Mazzarri: “Ci siamo preparati molto bene.Esterni top, vedo Kovacic trequartista e Milito…”
Dopo il buon esordio contro il Genoa, è ora di alzare l’asticella con una trasferta ostica come quella di Catania, per proseguire la crescita e stupire ancora. Ecco le parole di Walter Mazzarri alla conferenza della vigilia della seconda giornata di Serie A 2013/14:
Il Catania è sicuro di potersela giocare per la vittoria. Quale dev’essere l’approccio dell’Inter? “Fanno il loro gioco, si caricano con positività. Quello che ci deve interessare è non considerare niente al di fuori di una squadra organizzata che sa giocare, come hanno dimostrato a Firenze dove meritavano un pareggio. Questo è indicativo, avremo delle difficoltà ma posso dire che abbiamo lavorato bene per dire la nostra.”
Qual è la situazione di Kovacic’ Il recupero è soddisfacente ma non è al 100%, per questo non so ancora se ha i 90 minuti nelle gambe. Valuterò se proporlo dall’inizio o giocarmelo come arma tattica quando l’avversario è meno fresco. Il ruolo? Sto valutando, ha talento e va fatto crescere perchè il suo primo campionato importante è questo. Per conto mio, lo vedo più vicino alla porta, dalla trequarti in su: vorrei vederlo liberarsi al tiro per segnare in futuro.
Hai lavorato molto sugli esterni, per te fondamentali… “Stiamo migliorando continuamente, rispetto al ritiro siamo migliorati tantissimo. Il primo gol della stagione è stata una combinazione tra i due esterni, anche loro stanno prendendo confidenza e sono più sicuri di loro.”
Fare risultato anche per essere più leggeri in vista della Juventus? “Prima di tutto dobbiamo guardare noi e capire cosa ha bisogno questa squadra per scrollarsi di dosso il passato recente. Attacchiamo senza perdere di vista le ripartenze altrui, l’anno scorso questo non accadeva. Aggredire sì, ma con la massima attenzione a non ritrovarsi scoperti. Dobbiamo giocare in maniera tranquilla e continuare il processo di crescita”
Come sta Milito? “Direi molto bene e lui essendo un giocatore di un certo livello è convinto. Sta aumentando il minutaggio su mia richiesta, sa cosa chiedo a un attaccante e sono fiducioso”
Anche il Catania ha come punto forte gli esterni. Cosa sta studiando per fermarli? “Ovviamente non vi dico cosa stiamo studiando, ma devono essere loro a preoccuparsi di noi. Stiamo studiando la fase difensiva soprattutto per contenere i loro esterni Alvarez e Barrientos”
Jonathan come Zuniga, si può fare? “Troppo presto per fare proclami e paragoni, io cerco di fare i fatti più delle parole. La crescita della squadra passa dal miglioramento dei singoli e i conti li faremo poi. Zuniga ha attraversato un processo di crescita prima di diventare quello che conosciamo e così dovranno fare tutti coloro che sono qui”
Cosa rispondi a chi ha parlato di Inter troppo prudente contro il Genoa? “E’ una questione tattica e di atteggiamento. Non sarebbe stato diverso giocare con due punte pure e anche gli esterni hanno fatto benissimo, nel primo tempo la squadra si è mossa bene sbagliando qualcosa in appoggio. Non dimentichiamo che fino a poco fa le squadre avversarie venivano qui a proporre il loro calcio mentre stavolta non ha praticamente giocato. Valuto così la prestazione”
Quanto ci vorrà prima che la squadra assimili le tue idee? “Si porta avanti un progetto e come allenatore trasferirle alla squadra è un passaggio graduale. E’ normale che ci vorrà tempo per crescere ma buone cose si sono già viste. Contro il Genoa si è giocato in maniera veloce in particolare dopo il primo gol quando i ragazzi si sono sciolti e hanno pensato a fare gol più che a non prenderlo. Ci vorrà questo atteggiamento in tante partite”
La rosa corrisponde a quella che avevi chiesto a inizio mercato? “Di mercato non parlo”.
Contro il Genoa cambi decisivi? “Manca una controprova, ma penso che i sostituiti hanno sfiancato l’avversario ed i sostituti hanno sfruttato bene la situazione, facendo meglio. Questa volta è andata come pianificato, ma non sempre va così, sicuramente anche a Catania sfrutterò i tre cambi e vista la panchina lunga sarebbe bello farne anche di più”
Cosa ci puoi dire di Pereira? Resta all’Inter? “Attendo con ansia la chiusura del mercato per evitare queste domande. Con Pereira ho sempre parlato in un certo modo, lui pensa a giocare e qui dobbiamo vincere. Tutto il resto è affidato a procuratori, società e non al campo. In questo momento sta meglio Jonathan e lui andrà in panchina, dove qualcuno deve per forza stare” . Conte ha parlato di Juventus meno forte. L’Inter ora è più vicina? “Questo è l’anno zero, noi dobbiamo pensare a crescere partita dopo partita guardando in casa nostra. E’ quanto ci diciamo con il Presidente e i tifosi hanno capito, a San Siro ci sono stati molto vicini e mi ha fatto molto piacere. Pensiamo a noi, dobbiamo continuare a agire così”
Confermerete la rifinitura a San Siro? “Ci penseremo poi, dovevamo prendere confidenza col campo. Io guardo ogni dettaglio, anche il campo su cui giochiamo”
Quando tutta la vostra qualità potrà davvero preoccupare gli avversari? “Io vorrei sempre giocare la palla 90′ ma la qualità va messa al servizio della squadra, pensando all’equilibrio e anche a come difendersi. Mi piace giocare in maniera veloce, ma non è una cosa scritta, ci sono anche le altre squadre e ogni partita fa storia a sè. Poi devo ancora capire bene il gruppo, quanto contano i fantasmi dell’anno scorso e come toglierli”
Come deve agire una squadra che pensa al futuro? “Io preparo tutto nei particolari, per l’Inter. Sappiamo che domani il Catania aggredirà la partita perchè ha il fattore campo dalla sua, ma noi sappiamo cosa fare in qualunque caso. Abbiamo preparato tutto, ma non siamo ancora in grado di fare tutto perchè siamo all’inizio. Quando interpreteremo al meglio tante letture tattiche, faremo sicuramente un bel salto di qualità”
Genoa e Catania hanno qualcosa in comune? “Il Catania a Firenze ha giocato benissimo, ma dipenderà dal nostro modo di giocare e dal pressing che faremo. Il Genoa ha comunque giocato in modo abbastanza simile”
Ci confermi che l’Inter deve vivere alla giornata? “No, dobbiamo pensare partita dopo partita senza alcun limite. Prima tireremo le conclusioni della partita, poi alla fine. Se ci ritroviamo a Marzo in una certa situazione non ci nasconderemo ma come ha detto Ranocchia ora deve essere il campo a parlare. Io prediligo i bilanci finali, anche in considerazione del fatto che le squadre che ho allenato al primo anno sono sempre andate meglio nel girone di ritorno.”