Mazzarri a Passioneinter: “M’Vila grande tecnica, può giocare con Medel”
Mazzarri conferenza stampa, il tecnico nerazzurro ha introdotto la sfida con il Torino
Domani (finalmente) la nuova stagione di Serie A prenderà il via e al centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile è tempo di conferenza stampa. Dopo l’ottima prestazione offerta dai nerazzurri nel doppio confronto con gli islandesi dello Stjarnan, i ragazzi di Walter Mazzarri sono chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere finora anche contro il Torino.
La prima sarà contro il Torino, una quadra che ha iniziato prima la preparazione e che davanti al proprio pubblico riesce a dare il massimo. Che Inter servirà?
“Giusto, condivido le sue considerazioni. Oggi abbiamo un ultimo allenamento per preparare al meglio la partita con il Torino. Sono una buona squadra, hanno un ottimo allenatore ed è molto difficile togliergli la palla, quindi sarà un test vero e sono curioso anche io di vedere come si comporteranno i ragazzi dopo un buon precampionato. Sono fiducioso, cercheremo di esprimere il nostro calcio limitando il gioco degli avversari”.
In attesa delle ultime sorprese di mercato, questa è l’Inter che volevi?
“Parlo solamente dei giocatori che ho disposizione. Sono contento di tutto, della squadra e di come si è comportata la società in base ai miei parametri e alle risorse a disposizione. Sono contento di quello che stiamo facendo tutti insieme e spero che questo permetta a tutti i giocatori di rendere al meglio”.
Visto anche il mercato estivo, le gerarchie in campionato sono cambiate?
“Non sono il tipo che si lascia andare a pronostici. Quest’anno però mi sembra che, tolte le prime tre dello scorso campionato, ci sono 4-5 squadre candidate a dar fastidio e mi aspetto un campionato più equilibrato dell’ultimo”.
Guarin sarà convocato per la partita di domani?
“Dopo l’allenamento farò le convocazioni e lo vedrete. Finora mi sono dovuto concentrare per superare il turno di coppa, ma tra l’allenamento di oggi e domani mattina deciderò anche chi scenderà in campo dal primo minuto”.
Quest’anno vede un’Inter più forte?
“Sicuramente. Quelli che sono rimasti dallo scorso anno sapevano già cosa avrei voluto da quest’anno e questo è già un vantaggio. L’anno scorso sono arrivato, ero nuovo e c’erano molte cose da capire e da gestire. Siamo partiti con le idee chiare, abbiamo fatto delle buone cose e ne continueremo a fare ancora”.
Medel sta continuando a confermare le prime impressioni?
“Certo. Ha fatto anche un test di resistenza ed è risultato tra i primi, mi ha sorpreso da questo punto di vista e potrebbe anche giocare domani”.
Contro il Torino rivedremo Kovacic dietro l’unica punta?
“Kovacic può giocare benissimo sia dietro la punta, sia come mezz’ala. La cosa più importante è che vada a ricevere la palla nella zona più congeniale a lui e che sia agevolato a non avere l’uomo addosso senza dare un nome specifico al suo ruolo. Sa cosa voglio da lui, ha acquisito maggiore sicurezza ed autostima, è migliorato nella conclusione ed anche nella continuità di rendimento. È sulla buona strada”.
In avanti siamo abbastanza contati, per questo si potrebbero vedere maggiormente Puscas e Bonazzoli in prima squadra?
“Sicuramente sì. Posso già anticipare che Bonazzoli potrebbe essere convocato per la partita di domani”
Ha voluto fortemente Dodò, in cosa lo ha colpito di più?
“Quando guardo un giocatore in base al ruolo in cui voglio impiegarlo guardo alcune caratteristiche importanti. Ha grandi doti, lo si vedeva, ma aveva bisogno di migliorare dal punto di vista tattico e credo che per quello che ha fatto vedere finora l’ho aiutato sotto questo aspetto. In aggiunta il nostro gioco di squadra lo ha aiutato ancora di più”.
Cosa chiederà di più ai suoi giocatori per fare quel salto in avanti?
“Credo che quando si gioca per un club così prestigioso non puoi permetterti di interpretare la gara successiva in in modo diverso dalla precedente. Per questo mi auguro di vedere maggiore continuità di rendimento”.
Alla luce degli ultimi cambiamenti societari, lei è l’uomo di calcio più esperto. Cosa cambia per lei da questo punto di vista?
“Credo di avere le idee chiare su tutto, sono all’undicesimo anno di Serie A e mi sembra che tutto quello che è stato fatto finora è stato fatto al meglio. Quest’anno siamo tutti coesi per aiutare questo progetto del quale sono il responsabile a livello di rendimento”.
PASSIONEINTER – Vista la netta crescita di Yann M’Vila, quanto si avvicina a quel Luiz Gustavo indicato da lei come giocatore ideale per quel ruolo?
“A livello tattico Medel si avvicina maggiormente a Luiz Gustavo. M’Vila ha caratteristiche diverse, è più regista, ha una certa tecnica, è meno abituato a retrocedere sulla linea difensiva quando la squadra si abbassa”.
PASSIONEINTER – È possibile, a livello tattico, vedere M’Vila e Medel insieme?
“Posso certamente coesistere, anche perché con pochissime variazioni tattiche posso adottare diversi moduli dal 3-5-2. Se dovessimo giocare con il doppio mediano, potrebbero farlo tranquillamente loro due”.
Un commento sul girone di Europa League?
“I francesi hanno fatto già diverse partite di campionato e sono secondi in classifica, è molto di difficile sul loro campo. Dnipro l’ho affrontato quando ero al Napoli ed abbiamo perso 3-0, hanno un ambiente caldissimo ed avevano una squadra molto forte grazie agli importanti investimenti che facevano, ora li ho un po’ persi di vista. Sull’altra squadra so poco, ci stiamo informando. Non è così semplice come qualcuno pensa, ma vogliamo dare il massimo per passare il turno. Se vogliamo crescere dobbiamo pensare di essere gli artefici di noi stessi aldilà di chi abbiamo di fronte”.
Quali giocatori rappresenteranno la colonna vertebrale di questa squadra?
“Se c’è un’organizzazione tattica tutti sono utili. Sicuramente la squadra che ha affrontato lo Stjarnan è una buona base di partenza. Quest’anno abbiamo migliorato i 22, i doppi ruoli, che se giochi ogni tre giorni sono necessari 22 titolari. Kovacic ed Hernanes si stanno dimostrando importantissimi, Vidic ha dato tranquillità a tutta la squadra, Handanovic è una sicurezza, senza dimenticare Palacio che ancora non è al meglio. Quelli che sto facendo giocare titolari sono quelli che, al momento, mi danno più garanzie. Giocherà chi starà meglio”.
Il Torino sarà un avversario ostico, come voi ha improntato la preparazione estiva sull’Europa League. Quali aspetti sono da temere? Avete già avviato le pratiche per non mandare Palacio in Nazionale?
“Palacio non andrà in Nazionale e dovrebbe essere già ufficiale. Ho parlato con lui ed è d’accordo con questa decisione. Credo che la sosta sia sufficiente per rivederlo in campo, gli abbiamo dato un certo tipo di programma di recupero. Gli stiamo dando il tempo necessario perché vorrei vedere tutti i miei giocatori al top quando scendono in campo. Il Torino, invece, ha un ottimo allenatore, non buttano mai via il pallone e posso mettere in difficoltà chiunque. Per noi sarà un test importante per dare continuità alle buone prestazioni fatte vedere finora”.
L’obiettivo stagionale sarà tornare in Champions League? Sarà più facile centrare questo obiettivo tramite il campionato o l’Europa League?
“In dieci anni di conferenze stampa non ho mai parlato di obiettivi. Cercherò di tirare fuori tutto dai miei giocatori e voglio il massimo per 38 partite da tutti i miei giocatori”.
Le piacerebbe ritrovare Lavezzi in futuro?
“Lavezzi è un grande giocatore, è anche simpatico. Per sapere se sarà un giocatore dell’Inter dovrete chiedere a Piero Ausilio”.
L’Inter in questa stagione è considerata da tutti la sorpresa. Pensi che sarà così?
“Per quello che abbiamo fatto finora è normale che si parli di sorpresa, poi di quello che dicono gli altri mi interessa poco perché ho sempre pensato a caricare i miei giocatori e dare un’organizzazione pari o superiore agli altri. Altre cose preferisco non dirle e lasciarle dire agli altri”.