FOCUS – Pioggia nerazzurra: ecco i motivi
Mazzarri Inter: piove sui nerazzurri
La pioggia, un elemento atmosferico, comune in città come Milano, un’emergenza, per gran parte del Paese, flagellato dalle cosiddette “bombe d’acqua”, un’attenuante o ancor peggio una scusa per chi, come Walter Mazzarri, non sa più a che santo votarsi. Nel post partita di Inter-Verona, che ha visto i nerazzurri raggiunti all’ultimo minuto dal gol di Nico Lopez, la sceneggiatura di un perfetto film dell’orrore si è compiuta definitivamente con il tecnico dei nerazzurri che, invece di soffermarsi sul gioco pessimo e sulle prestazioni individuali sconcertanti si è soffermato sulla pioggia, che avrebbe penalizzato i suoi.
Non è uno scherzo…purtroppo. Tutto vero, la mancanza di idee e di padronanza dell’ambiente sta portando Walter Mazzarri a deliri che non fanno altro che acuire la rabbia dei tifosi che, dal primo giorno, non hanno fatto nulla per provare ad accettarlo.
Piove, povera Inter, verrebbe da dire, un diluvio che deriva da tanti fattori, proviamo a vedere un po’ quali sono.
1) MERCATO DELUDENTE – Vi ricordate i commenti intorno alla quarta giornata di campionato? Che bel mercato hanno fatto i nerazzurri, ah però Vidic non è niente male, a parametro zero poi, Medel è un ringhio più unico che raro, Osvaldo ha la rabbia giusta per affermarsi e Dodò si sta rilanciando in nerazzurro. E’ passato poco, pochissimo tempo e adesso Vidic colleziona topiche clamorose, la difesa subisce gol come se non ci fosse un domani, Medel fuori forma ed ingenuo nel farsi buttare fuori col Verona, Osvaldo finito ai box e Dodò discontinuo e perfettamente in linea con il momento buio delle ali nerazzurre. La verità, probabilment,e sta nel mezzo, gli infortuni fanno tanto, fatto sta che, per ora, i risultati sono peggiori rispetto all’anno scorso.
2) MAZZARRI GIOCA A MOSCA CIECA – La guida dei nerazzurri, l’uomo forte e dal carattere di ferro, è allo sbaraglio: lo si vede dalle dichiarazioni sempre più imbarazzanti, dalle scuse accampate manco se fosse un bambino che non vuole andare a scuola al mattino, dalla confusione tattica, dai cambi casuali, dalla presunzione di voler affossare con la sua difesa a tre. Ha tra le mani un materiale piuttosto grezzo e di scarsa qualità, ma al posto di cavare il minimo indispensabile per fare figure dignitose, sta contribuendo all’affossamento del veliero nerazzurro.
3) TRANSIZIONE SOCIETARIA – Thohir è arrivato già da un po’ ma ha bisogno di tempo per adeguarsi alla realtà italiana. Non siamo in Indonesia, contano i risultati, i malumori della gente che fischia manco fosse alla Corrida. Bisogna ridurre la lontananza e il disamore verso i nerazzurri, prima che sia troppo tardi. Lo stadio si svuota, mentre i vertici nerazzurri fanno quadrato attorno a Walter Mazzarri. Il fair play finanziario richiederà ancora sforzi enormi per parecchi anni, quindi o si lavora di programmazione a lungo termine con il lancio dei giovani della cantera nerazzurra o si fanno degli sforzi pesanti e a fondo perduto.
4) SBANDAMENTO DEI “SENATORI” – Chi c’è, già da qualche anno, sta deludendo le aspettative: l’emergenza difesa è lampante tanto quanto la leggerezza di Juan Jesus e Ranocchia, il problema ali coinvolge tutti, a partire da Nagatomo, uno dei principali imputati nel processo nerazzurro, per arrivare a Dodò, discontinuo e spesso timido, Obi, adattato e quasi mai da Inter e gli infortunati Jonathan e D’Ambrosio che potrebbero attenuare il problema. Il centrocampo vede un M’Vila mai pervenuto, un Medel spesso troppo irruento e l’altalenanza di Hernanes e Kovacic, il più positivo in questo avvio di stagione. Che dire poi di Palacio: due assist nell’ultima partita, ma tanti troppi errori fino ad ora sottoporta, il Mondiale ha inciso pesantemente sulle sue prestazioni.
5) DISAFFEZIONE NERAZZURRA – I tifosi riempiono sempre meno lo stadio, fischiano già alla lettura delle formazioni, non perdonano nulla. Non parliamo di certo di santi, ma il diritto di lamentarsi per prestazioni così deludenti, ci sta tutto. Il 95% vuole un cambio in panchina, ma le alternative e l’ingaggio pesante di Mazzarri, spingono Thohir a tenere il più possibile. Una scossa potrebbe far bene al tifo nerazzurro, ma farebbe bene anche ai risultati?
6) DOVE SONO GLI ATTRIBUTI? – Puoi perdere, puoi farti raggiungere al 90′, puoi non farcela per un soffio, ma se dimostri di aver dato tutto in campo, sarai perdonato. Non si può dire che questa Inter faccia di tutto per arrivare al risultato: le carenze di personalità sono evidenti, il castello si sgretola alla prima difficoltà e dopo un errore difficilmente ci si rialza. La forma fisica è precaria ma quelle passeggiate in campo e quelle faccie demoralizzate ancor prima di cominciare terrorizzano il tifoso, che già parte sfiduciato.
La speranza è che a tutto ci sia un limite perché non può piovere per sempre.