Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha concesso una lunga intervista a Corriere della Sera. Il dirigente nerazzurro ha parlato della sua infanzia, dei suoi primi passi nel mondo del calcio e, ovviamente, anche di Inter. Ecco gli estratti più importanti delle sue parole.
“Recoba mentre ero al Venezia? Uno dei pochi casi in cui la qualità dei singoli ha smentito l’assioma di Micheal Jordan secondo cui con il talento vinci le gare e con il lavoro di squadra vinci i campionati. Il giocatore più indisciplinato? Vidal, l’uomo dalla doppia vita”.
“Juve apice della carriera? Quando arrivano le chiamate delle grandi squadre, prima Juve e poi Inter, per chi arriva dalla provincia come me è la realizzazione di un sogno. I miei anni in bianconero fanno parte del passato, e non posso che avere ricordi positivi. Caso plusvalenze? Non entro nel merito del lavoro altrui, penso al mio presente nerazzurro. Ritorno in bianconero? Sono contento del percorso che ho fatto. All’Inter mi trovo bene e sono concentrato sul contribuire a nuovi successi”.
“I miei successi preferiti in carriera? La Serie B vinta con la Sampdoria, il primo Scudetto con la Juve e ovviamente quello con l’Inter”.
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