Materazzi: “Gagliardini il miglior acquisto. Gabigol? Altro che giocoliere. Pioli? Resta, a meno che…”
Queste le parole dell'ex campione del MondoIntervistato dal Corriere dello Sport, Marco Materazzi parla del futuro della sua Inter e lo fa con molto ottimismo:
Marco Materazzi, cosa pensa della stagione dell’Inter finora?
«Intanto aspettiamo la fine perché i conti si fanno dopo l’ultima giornata. Ciò premesso, non era partita benissimo, ma adesso la squadra è cresciuta parecchio».
Quanti meriti ha Pioli?
«Quando è arrivato ha trovato una brutta situazione. Se ti chiama l’Inter non puoi dire di no, ma se accetti certe avventure, il rischio di bruciarsi è grande. Pioli è stato bravo e ha ricompattato l’ambiente. I giocatori c’erano anche in precedenza, ma lui li ha fatti rendere al massimo».
E’ giusto riconfermarlo?
«Direi proprio di sì, ma non so quali saranno le valutazioni della società. Chi si aspettava l’arrivo di Mourinho dopo che Mancini nel 2008 aveva vinto lo scudetto? Pioli vuole restare all’Inter e cercherà di conquistare la riconferma, ma nel calcio ci sono… le scale».
Si spieghi meglio…
«Non credo che i dirigenti lo cambieranno con un allenatore del suo livello. Se però fosse raggiungibile un tecnico top…».
Per esempio?
«Il top del top non è libero perché allena il Manchester United (Mourinho, ndr), ma ci sono anche altri molto bravi. Pure italiani…».
Pensa a Conte?
«Ha dimostrato di essere un grande in tutte le squadra dove ha lavorato. Con lui in passato mi sono anche beccato, ma il suo lavoro al Chelsea è sotto gli occhi di tutti e non puoi non riconoscerne il valore. Insieme ad Ancelotti Conte è il miglior allenatore italiano».
Nel 2017-18 l’Inter lotterà per lo scudetto?
«Visti i risultati che sta ottenendo adesso, direi di sì, ma la Juventus rimane comunque favorita. Sei anni fa avevo detto che era nettamente avanti rispetto alla concorrenza e non mi sbagliavo. Non parlo certo da tifoso bianconero (ride, ndr), ma bisogna essere onesti: la Juve ha la mentalità vincente, una società forte e giocatori bravi. Anzi, scriva un gruppo di uomini veri che sono ripartiti dalla Serie B. Per tutti cito Buffon, un grandissimo».
Qual è la sua ricetta per costruire un’Inter vincente?
«Creare uno zoccolo duro di italiani. Suning è arrivato da poco, ma ha capito come funziona e si muoverà in questa direzione».
Chi sono secondo lei gli italiani da prendere?
«Verratti può essere importante, idem Bernardeschi e poi c’è Berardi che è interista e… un fenomeno».
In difesa serve un… Materazzi. Chi vota tra Manolas, De Vrij e Koulibaly?
«Manolas lo vorrei sempre nella mia squadra. Sono tre anni che lo dico, anche ad amici che non sono più in Italia (Mourinho, ndr). E’ il più forte di tutti insieme a Barzagli che consigliai quando era al Wolfsburg. E pensare che qualcuno mi disse che non era da Inter…».
Perché dal 2011 l’Inter non ha più vinto?
«Sono cambiate tante cose e si è passati da un proprietario come Moratti, che investiva tanto perché voleva a tutti i costi conquistare la Champions, a una persona che aveva preso il club per ragioni di business (Thohir, ndr), mentre ora alla guida c’è un gruppo che vuole riportare la società al vertice. Spero che dopo 7 anni sia arrivato il momento di tirare le somme. Lo dico da tifoso interista che spera di vincere già nel 2018. Grazie a Suning i presupposti ci sono».
Qual è stato finora il miglior acquisto dei cinesi?
«Gagliardini ha avuto un impatto incredibile. Attenzione però a Gabigol. Non è solo uno che sa infiammare i tifosi e a Bologna lo ha dimostrato».
Sente ancora qualcuno all’Inter?
«Toldo, Chivu e i magazzinieri. Insomma, le persone più semplici».
Sogna di tornare a lavorare per la “sua” squadra?
«E’ un desiderio, non un’ossessione perché comunque vada, la mia storia all’Inter non finirà mai. Ho dato tantissimo, se non tutto, per la maglia nerazzurra. Io però preferisco essere un uomo libero perché la libertà non ha prezzo».
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