Materazzi: “Balotelli è un campione! Il Milan è favorito ma l’Inter ha sette vite”
Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro, alla vigilia di Inter-Milan parla del suo amico (così lo definisce ndr) Mario Balotelli: “Mario è milanista da sempre, quindi non mi stupisce che ora sia lì: il Milan era il suo sogno. Sa quante volte ho dovuto tagliargli i calzini rossoneri nello spogliatoio della Pinetina? La mamma glieli comprava e lui ci veniva al campo. Allora io di nascosto gli tagliavo con le forbici la punta, così quando se li rimetteva puf, gli arrivavano sopra le ginocchia. E lui rideva come un matto”.
Nessun rancore, dunque, tra i due ex compagni dio squadra: “Ci mandiamo un centinaio di sms al giorno, gli voglio proprio bene e ne sono orgoglioso, di certo non lo rinnego perché è andato al Milan: l’amicizia va ben oltre queste cose”.
Marco, durate la lunga intervista rilasciata a Repubblica.it, difende Mario a spada tratta: “Guardate che lui non fa mai del male a nessuno, è una gran brava persona. Semplicemente gli piace divertirsi, da bambinone qual è. Anche l’altra sera, quando a San Siro esultava e ballava in tribuna con Robinho: Mario è quello lì, vive la vita come uno venuto dalla strada e mi piace anche per questo. Si diverte in modo sano, mica fa lo scemo o si ubriaca, non si fa del male fisicamente come altri che invece si sono rovinati“.
Riguardo al “Derby della Madunina”, l’ex difensore esamina così la situazione: “Il Milan è favorito, e a noi interisti va benissimo così. Ma attenzione: con la vittoria sul Barcellona hanno preso definitivamente coscienza della propria forza. L’altra sera è stata una lezione di calcio: la grinta, l’abnegazione, il collettivo, e mica hanno i campioni che avevamo noi quando eliminammo il Barça nel 2010. Avevo criticato anch’io Allegri a inizio stagione, ma ora tanto di cappello. Comunque non diamo per morta l’Inter: i miei ex compagni hanno sette vite, ce le hanno nel dna. Mi aspetto un’accoglienza particolare per Mario, da parte dei suoi ex compagni e dei tifosi: basta che non si trascenda con cose razziste, tutto è lecito”.
Ancora elogi per Mario: “Mai visto uno così forte a 17 anni, era già un campione, quando esordì con noi: sotto porta non perdonava mai. Vincemmo lo scudetto del 2008 grazie a lui. All’ultima giornata fu decisivo Ibra a Parma, ma quel giorno Mario giocò una partita fantastica da esterno d’attacco. Lo ringrazierò sempre, da interista, perché ci ha fatto vincere cose importanti“.
Gli uomini-derby indimenticabili per Matrix: “Samuel, Mihajlovic, Mourinho. Dei loro, Ancelotti: sembra pacato, ma in panchina dava grande carica”.
E a proposito dello Special One: “Non so se andrà al Psg, ma in quel caso non so cosa sarà di Ibrahimovic: i due non si sono lasciati bene. Ibra ci mollò durante un ritiro a Los Angeles per andare al Barcellona, e disse a Chivu: “Senza di me non vincerete nemmeno lo scudetto”. Mourinho lo affrontò: “Sappi che senza di te vinceremo tutto”. E così andò. Solo che adesso ho un timore: da tifoso dell’Inter ho paura che il Milan vinca la Champions: quando Ibra se ne va, ed è già accaduto a Barcellona e Inter, quella squadra poi alza la Champions…”.