l’esigenza di comporre una rosa e di accentuare le entrate dall’altra quella di sfoltire quei giocatori in sovrannumero che non rientrano più nel progetto, il che non toglie nulla alla loro professionalità. Ma è normale che il giocatore in procinto di andare via non partecipi molto intensamente alla preparazione. Con un mercato così lungo, aperto, si fa fatica a costituire la squadra definitiva. Siamo comunque allineati con Conte, la sua esigenza è pari alla nostra, migliorarci per rafforzare la rosa“.
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